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Ultime dalla Regione: IT-Alert, l’arbëreshë in Rai e la riforma degli ITS


Edil Merici

Proseguono le attività della Regione Calabria, la cui giunta, guidata dal Presidente Roberto Occhiuto, ha annunciato una nuova sperimentazione del messaggio IT-Alert, il nuovo contratto di servizio Rai che darà spazio alla lingua arbëreshë e i risultati positivi della sperimentazione degli Istituti Tecnici Superiori.

Mercoledì nuova sperimentazione del messaggio IT-Alert

Dopo la prova generale, che ha coinvolto l’intera Calabria lo scorso 7 luglio, prosegue la fase di sperimentazione del nuovo sistema di allarme pubblico nazionale IT-alert per l’informazione diretta alla popolazione in caso di gravi emergenze imminenti o in corso.
In questa occasione, mercoledì 24 gennaio, alle ore 12:00, verrà simulato un incidente industriale (previsto dalla normativa per gli stabilimenti soggetti alla cosiddetta Direttiva Seveso, che riguarda la prevenzione e il controllo dei rischi di accadimento di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze classificate come pericolose) nel territorio compreso in un raggio di 2 chilometri dallo Stabilimento ButanGas di Montalto Uffugo, individuato tra quelli per i quali è stato approvato regolare Piano di Emergenza Esterno.
Sui cellulari accesi e con connessione telefonica di coloro che si troveranno nell’area del Comune di Montalto Uffugo, arriverà il seguente messaggio di prova:

TEST TEST Questo è un MESSAGGIO DI TEST IT-alert. Stiamo SIMULANDO un incidente industriale nella zona in cui ti trovi. Per conoscere quale messaggio riceverai in caso di reale pericolo per un incidente industriale vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST.

È utile precisare che il messaggio di prova raggiungerà presumibilmente i telefoni accesi di coloro che si troveranno anche in alcune aree dei Comuni limitrofi al luogo, obiettivo individuato dalla simulazione dell’incidente, vale a dire: Rose, Luzzi, e Rende.
Chi riceve il messaggio di prova non ha nulla da temere, e non dovrà fare altro che leggere il messaggio che rimanda alla pagina web del sito IT-ALERT, dove sarà possibile visionare il testo del messaggio reale che i cittadini riceverebbero in caso di allarme per quel determinato rischio. Sulla pagina sarà presente anche il link al questionario, a cui sono invitati a rispondere sia chi ha ricevuto correttamente il messaggio sia chi, pur trovandosi nell’area di prova, non ha ricevuto la notifica.
È importante ricordare che il sistema di allarme pubblico sarà operativo per le diverse tipologie di rischio solo dopo l’esito positivo della fase di sperimentazione.
«La Calabria – ha dichiarato il Direttore Generale della protezione civile, Domenico Costarella – è impegnata in prima linea nelle prove del nuovo sistema di allarme nazionale alla popolazione in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso.
Siamo stati i primi in Italia a sperimentare IT-alert durante l’esercitazione Sisma dello Stretto 2022 che si è svolta dal 4 al 6 novembre 2022 tra Calabria e Sicilia e tra le prime Regioni a effettuare la sperimentazione su scala nazionale, lo scorso 7 luglio, coinvolgendo circa 2.000.000 di persone presenti in quel momento sul nostro territorio.
Questo perché, come ha sottolineato spesso il presidente della Regione Occhiuto, il nostro è un territorio particolarmente esposto a diversi tipi di rischio e dunque necessita di efficaci piani di emergenza e un capillare coordinamento con tutti i soggetti istituzionali preposti nei casi di calamità. Ma soprattutto è fondamentale che ognuno di noi sappia a quali rischi è esposto e che cosa può fare per proteggere se stesso e gli altri.»
Questa ulteriore attività di sperimentazione ha un duplice obiettivo: da un lato sperimentare l’utilizzo di IT-alert su porzioni ridotte e circoscritte di territorio, dall’altro fare un passo avanti nel processo di familiarizzazione con il sistema di allarme pubblico e permettere alle persone di acquisire maggiore confidenza con la ricezione del messaggio per scenari di rischio specifici, con testo declinato in base al rischio e al sito interessato, in vista della messa in operatività in Italia del nuovo Sistema di allerta, la cui fattibilità dovrebbe essere valutata entro febbraio 2024.
Le prove saranno inoltre utili anche per affinare ulteriormente le funzionalità e testare l’efficacia dei flussi di comunicazione in emergenza tra i soggetti interessati. L’ultima fase sperimentale è iniziata Io scorso dicembre, con lo svolgimento delle prove nelle giornate del 19 e 20 dicembre, rispettivamente nelle Regioni Puglia e Veneto per lo scenario incidente in stabilimento industriale e in Emilia-Romagna, Lombardia e Sardegna per lo scenario di collasso di una grande diga.
Ora, dal 22 al 26 gennaio, verranno simulate tre diverse tipologie di emergenza: il collasso di una grande diga, un incidente industriale rilevante e, per la prima volta, un incidente nucleare oltre i confini nazionali. Le prove interesseranno porzioni di territorio ristrette, sulla base dello scenario di rischio simulato, in Valle d’Aosta, Piemonte, Provincia Autonoma di Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Le date delle prove, ricorda ancora la Protezione Civile, potrebbero subire variazioni nel caso in cui dovessero esserci eventuali allerte meteo-idro o situazioni di emergenza in atto.

La Rai adotta il nuovo contratto di servizio: spazio alla lingua arbëreshë

In Calabria la Rai parlerà anche arbëreshë. Lo prevede il nuovo contratto di servizio per il quinquennio 2023/2028, licenziato in via definitiva dal Consiglio d’Amministrzione dell’azienda radiotelevisiva, presieduto da Marinella Soldi.
Il testo, condiviso con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy a seguito degli emendamenti proposti dalla Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, dovrà ora passare al vaglio del Consiglio dei Ministri, prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, «ma già ora – specifica l’assessore regionale all’agricoltura con delega alle minoranze linguistiche Gianluca Gallo – un dato può dirsi acquisito, come del resto anticipato qualche mese fa dal capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri: in Calabria la futura programmazione della sede regionale, guidata da Massimo Fedele, sarà basata anche su spazi nuovi, interamente dedicati alla tutela e promozione della lingua e della cultura di Arbëria.»
«Si tratta – aggiunge Gallo, – per come di tutta evidenza, di un risultato storico, frutto di un lavoro di squadra che ha visto adoperarsi Regione, movimenti, associazioni e sindaci e che è stato infine premiato da successo grazie alla tenacia e alla sensibilità di Gasparri, capace di tradurre in concretezza in sede parlamentare, con interventi e proposte e un lungo lavoro preparatorio, il sogno cullato da tanti e tra questi, proprio in ambito radiotelevisivo, dall’ex direttore della sede Rai Calabria Demetrio Crucitti.»
«Proseguiremo nel cammino intrapreso, che vuol dire difesa di un patrimonio di inestimabile valore, ma anche creazione di nuove opportunità: in adempimento del Contratto di Servizio, ad esempio, la Rai – Conclude l’assessore Gallo – provvederà ora ad assicurare non solo produzione e distribuzione di trasmissioni radiofoniche e televisive apposite, ma anche realizzazione di contenuti audiovisivi e digitalizzazione di tutti gli archivi dei programmi prodotti, allo scopo di preservarli e renderli universalmente fruibili. Insomma, uno strumento in più per guardare con fiducia al futuro.»

Riforma degli ITS: in Calabri il maggior numero di adesioni nazionali

«La Calabria come la Lombardia è addirittura, in assoluto, meglio di altre regioni del nord. Sono state infatti 24 le scuole aderenti alla sperimentazione e 30 le filiere formative attivate in Calabria e costituite dagli istituti tecnici, professionali (4 anni) dagli ITS 2 anni con il coinvolgimento delle aziende e degli Ordini professionali e delle Università. Tanto interesse da parte di tutte le province calabresi e della Città metropolitana di Reggio Calabria, equamente rappresentate nelle adesioni alla sperimentazione. Questi gli esiti pubblicati dal Ministero a seguito della valutazione delle candidature pervenute dalle regioni.»
A comunicarlo è la vice presidente con delega al ramo, Giusi Princi, che proprio nelle scorse settimane si era fatta promotrice insieme alla direttrice dell’Ufficio Scolastico Regionale, Antonella Iunti, di un incontro informativo sul tema, tenuto presso la Cittadella regionale, con il coinvolgimento di tutto il partneriato calabrese e con la partecipazione dei massimi dirigenti del ministero e del ministro Giuseppe Valditara.
«Questi risultati – afferma la vicepresidente Princi – confermano quanto dinamismo, quanta democrazia partecipata si registrino negli istituti scolastici i cui Organi collegiali d’istituto, dopo ampio confronto, hanno deliberato le candidature aprendosi al cambiamento, alle opportunità di una formazione contestualizzata ai profili occupazionali richiesti dal mercato del lavoro calabrese per i prossimi anni. È importante che la Regione funga da collettore interistituzionale perché tutto il sistema ruoti intorno a un obiettivo, affinché non avvenga quanto è avvenuto in passato quando le scuole hanno subito dall’alto la riforma legata all’alternanza scuola lavoro senza alcun accompagnamento o minima programmazione regionale.»
«La filiera calabrese – aggiunge la vicepresidente – si arricchisce della partecipazione del sistema accademico. La Calabria è infatti, l’unica regione che ha sottoscritto apposito accordo tra Regione, USR e Università calabresi (Magna Græcia di Catanzaro, Università della Calabria di Cosenza e Mediterranea di Reggio), che permetterà agli studenti che completeranno il percorso negli ITS di avere riconosciuti i crediti ai fini del conseguimento della laurea triennale. Le competenze tecniche sono molto richieste dalle imprese calabresi che assumono addirittura il 67% di personale in possesso di diploma secondario. Le maggiori difficoltà di reperimento di lavoratori si concentrano nel settore delle costruzioni e dell’ingegneria. Basti pensare che, per il solo 2023, degli 8.300 assunti previsti, il 53% è stato di difficile reperimento. Le previsioni occupazionali di entrate, in diversi ambiti, per il solo 2023, sono state pari a 108.000 dei quali 72.000 con livello di istruzione secondaria e con difficoltà di reperimento del 41%. La formazione garantita per i prossimi anni dalla filiera tecnico professionale sopperirà a tale fabbisogno, anche alla luce dei fattori che modelleranno i futuri bisogni occupazionali del mercato del lavoro calabrese, la costruzione del Ponte sullo Stretto e l’istituzione della Zona Economica Speciale unica che richiamerà nuovi investimenti e la nascita di nuove imprese.»
«Nell’ambito delle iscrizioni alle scuole di primo e secondo grado della regione, aperte fino al 10 febbraio, le famiglie potranno scegliere il nuovo percorso negli istituti autorizzati. Nelle prossime settimane – conclude la vicepresidente Princi – insieme all’Ufficio scolastico regionale, costituiremo apposito tavolo di lavoro, aperto a tutti gli associati della filiera e al sistema datoriale calabrese, per accompagnare al meglio la riforma perché il percorso sia foriero di opportunità conoscitive, formative e occupazionali per i nostri ragazzi.»

Redazione

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