Natale
Di Luisa Totino
Natale,
quel giorno speciale,
che ricorda la mia venuta
dalla profondità del tempo,
per lavare ogni mestizia
e far trionfare la speranza.
Ad ogni Natale
torno a bussare
alle porte dell’umanità,
ma il tonfo sordo
dell’empietà,
copre il mio canto di libertà.
Eppure ho scelto spontaneamente
di abbracciare dell’uomo
il corpo e la mente,
senza volere in cambio niente,
solo l’accoglienza nel cuore
del vero amore,
che fa vivere in pienezza,
lontano da quella amarezza,
che avvelena la certezza di essere figli
di un Padre, misericordioso e sconfinato,
che non abbandona il misero
al suo pianto accorato.
Ma non mi arrendo,
insisterò fino alla consumazione dei giorni,
a giungere nel mondo,
attraverso il grembo immacolato di mia madre,
anche se perduta è la via,
anche se dilaniano l’anima mia
con orribili ordigni,
su quella terra,
che ha visto i giorni lieti e benigni
del mio Natale,
che doveva annientare il male.
Io sono la Via per la Verità e l’Eternità,
cosa c’è di più forte e indissolubile di questa realtà?
Sarò uomo di nuovo,
con tutte le sue ferite,
perché del mio stesso sangue son fatte le vostre vite!