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Attualità

Ultime dalla Regione: il Liceo del Made in Italy, gli istituti tecnici e l’ospedale di Locri

Edil Merici

Proseguono le attività della Regione Calabria, la cui giunta, guidata dal Presidente Roberto Occhiuto, ha diffuso l’informativa per attivare il Liceo del Made in Italy, presentato la sperimentazione della riforma quadriennale degli istituti tecnici e i passi avanti del progetto di riqualificazione dell’area oncologica dell’ospedale di Locri.

Diffusa l’informativa per attivare il Liceo del Made in Italy

Ai sensi della Legge nº 206 del 27 dicembre 2023, le istituzioni scolastiche statali e paritarie che, nell’ambito della programmazione regionale dell’offerta formativa, già erogano il percorso del Liceo delle scienze umane – opzione economico sociale – possono richiedere l’attivazione di prime classi del nuovo Liceo del made in Italy per l’anno scolastico 2024/2025.
La richiesta dovrà essere presentata dall’istituzione scolastica interessata entro il 15 gennaio 2024. A comunicarlo agli istituti calabresi, la vicepresidente della Giunta regionale della Calabria con delega all’istruzione Giusi Princi, e la direttrice dell’Ufficio Scolastico Regionale, Antonella Iunti, attraverso una nota a firma congiunta.
“Al fine di consentire il rispetto del termine delle iscrizioni, fissato al 10 febbraio 2024, la richiesta di attivazione delle prime classi del liceo del made in Italy – scrivono Princi e Iunti – dovrà essere presentata dalle istituzioni scolastiche interessate, contestualmente, alla Regione e all’USR. L’attivazione delle prime classi del liceo del made in Italy – chiariscono – deve prevedere la rinuncia da parte dell’istituzione scolastica all’attivazione di un numero corrispondente di classi prime del Liceo delle scienze umane, opzione economico-sociale. Si potrà, quindi, richiedere di sostituire tale percorso liceale con il nuovo indirizzo di studi del liceo del made in Italy.”

Presentata la sperimentazione della riforma quadriennale degli istituti tecnici

In vista dell’imminente scadenza per la candidatura alla sperimentazione della Riforma quadriennale degli Istituti tecnici e professionali, la Regione, nelle sue articolazioni politiche e scolastiche territoriali, d’intesa con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, ha promosso un’importante riunione, che si è svolta in una sala gremita e partecipata alla Cittadella regionale, per informare tutti gli attori della filiera sulle opportunità formative previste dalla riforma e curvate sulle competenze e sui profili occupazionali, richiesti dal mercato del lavoro calabrese per i prossimi anni.
Dopo gli interventi della vicepresidente della Regione con delega all’istruzione e all’università Princi, della direttrice dell’USR Iunti e, per il MIM, di Carmela Palumbo, capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, ha concluso l’iniziativa, in collegamento da Roma, il Ministro dell’Istruzione del Merito Giuseppe Valditara, che ha parlato di «una riforma importante per il Mezzogiorno. Una sfida che la Regione ha raccolto con grande concretezza e lungimiranza».
«I miei complimenti alla vicepresidente Princi, alla direttrice Iunti e a alla scuola calabrese che sta svolgendo un lavoro eccezionale. Si tratta – ha aggiunto il ministro – di una riforma importante per tutt’Italia ma soprattutto per il Mezzogiorno, dove abbiamo ogni anno più di 1.000.000 di posti di lavoro non coperti per mancanza di qualifiche. È un dato drammatico che ritengo sia un’offesa, un insulto ai nostri tanti giovani che hanno potenzialità straordinarie. È una sfida importante per tutte le associazioni di categoria che, infatti, hanno supportato unitariamente, con grande coraggio e intelligenza, questa riforma. Posso perciò dire che è una straordinaria occasione di competitività per il Paese. È una riforma che porta i giovani a inserirsi prima nel mondo del lavoro ma senza intaccare la qualità, anzi potenziamo l’italiano, la matematica, l’inglese, proprio quelle materie che tutte le rilevazioni internazionali hanno sottolineato essere deboli nel percorso di istruzione tecnico-professionale. Voglio sottolineare, inoltre, che questa riforma sarà attuata a invarianza di organico, anzi i nostri studenti avranno un numero di docenti sensibilmente superiore a disposizione.»
«Stiamo lavorando anche per far sì che in Calabria e in Sicilia – ha affermato infine Valditara – possa nascere un’offerta scolastica tecnico-professionale di supporto alla formazione di tutte quelle maestranze, di tutte quelle competenze, quelle professionalità che saranno necessarie sia per la costruzione del Ponte sullo Stretto sia soprattutto per la gestione e lo sviluppo di quelle straordinarie potenzialità che questa opera genererà per il territorio.»
La vicepresidente Princi, dopo aver messo in evidenza che «la Calabria è tra le prime Regioni in Italia a dare un contributo concreto per una più efficace declinazione formativa e organizzativa della sperimentazione calata nel contesto calabrese», ha sottolineato l’importanza di una formazione «che garantisca competenze tecnico specialistiche, proprio alla luce dei fabbisogni occupazionali del mercato calabrese per i prossimi anni.»
«Le competenze tecniche – ha spiegato – sono molto richieste dalle imprese calabresi che assumono addirittura il 67% di personale in possesso di diploma secondario, con possibilità di carriera interna completando gli studi universitari. Le maggiori difficoltà di reperimento di lavoratori si concentrano nel settore delle costruzioni e dell’ingegneria. Basti pensare che, per il solo 2023, degli 8.300 assunti previsti, il 53% è stato di difficile reperimento. Le previsioni occupazionali di entrate, in diversi ambiti, per il solo 2023, sono state pari a 108.000 dei quali 72.000 con livello di istruzione secondaria e con difficoltà di reperimento del 41%. La formazione garantita dalla filiera tecnico professionale sopperisce a tale fabbisogno, anche alla luce dei fattori che modellano i futuri bisogni occupazionali del mercato del lavoro calabrese, la costruzione del Ponte sullo stretto e l’istituzione della Zona economica speciale unica che richiamerà nuovi investimenti e la nascita di nuove imprese.
«Inoltre – ha aggiunto Princi – la Regione, per i prossimi anni, con oltre 200.000.000, incentiverà i processi di cambiamento e sviluppo finanziando, con le risorse destinate alla ricerca e all’innovazione, la nascita di nuove imprese e l’innovazione e l’internazionalizzazione di quelle esistenti. Queste misure, sostenute con forza dal presidente Occhiuto e da tutta la Giunta regionale, creeranno bisogni occupazionali avanzati e consentiranno di aumentare in Calabria profili professionali sempre più specialistici e qualificati. Ecco perché la formazione prevista dalla filiera per cui si attivano le reti sostenute dalla Regione è importante. La sperimentazione a cui si stanno candidando tante realtà calabresi – ha infine dichiarato la vicepresidente Princi – partirà dall’anno scolastico 2024/25, prevede 4 anni di studio negli istituti tecnici o professionali (non più 5), due anni nelle accademie degli Istituti Tecnici Superiori, con il diretto coinvolgimento di aziende associate e con successiva possibilità di passaggio all’università per completare il percorso.»
La capo dipartimento del MIM Palumbo ha illustrato nel dettaglio i contenuti e le finalità della riforma evidenziando che “questa anticipazione sperimentale conterrà tutti gli elementi che, poi, il disegno di legge si sviluppa in modo sistematico. Le scuole usufruiranno di tutte le risorse di personale previste per i corrispondenti percorsi quinquennali. La sperimentazione – ha specificato – prevede il percorso quadriennale dell’istruzione secondaria di secondo grado, ma le scuole avranno tutte le risorse di personale e finanziari commisurate al percorso quinquennale.
Secondo la direttrice Iunti «la Calabria ha bisogno di una sinergia tra mondo del lavoro e scuola. Pertanto – ha detto – ha bisogno di creare questa collaborazione e quindi il nostro lavoro con la Regione, ovviamente in piena sintonia col ministero, è proprio quello di supportare questa sperimentazione nel nostro territorio per vagliarne la valenza, la forza e l’efficacia anche per il rilancio del territorio calabrese. L’adesione c’è. Siamo quindi fiduciosi e soprattutto contenti che la Calabria si apra anche alle novità e a tutta una serie di attività e di azioni che sono sicuramente fondamentali per il rilancio della nostra regione.»
Presenti, tra gli altri, all’iniziativa gli assessori regionali Rosario Varì e Giovanni Calabrese e tutti gli attori della filiera: i dirigenti scolastici degli istituti tecnici e professionali, le Fondazioni ITS calabresi, il sistema datoriale, Unindustria, gli Ordini professionali, le Agenzie formative accreditate dalla Regione per l’obbligo formativo.
Sono intervenuti, altresì, i Rettori del sistema universitario calabrese con i quali la Regione ha sottoscritto, apposito accordo che consentirà il passaggio dall’Istruzione Tecnologica Superiore ai percorsi universitari, con il relativo riconoscimento dei crediti formativi e con conseguente possibilità di conseguimento della laurea triennale, per quanti studenti avranno concluso la sperimentazione negli IT o professionali prima e nelle accademie degli ITS dopo (4+2 anni).
Nello specifico il protocollo è stato sottoscritto dalla vicepresidente, Princi, dalla direttrice dell’USR Iunti, e dai Rettori Giovanni Cuda dell’Università Magna Græcia di Catanzaro, Giuseppe Zimbalatti dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, e da Francesco Scarcello, prorettore dell’Università della Calabria, in rappresentanza del Rettore Nicola Leone.

Ospedale di Locri: «Sempre più vicina la riqualificazione dell’area oncologica»

«I dati presentati oggi dall’associazione Angela Serra sono frutto del lavoro di squadra che mira alla riqualificazione e rifunzionalizzazione del reparto di Oncologia. Il progetto è esempio di sinergia tra pubblico e privato che fa ben sperare. Perciò dobbiamo continuare a lavorare insieme.»
Lo ha detto l’assessore regionale al lavoro e formazione professionale, Calabrese, intervenendo alla conferenza stampa dell’associazione Angela Serra, nel corso della quale è stato presentato il consuntivo 2023 del progetto Nuova Oncologia di Locri Epizefiri per la riqualificazione e la rifunzionalizzazione dell’area oncologica dell’ospedale di Locri.
«Siamo consapevoli delle difficoltà e dei problemi atavici del nostro nosocomio – ha dichiarato Calabrese entrando nel merito della situazione in cui versa l’ospedale di Locri. – Li abbiamo affrontati e li continuiamo ad affrontare cercando, tutti insieme, le possibili soluzioni. In tal senso, voglio rivolgere un ringraziamento alla commissaria straordinaria, Lucia Di Furia, per l’impegno e la determinazione profusi. La presentazione del consuntivo, in presenza anche del direttore sanitario Giuseppe D’Ascoli, del sindaco della Città di Locri Giuseppe Fontana e del professor Massimo Federico dell’associazione Angela Serra, mette in risalto l’ottimo lavoro di squadra dell’associazione, dei cittadini e delle Istituzioni. Abbiamo tutti l’obiettivo della riqualificazione del reparto di Oncologia e, passo dopo passo, cominciamo a vederne i risultati.»
«Grazie alle tante donazioni dei cittadini, alle tante iniziative a favore del progetto e alla sensibilità del presidente della Regione Occhiuto, e di tutta la Giunta che ha deliberato un contributo di 500.000 euro, poi approvato anche dal Consiglio regionali, oggi il progetto NOLE è realtà. Noi ci siamo – ha affermato infine l’assessore Calabrese – e auspichiamo di veder realizzato quanto prima un reparto all’avanguardia che possa permetterci di curarci sul nostro territorio.»

Redazione

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