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Costume e Società

La Eurocoop Jungi Mundu tra gli enti accreditati per l’inserimento socio-lavorativo dei migranti

Edil Merici

Dall’Ufficio Stampa

Sono stati presentanti, a Roma, i risultati d’eccellenza del progetto Protezione Unita a Obiettivo Integrazione, promosso dalla Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione del Ministero del Lavoro, cofinanziata da Fondo Asilo Migrazione e Integrazione e Fondo Sociale Europeo Programma Operativo Nazionale Inclusione, e attuata da Anpal Servizi. Grazie a questo progetto, è stato dimostrato che l’inserimento socio-lavorativo dei migranti è possibile quando si costruisce una rete di soggetti in grado di migliorare l’occupabilità e di promuovere l’inserimento nel mercato del lavoro. Così sono oggi quasi 5.000 i cittadini di Paesi terzi che hanno avviato un percorso di inserimento socio-lavorativo, 2.000 quelli che hanno completato un tirocinio su tutto il territorio nazionale e più di 1.000 quelli che hanno stipulato un contratto, nell’arco di tre anni. Dati significativi di un percorso che vede tra i protagonisti anche la Eurocoop Jungi Mundu di Camini, tra i promotori della procedura di inserimento socio-lavorativo e i soggetti accreditati per il progetto che, in collaborazione con la Società Cooperativa di Locri Aresfoa e la supervisione di Pierfrancesco Multari, ha organizzato i tirocini e, a conclusione, ha assunto due giovani beneficiari, Zakaria Ibrahim e Douaa Alokla, impiegati come mediatori culturali.
Presente all’evento conclusivo nella Capitale, all’Hotel Palatino, il presidente della Eurocoop Jungi Mundu Rosario Zurzolo, che ha portato l’esperienza di accoglienza e rinascita del borgo di Camini, che ha scelto l’accoglienza e la solidarietà, dando vita a un microcosmo multietnico, aperto al mondo e allo sviluppo, invertendo una situazione che fino a dieci anni fa vedeva il paesino della Locride completamente svuotato dall’emigrazione.
«Inclusione lavorativa significa inclusione sociale, fiducia nel futuro – dice Zurzolo – È molto importante, quindi, nei percorsi di accoglienza e di integrazione dei nostri beneficiari, offrire strumenti per agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro. Il progetto PUOI, in questo senso, rappresenta davvero un ottimo modello di rete organizzata per facilitare tutto ciò. A Camini abbiamo avuto dodici tirocinanti e due di loro oggi hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Questa è la strada da seguire per la società multiculturale di domani.»
All’evento nella Capitale è intervenuto anche Zakaria, 26 anni, che ha portato la sua testimonianza, raccontando una storia difficile che ha trovato il lieto fine a Camini: «Sono nato in Siria, ma a 15 anni, nel 2012, ho lasciato la mia terra distrutta dalla guerra e sono arrivato in Libia. Lì sono stato per quattro anni e ho studiato, ma poi la Libia è diventata invivibile e ho dovuto lasciare il Paese. Sono arrivato in Europa, sono stato in Svizzera, in Germania, Francia, ma per il Trattato di Dublino mi rimandavano sempre in Italia. Purtroppo anche in Italia non trovavo accoglienza. E questo è accaduto più di una volta. Infine, nel 2021, ho conosciuto la realtà di Camini e ho deciso di contattare Rosario Zurzolo e raccontargli la mia situazione. Grazie alla Eurocoop Jungi Mundu ho trovato subito accoglienza, ho studiato la lingua italiana e sono diventato mediatore culturale. Il progetto PUOI è stato uno strumento molto importante per poter avere, infine, un contratto a tempo indeterminato. Di tutto ciò sono grato agli operatori della Eurocoop, mi piace stare a Camini e voglio costruire qui la mia vita.»
Il progetto ha previsto azioni individuali e l’erogazione di servizi specialistici come l’orientamento, la valorizzazione e lo sviluppo delle competenze, l’accompagnamento alla ricerca di un lavoro e l’offerta di tirocini della durata di 6 mesi. Alla fine il 67% di coloro che hanno concluso il tirocinio ha ottenuto almeno un contratto subordinato, parasubordinato o di somministrazione.

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