La clausola di riserva e l’applicabilità della norma

Di Enzo Nobile e Francesco Donato Iacopino

Individuati gli elementi costituitivi del reato di trasferimento fraudolento di valori e sancito che tale tipo di reato è di natura plurioffensiva, considerato che vi sono codificate altre norme che prevedono la medesima condotta prevista e punita da detto tipo di reato, uno dei principali problemi applicativi della norma è quello di stabilire se si è in presenza di un concorso formale o apparente di norme, anche alla luce del fatto che tale norma viene introdotta con la clausola di riserva “salvo che il fatto costituisca più grave reato”.
E, a tal uopo si evidenzia che nel nostro ordinamento giuridico, come anche in altri, solo eccezionalmente una condotta penalmente rilevante è univocamente sussumibile dentro una sola norma penale.
Perciò si definisce concorso formale di reati (anche detto concorso formale di norme per distinguerlo da quello apparente) allorquando il fatto materiale, posto in essere con un’azione od omissione, oltre a ricomprendere al suo interno tutti gli elementi costitutivi di una determinata tipologia di reato, contiene anche quelli di altro o altri reati.
Un esempio pratico del concorso formale di reati può essere quello del rapinatore che, dopo aver sottratto con la minaccia il denaro alla vittima, per garantirsi la fuga, lo colpisce al volto.
Infatti, in tal caso, la condotta presenta tanto gli elementi costitutivi del reato di rapina, quanto quelli del delitto di lesioni.
Quindi, il soggetto agente dovrà rispondere di entrambi i reati, anche se, secondo la regola prevista dall’articolo 81, comma 1º del Codice Penale, la pena comminabile sarà quella prevista per il reato più grave, aumentata sino al triplo.
L’esempio appena fatto riguarda un’ipotesi di concorso formale di reati cosiddetti eterogeneo, in quanto la medesima condotta viola più norme di legge ma può anche accadere che la medesima condotta, frazionata nel tempo, possa violare più volte la medesima disposizione di legge (come ad esempio la condotta posta in essere da chi, dopo aver accoltellato una prima volta la vittima ed essersi allontanato, torna sui suoi passi e lo accoltella una seconda volta).
In tale ultimo caso saremo in presenza di un concorso omogeneo.

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