ADVST
PoliticaRegione

Lega: la giustizia italiana, il Ponte sullo Stretto e la discussione sul futuro

Edil Merici

Proseguono le attività della sezione regionale della Lega che ha riflettuto sulla condizioni della giustizia italiana, aggiornato sullo stato dell’arte del Ponte sullo Stretto di Messina e annunciato un Incontro imminente a Reggio Calabria.

Giacomo Francesco Saccomanno: “La giustizia a volte allontana i cittadini”

«La Calabria è terra difficile, in cui convivono molteplici famiglie di ‘ndrangheta che si sono divise i territori per meglio gestire i traffici e il controllo diretto. Dopo una feroce guerra di mafia, in occasione di grandi opere, è stata raggiunta una pax tra i capi storici di ‘ndrangheta, stabilendo il riconoscimento alle famiglie locali una percentuale dell’affare allorquando un gruppo opera in altro territorio. Con tale stratagemma si è chiusa una stagione di morte. È vero che oggi, a distanza di decenni i patrimoni della ‘ndrangheta sono diversificati, nel senso che non vengono materialmente unificati in testa a poche persone, ma spesso vengono anche lasciate in testa ai soggetti che sono stati costretti a consegnarli alla criminalità organizzata. Ciò per evitare sequestri e confische. Succede, però, che le aziende e le imprese, una volta consegnate ai commissari e/o custodi dopo poco falliscono, facendo perdere il posto di lavoro a centinaia di persone. Ecco la frase del Procuratore Generale Gerardo Dominijanni “La gente pensa che la ‘ndrangheta risolva i problemi e non lo Stato”. Quando un cittadino perde il proprio posto di lavoro perché l’azienda viene sequestrata o confiscata grida contro lo Stato, incapace di amministrarla. Perdere il sostentamento spesso fa perdere di vista la vera legalità. Ma questo cittadino ha ragione. Le aziende falliscono appena vengono sottoposte a una misura cautelare! Si chiede il PG perché e afferma di aver “proposto la creazione di un gruppo di studio”. Il problema è stato affrontato più volte e anche studiato, con proposte concrete per ovviare a ciò. Ricordo a me stesso che una azienda sequestrata o confiscata fallisce perché le banche chiudono i rubinetti, la famiglia di ‘ndrangheta fa di tutto per impedirne le attività, con la conseguenza che i fornitori e gli utenti spesso scompaiono, gli amministratori nominati spesso non sono all’altezza o, comunque, temono, e i provvedimenti assunti dalla magistratura la mettono quasi sempre fuori mercato. Quale può essere la soluzione? Intanto, creare un fondo per la gestione, prelevando gli importi dalle tante confische di denaro e altro, per sostituire il sistema bancario. Poi affidare le aziende ai tanti testimoni di giustizia e/o collaboratori, previa selezione che, dopo aver fatto il proprio dovere, spesso perdono le proprie aziende per il contrasto del sistema mafioso. Tale piccola innovazione consentirebbe di far proseguire le attività e mantenere i posti di lavoro e, allo stesso tempo, dare ai tanti imprenditori vessati la possibilità di ricominciare a lavorare. Un passaggio semplice che, però, eviterebbe il fallimento delle aziende e la perdita di migliaia di posti di lavoro. La Lega e il Dipartimento Nazionale Antimafia è ben felice di poter condividere un percorso virtuoso con tutti gli operatori della giustizia per trovare soluzioni adeguate e produttive.»
Lo dichiara il commissario regionale della Lega in Calabria, Giacomo Francesco Saccomanno.

Il Ponte sullo Stretto sta diventando realtà!

«Il Sud e l’Italia intera hanno necessità di questa straordinaria struttura che non solo unirà due regioni come la Calabria e la Sicilia, ma realizzerà quella crescita che finora non vi è stata per evidente incapacità e non volontà di coloro che ci hanno fin qualche anno fa amministrati. Una gestione della nazione senza alcuna identità e con l’assoluta mancanza di una programmazione che appare indispensabile nell’attuale millennio. Sin da 1955 si parla di Ponte sullo Stretto, ma nulla si è riusciti a fare per l’evidente contrasto di una sinistra che ha sempre remato contro il Sud. Non si tratta di un’affermazione retorica, ma di fatti reali che hanno portato la Calabria e il Sud, in generale, ad occupare gli ultimi posti in tutti i settori. Negli ultimi 10 anni la sinistra ha gestito l’Italia che, senza vincere mai le elezioni, è riuscita con stratagemmi di palazzo a rimanere sempre in piedi. Naturalmente, con tanti compromessi, che hanno impedito una seria amministrazione dell’Italia, lasciando il posto a condizionamenti che hanno fortemente danneggiato la nostra Nazione: dal nucleare, alla chiusura dei pozzi del gas, alla negazione di infrastrutture di rilevantissimo valore, tutte azioni che hanno pesantemente indebolito lo sviluppo e l’economia italiana. Poi è arrivato il Governo di centrodestra che, in meno di un anno, ha rivitalizzato l’Italia e ha rimesso in piedi il progetto del ponte, ha fatto rinascere la società, ha portato alla definizione del progetto definitivo, con un’integrazione tecnologica che lo renderà un vero e proprio monumento innovativo per il ponte più lungo del mondo. Tutto ciò grazie alla caparbietà del Ministro e Vice Premier Matteo Salvini che ha voluto e vuole che le infrastrutture tutte si realizzino e che il ponte diventi l’emblema della nuova Italia. Un modo per valorizzare il nostro territorio, creare innovazione, occupazione, crescita ed economia. Una concretezza per il Sud che è sempre mancata a tutti i precedenti Ministri e Governi, e che si è potuta realizzare anche grazie ai due presidenti delle regioni Roberto Occhiuto e Renato Schifani. E su questo percorso è necessario mettere in luce il grande lavoro svolto dalla nuova società dello Stretto di Messina che in poco più di sei mesi è riuscita a organizzarsi strutturalmente e a raggiungere l’importante traguardo della prossima approvazione del progetto definitivo, con uno studio approfondito di tutte le criticità che sono state evidenziate nel passato e che, comunque, sono state tutte superate. Un grazie, quindi, all’Amministratore Delegato Pietro Ciucci e al Presidente Giuseppe Recchi, oltre agli altri consiglieri e ai tecnici che hanno lavorato assiduamente e costantemente per raggiungere questo risultano inaspettato. Una squadra all’altezza della situazione che servirà anche a valorizzare le nostre aziende e far riprendere all’Italia quei primati che, sempre la sinistra, nel passato ha distrutto. Una struttura all’avanguardia che proietterà la nostra Nazione nello scenario internazionale per innovazione e capacità imprenditoriale.»
Lo dichiara il commissario Saccomanno.

Incontro imminente a Reggio Calabria: Una discussione sul futuro

È previsto per il giorno 9 febbraio, alle ore 11:00, un importante incontro della Lega a Reggio Calabria. La riunione si terrà presso la sala convegni di Confindustria, situata in Via Torrione 96. Durante l’incontro, saranno presenti importanti esponenti della Lega, tra cui Giuseppe De Biasi, Capogruppo Lega del comune di Reggio, Saccomanno, Commissario regionale Lega, Giuseppe Mattiani, Consigliere regionale della Calabria, Filippo Mancuso, Presidente del Consiglio regionale della Calabria, Antonino Caridi, Consigliere del comune di Reggio e Claudio Durigon, Sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro.
La discussione si concentrerà sul futuro della regione e verranno affrontate tematiche di rilevanza politica ed economica. A moderare l’incontro sarà Caterina Caridi. L’incontro rappresenta un’opportunità per i rappresentanti della Lega di confrontarsi sulle sfide che la Calabria affronta e di individuare strategie e soluzioni per promuovere lo sviluppo e il benessere della regione.

Redazione

Redazione è il nome sotto il quale voi lettori avrete la possibilità di trovare quotidianamente aggiornamenti provenienti dagli Uffici Stampa delle Forze dell’Ordine, degli Enti Amministrativi locali e sovraordinati, delle associazioni operanti sul territorio e persino dei professionisti che sceglieranno le pagine del nostro quotidiano online per aiutarvi ad avere maggiore familiarità con gli aspetti più complessi della nostra realtà sociale. Un’interfaccia che vi aiuterà a rimanere costantemente aggiornati su ciò che vi circonda e vi darà gli strumenti per interpretare al meglio il nostro tempo così complesso.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button