In un acceso botta e risposta tra la Senatrice della Lega, Tilde Minasi, e il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Mimmo Bevacqua, si evidenziano le diverse posizioni riguardo alla riforma sull’autonomia differenziata in discussione al Senato.
Ad avviare la polemica, in questa occasione, la Senatrice Minasi, che ha rilasciato nelle scorse ore una dura nota in risposta alle critiche del Segretario regionale del PD, il Senatore Nicola Irto. Minasi accusa i dem di strumentalizzare l’autonomia differenziata per fini politici ed elettorali, sottolineando come la stessa normativa sia stata introdotta nella Costituzione oltre 20 anni fa dalla sinistra stessa, attraverso il progetto D’Alema. La senatrice respinge l’accusa di voler depredare il Sud a favore del Nord, sottolineando gli investimenti effettuati nel Meridione e affermando che l’autonomia differenziata sia un’opportunità di sviluppo per le regioni, compresa la Calabria.
A queste accuse di Minasi ha risposto a stretto giro il Capogruppo Bevacqua, sottolineando che la posizione critica del PD non è volta a negare l’autonomia differenziata in sé, ma piuttosto a contestare il progetto del Ministro Roberto Calderoli. Nella sua nota, Bevacqua evidenzia le preoccupazioni sulle possibili sperequazioni tra Nord e Sud e critica la mancanza di considerazione dei Livelli Essenziali di Prestazione. Inoltre, cita il rapporto della Fondazione Gimbe, che sottolinea la situazione drammatica di sperequazione sanitaria tra le due parti del Paese.
Continua così il dibattito che vede contrapporsi Lega e PD sulla riforma dell’autonomia differenziata proposta dal Ministro Calderoli, che già negli scorsi mesi ha visto la Lega arroccarsi sulla tesi che tale autonomia rappresenti un’opportunità di sviluppo per le regioni, mentre il PD si mostra critico nei confronti del progetto in considerazione del mancato raggiungimento dei LEP.
Anche in questa occasione il confronto, arricchito da toni accesi e reciproche accuse, riflette la tensione politica e la polarizzazione sul tema, allungando il già lungo dibattito che potrebbe avere importanti conseguenze sull’assetto territoriale e socioeconomico del Paese.
