Ai “Mazzini” di Locri un incontro sulle meraviglie della bioinformatica
Di Chiara Galluzzo
Mercoledì 20 aprile, presso l’auditorium dei Licei Mazzini di Locri, i ragazzi di quarta e quinta hanno incontrato in via telematica Alfredo Ferro, ex insegnante di informatica in pensione dal 1º novembre scorso, per affrontare un tema molto importante: La Bioinformatica e la Nuova medicina. Il professore ha introdotto il discorso partendo dalle basi della biologia, in modo da spiegare ai ragazzi in maniera semplice la sinergia esistente tra la biologia e l’informatica. «Una scoperta epocale, in grado di cambiare il paradigma della scienza», così Ferro definisce questo studio. Il discorso da quest’ultimo tenuto è andato oltre la spiegazione scientifica: infatti il relatore ha paragonato il diverso DNA di ogni singolo individuo nel mondo, mettendo in rilievo il termine diversità e arrivando ad affermare che se ognuno di noi presenta un differente codice genetico, perché essere razzisti su dati apparenti? Continuando il convegno sul tema bioinformatico, Ferro ha chiarito agli studenti come, dopo il sequenziamento del Genoma dell’uomo, la biologia e l’informatica stiano assumendo caratteristiche di scienze esatte quali la Matematica. La Bioinformatica è il tentativo di applicare tutte le tecnologie informatiche agli oggetti biologici, scientifici. Inoltre, durante la conferenza si è parlato anche del Covid-19. Per concludere, l’ex docente ha presentato il corso di laurea magistrale in Bioinformatica, incentivando gli studenti a credere e dare sempre più fiducia alle scoperte scientifiche, riuscendo ad appassionarsi anche a discipline che ai nostri occhi sembrano troppo difficili.
Foto: mbamutua.org