ADVST
Costume e Società

Come la ZES Unica può cambiare il destino dei giovani del mezzogiorno

Edil Merici

Di Salvatore Ferraù – Dottore in economia e co-fondatore di ZES Consulting

I dati degli ultimi vent’anni rivelano un quadro allarmante, con una crescente problematica giovanile che richiede un punto di svolta cruciale. La centralità dei giovani nelle politiche nazionali e comunitarie, specialmente nel Mezzogiorno, sottolinea la necessità di affrontare fattori di svantaggio demografico e generazionale che minacciano lo sviluppo di questa regione già in difficoltà.
Tra il 2002 e il 2021, 808.000 giovani sotto i 35 anni hanno abbandonato il Mezzogiorno, di cui 263.000 laureati. Le stime dell’Istituto nazionale di Statistica indicano una preoccupante perdita demografica nel lungo periodo, con gli ultra 70enni che costituiranno il 30,7% della popolazione meridionale nel 2061, rispetto al 18,5% nel centro-nord. Il fenomeno, denominato de-giovanimento, riflette un’erosione progressiva delle nuove generazioni a causa della denatalità e di un flusso migratorio significativo.
La carenza di opportunità lavorative stabili, in particolare per i millennials, peggiora ulteriormente la situazione. I dati evidenziano una diminuzione del tasso di attività e occupazione, insieme a un elevato tasso di disoccupazione nel Mezzogiorno. La crescente incertezza nella transizione lavorativa influisce negativamente sulla qualità della vita dei giovani meridionali, con oltre il 50% insoddisfatto della situazione economica e ¹/₃ che la considera peggiorata. Uno su cinque si sente insicuro riguardo al proprio futuro.
In questo contesto di deterioramento progressivo, è cruciale intervenire per invertire l’andamento. L’integrazione tra settore pubblico e privato, coinvolgendo tutti i settori dell’economia italiana, è essenziale. Il recupero del patrimonio esistente è fondamentale per creare valore e assorbire almeno una parte dei laureati disoccupati.
La proposta della Zona Economica Speciale Unica per il Mezzogiorno, che inizierà il 1º gennaio 2024, offre opportunità fiscali e amministrative alle imprese. La sfida è duplice: superare le inefficienze delle zone speciali precedenti e costruire un modello efficace per concretizzare i benefici. Tuttavia, il successo richiede non solo condizioni politiche adeguate ma anche un coinvolgimento attivo della comunità meridionale, che per troppo tempo è stata discriminata economicamente. È essenziale un cambiamento mentale, un impegno interno e la mobilitazione degli attori locali per valorizzare appieno il territorio ricco di bellezza e potenzialità finora non utilizzate al 100%.

GRF

Redazione

Redazione è il nome sotto il quale voi lettori avrete la possibilità di trovare quotidianamente aggiornamenti provenienti dagli Uffici Stampa delle Forze dell’Ordine, degli Enti Amministrativi locali e sovraordinati, delle associazioni operanti sul territorio e persino dei professionisti che sceglieranno le pagine del nostro quotidiano online per aiutarvi ad avere maggiore familiarità con gli aspetti più complessi della nostra realtà sociale. Un’interfaccia che vi aiuterà a rimanere costantemente aggiornati su ciò che vi circonda e vi darà gli strumenti per interpretare al meglio il nostro tempo così complesso.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button