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PD Calabria: la spesa per curare i calabresi, gli annunci del governo e i soldi rubati alla Calabria

Edil Merici

Proseguono le attività del Partito Democratico Regionale, che ha commentato la spesa che la Regione dovrà affrontare per aver fatto curare i calabresi fuori dal territorio, gli ultimi annunci in tema di infrastrutture del ministro Matteo Salvini e denunciato la sottrazione di fondi importanti a Calabria e Sicilia da parte dei governo.

Anche quest’anno spesi 254.000.000 per far curare i calabresi fuori regione

“Le luci della ribalta. E del palcoscenico. Spente le luci però, non rimane molto, o forse niente. I medici cubani che scattano foto, il numero unico di pronto soccorso, oltre 100 ambulanze nuove, nastri tagliati e annunciati e al saldo della sanità di Calabria di fine anno che resta? Una migrazione sanitaria passiva, cioè di calabresi che fanno le valigie per curarsi, di 254.000.000 di €. Questo il saldo effettivo, questa la cruda realtà.”
Così, in una nota, il capogruppo PD in consiglio regionale Mimmo Bevacqua. «Il commissario Occhiuto – continua Bevacqua – sul piano mediatico e solo formale continua la sua narrazione, ma la realtà è molto diversa. Il conto dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari è impietoso, non c’è niente dentro e c’è davvero poco di peggio per una Regione che dover spendere 254.000.000 per far curare i propri cittadini fuori per evidenti limiti delle proprio strutture. Per di più il tutto avviene dopo avere fatto chiedere da Claudio Lotito alle Camere, ottenendola, una proroga del Decreto Calabria che significa pieni poteri a Roberto Occhiuto e almeno un altro anno ancora di commissariamento. Una richiesta inevitabile, perché niente è stato fatto per tornare alla gestione ordinaria, a partire dalla ricognizione del debito e dall’innalzamento dei Livelli Essenziali di Assistenza.»
«Ma siccome al peggio non c’è mai fine – conclude Bevacqua – il governo si appresta a varare la legge Calderoli. La proposta leghista di autonomia differenziata che di fatto toglierà altre risorse ancora alla Calabria soprattutto in sanità. Il perché è chiaro e limpido e semplice fin dall’inizio dal momento che l’autonomia differenziata si basa essenzialmente sul Prodotto Interno Lordo delle singole regioni per finanziare i servizi fondamentali, senza possibilità di perequazione efficace. Uno schema che sarà sfuggito al commissario Occhiuto che, in Conferenza delle Regioni, ha votato favorevolmente alla legge Calderoli, salvo scoprire post-mortem che è una fregatura per la Calabria, così come ammesso nel Documento di Economia e Finanza Regionale approvato in Consiglio. La nostra drammatica sensazione – conclude Bevacqua – è che questo governo nazionale, in accordo con i presidenti di Regione come Occhiuto, stia perseguendo la fine della sanità pubblica a vantaggio di quella privata. Il che significherebbe una catastrofe per la maggior parte dei cittadini che non potranno permettersi le cure. Il PD, ad ogni, livello si batterà per bloccare questo sconsiderato progetto».

La Calabria avrà l’alta velocità o no?

Gli annunci di Occhiuto sui collegamenti regionali tra propaganda e ritardi al centro della conferenza stampa che si è svolta mattina alla sede regionale del partito di Lamezia Terme.
All’incontro con i cronisti, introdotto dalle responsabili regionali del Dipartimento Infrastrutture e Trasporti del partito Francesca Dorato e Franca Esposito, hanno preso parte i consiglieri regionali dem Franco Iacucci, Amalia Bruni e Giovanni Muraca, oltre al capogruppo Bevacqua. Al tavolo anche il deputato Nico Stumpo, Enza Bruno Bossio e il segretario regionale del partito Nicola Irto.
I nuovi annunci del ministro Salvini in ordine ai nuovi investimenti per la rete ferroviaria, fatti insieme al governatore Occhiuto durante una conferenza stampa organizzata a Roma, non convincono il PD che smaschera il nuovo bluff dei governanti di centrodestra.
Iacucci, che ha partecipato all’incontro romano, ha evidenziato: «Il Ministro Salvini ha fatto annunci mirabolanti di investimenti sui trasporti calabresi in maniera del tutto generica, parlando solo 30 secondi dell’alta velocità tra Salerno e Reggio, senza nessuna specifica sull’elettrificazione della linea ionica affidata a Rete Ferroviaria Italiana già dal 2017, che è palesemente in grave ritardo. Nessuna specifica sulle risorse precise, i cronoprogrammi e le modalità i investimento, ma soltanto annunci di miliardi di finanziamento.»
Bruno Bossio entra nel merito delle cifre: «I 13.400.000.000 di risorse di cui parla Salvini o sono fondi precedenti che adesso vengono riproposti o non si capisce da dove siano venuti fuori. Gli unici fondi reali sono i 9.400.000.000 del fondo complementare creato dal governo precedente. Di certo di questo fondo, 8.000.000.000 sono stati destinati tutti sulla Romagnano-Praia, mentre non viene prevista la realizzazione della stazione di Praia come alta velocità che, dunque, si fermerà ai confini della nostra Regione».
Il capogruppo del PD a palazzo Campanella Bevacqua ha sottolineato l’impegno del Pd sempre attento ai diritti fondamentali dei calabresi, compreso quello alla mobilità. «Il centrodestra, invece – ha detto Bevacqua – si fa imporre le scelte dal governo nazionale dimostrando di non avere alcuna autorevolezza. Tramite Muraca abbiamo appena depositato nella Commissione competente una richiesta di informativa sullo stato dei traporti in Calabria e richiesto l’audizione dei vertici di Azienda Nazionale Autonoma delle Strade e RFI che hanno le risorse da anni senza che si vedano le opere previste realizzate.»
Il deputato Stumpo ha chiesto chiarezza al ministro Salvini annunciando la presentazione di apposite interrogazioni parlamentari. «Il ministro deve spiegarci da dove vengono i 13.000.000.000 e a cosa saranno destinati. Altrimenti si tratta delle solite favole di un governo che negherà l’alta velocità alla Calabria dimostrando, ancora un volta, la sua vocazione antimeridionalista.»
Le conclusioni sono state affidate al senatore e segretario regionale del PD Irto. «Il PD ha deciso di muoversi in maniera compatta, ad ogni suo livello, per ristabilire la verità. I nostri Dipartimenti proseguiranno la loro attività di studio, in Consiglio regionale il gruppo si sta muovendo per come ha spiegato Bevacqua e l’attività ispettiva parlamentare è già stata avviata. Oggi poniamo con forza una domanda: la Calabria avrà l’alta velocità oppure no? Nella conferenza stampa di Salvini abbiamo visto solo una slide, numeri confusi slegati dagli interventi e nessuna possibilità di fare domande. La realtà parallela che racconta Occhiuto cade a pezzi e all’incontro romano il presidente avrebbe fatto bene a fare invitare i vertici di ANAS e RFI per capire davvero come stanno le cose. Per capire quali siano, ad esempio, i reali programmi per mettere in sicurezza la 106 e svecchiare il nostro parco treni che per Pendolaria è il più vecchio d’Italia e forse d’Europa. Chiediamo risposte concrete, dati precisi e non i soliti annunci fatti di nulla.»

«Scippati 1.600.000.000 al Fondo Sviluppo e Coesione di Calabria e Sicilia»

«Siamo davanti al governo nazionale più antimeridionalista della storia. E non poteva essere diversamente visto che è pesantemente influenzato dalle volontà della Lega e di Salvini. Come se non bastasse il progetto di autonomia differenziata a delineare e definire la politica messa in atto dall’esecutivo Meloni nei confronti delle Regioni meridionali, adesso è arrivato l’ennesimo furto sulle risorse europee destinate a Calabria e Sicilia messo in atto per finanziare il Ponte sullo Stretto e consentire al Carroccio di continuare a sventolare la bandiera della propria campagna elettorale al Sud.»
A sostenerlo è il capogruppo del PD in Consiglio regionale Bevacqua, dopo l’approvazione a Roma dell’emendamento alla manovra di bilancio che rimodula i fondi stanziati per il Ponte sullo Stretto. Rimodulazione che prevede una riduzione degli oneri a carico dello Stato di 2.300.000.000 su un totale di circa 11.600.000.000 fino al 2032. In particolare la somma recuperata dallo Stato arriva direttamente dal Fondo di sviluppo e coesione: 718.000.000 arrivano dalla quota del fondo destinata alle amministrazioni centrali e addirittura 1.600.000.000 dalla quota destinata alle regioni Calabria e Sicilia.
«Il governo torna a mettere le mani direttamente nelle tasche dei cittadini calabresi andando a diminuire fondi già stanziati per la Calabria e per la Sicilia. Fondi che rappresentavano una boccata di ossigeno per realizzare opere basilari per i territori che versano ancora in grado di profonda arretratezza rispetto al resto del Paese, anche per quel che riguarda infrastrutture e trasporti. E così  – prosegue Bevacqua – il governo per consentire a Salvini di continuare a nascondersi dietro il bluff del Ponte sullo Stretto non ha trovato nessuna risorsa aggiuntiva da destinare alla mega opera, ma soltanto risorse già esistente e destinati alla Regioni per altri investimenti. Davvero un gioco delle tre carte penoso che non può lasciare indifferente neanche il governatore Occhiuto, dal quale ci aspettiamo una ferma presa di posizione a tutela della Regione che presiede. Nei giorni scorsi avevamo denunciato il bluff del governo su un’altra alchimia contabile relativa ai presunti fondi stanziati per RFI nella nostra Regione, quando è chiaro che l’alta velocità al momento si fermerà al confine della nostra Regione. E allora a cosa e a chi servirebbe un’opera come il Ponte che sottrae risorse fondamentali e si inserisce in una rete di trasporti fatiscente e non all’altezza?»
«I cittadini calabresi e meridionali sono stanchi di essere presi in giro da questo centrodestra che ogni giorno continua a isolare il Meridione e renderlo sempre più povero – conclude il capogruppo dem – Serve una ferma presa di posizione dell’intera classe dirigente del Meridione per fermare la deriva del governo Meloni, per bloccare lo scippo di risorse in atto e il progetto di autonomia differenziata che dividerà in modo insanabile il Paese.»

GRF

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