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Costume e Società

Italia prima in Europa nel riciclo dei rifiuti

Edil Merici

Di Francesco Veronesi

In Europa, la gestione dei rifiuti riflette le diverse realtà economiche e infrastrutturali dei Paesi membri. Nel 2020, ciascun cittadino dell’Unione Europea ha prodotto mediamente 4,8 tonnellate di rifiuti, di cui solo il 38% è stato riciclato.
Questo dato nasconde però notevoli disparità: mentre alcuni paesi avanzano rapidamente verso l’obiettivo di un’economia circolare, altri incontrano maggiori difficoltà. Germania e Francia, ad esempio, insieme hanno prodotto un terzo dei rifiuti totali dell’UE, con rispettivamente 401 e 310.000.000 di tonnellate.
L’Italia, al contrario,si distingue con un tasso di riciclo del 72% per i rifiuti speciali e urbani, un risultato che supera la media europea del 58%.
L’Italia ha adottato una serie di misure efficaci per ottimizzare il processo di riciclo. Tra queste, spiccano:

  • Raccolta differenziata obbligatoria, in particolare per i rifiuti organici.
  • Divieti di conferimento in discarica di rifiuti biodegradabili e urbani non pretrattati.
  • Imposte e tasse sulle discariche e sull’incenerimento, che incentivano il riciclo. Nonostante l’incenerimento dei rifiuti produca calore che può essere utilizzato per generare energia elettrica o termica, vi sono altri processi che permettono di produrre energia rinnovabile a basso impatto ambientale, come la digestione anaerobica dei rifiuti organici, che produce biogas.
  • Sviluppo di infrastrutture dedicate al trattamento dei rifiuti.
  • Sviluppo del mercato delle materie prime seconde, in quanto l’Italia sta affrontando sfide nel mercato delle materie prime seconde, con variazioni significative nella domanda e nei prezzi per materiali come vetro, ferro e plastica. Riciclando questi materiali, si riduce la necessità di produrli da zero, processo che spesso richiede un significativo consumo di energia. Il riciclo contribuisce quindi a ridurre la dipendenza dalle risorse fossili e le emissioni di gas serra associate.

Queste politiche hanno portato a risultati notevoli, come la gestione efficiente del riciclo degli imballaggi, che ha raggiunto tassi di recupero di materiale impressionanti, e l’avanguardia nel riciclo di specifici materiali come plastica e ferro.
Per rendere il processo di smaltimento dei rifiuti più efficiente, i paesi europei devono orientarsi verso alcune direttrici strategiche:

  1. Innovazione Tecnologica: È fondamentale sviluppare nuove tecnologie per il riciclo, soprattutto per materiali complessi come la plastica e i componenti elettronici. Le tecnologie avanzate nel riciclo possono migliorare l’efficienza energetica dei processi di trattamento dei rifiuti, riducendo il consumo complessivo di energia necessario a processare i rifiuti.
  2. Educazione e Sensibilizzazione: Incrementare la consapevolezza ambientale tra i cittadini è cruciale per migliorare la separazione dei rifiuti e il supporto alle politiche di riciclo.
  3. Cooperazione Internazionale: Condividere buone pratiche e collaborare su progetti transnazionali può accelerare il passaggio a un’economia circolare.
  4. Legislazione Efficace: Leggi chiare e incentivi economici possono guidare tanto le aziende quanto i singoli cittadini verso pratiche di riciclo più sostenibili.

L’Europa si trova di fronte a una sfida cruciale: quella di migliorare la gestione dei rifiuti e trovare nuove soluzioni di economia circolare in un’ottica di sostenibilità. Infatti l’economia circolare, che promuove l’uso efficiente delle risorse e il riciclo, ha un impatto diretto sul risparmio energetico. Materiali riciclati richiedono meno energia per essere trasformati in nuovi prodotti rispetto alla produzione da materie prime vergini.
Paesi come l’Italia mostrano la via con tassi di riciclo impressionanti e politiche efficaci al fine di contenere l’impatto ambientale dei rifiuti. La corretta gestione e lo smaltimento dei rifiuti riducono il potenziale impatto negativo sull’ambiente, come la produzione di metano (un potente gas serra) dai rifiuti organici in discarica. Controllando e sfruttando questi gas, si può produrre energia riducendo allo stesso tempo le emissioni nocive.
Innovazioni tecnologiche, educazione ambientale, cooperazione internazionale e legislazioni efficaci sono le chiavi per un futuro in cui il riciclo diventi una prassi consolidata, contribuendo così al benessere del nostro pianeta e delle future generazioni.

Fonte: prontobolletta.it

Redazione

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