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CronacaReggio Calabria

Carabinieri: i controlli ad Arghillà e smantellata organizzazione dedita al traffico di rifiuti

Continuano le attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri dell’area metropolitana di Reggio Calabria che, negli ultimi giorni, hanno intensificato i controlli nel quartiere Arghillà e smantellato un’organizzazione criminale dedita al traffico illecito di rifiuti.

Focus ‘ndrangheta interforze: intensificati i controlli nel quartiere Arghillà

I controlli finalizzati alla tutela della legalità, predisposti nell’ambito del Piano di azione nazionale e transnazionale Focus ‘ndrangheta, continuano senza sosta e, nella giornata di mercoledì 28 febbraio, hanno interessato di nuovo il quartiere Arghillà.
All’esito di un’attenta attività di pianificazione, svoltasi in sede di tavolo tecnico tenuto in Questura, la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza hanno messo in campo, con sinergia operativa, un dispositivo di sicurezza e di controllo straordinario del territorio, che ha visto anche il coinvolgimento dei Vigili del Fuoco, della Polizia Municipale e della Polizia Metropolitana.
L’operazione ad alto impatto, finalizzata al censimento anagrafico dei residenti, al controllo di immobili pubblici abusivamente occupati, di allacci abusivi alle reti idriche ed elettriche, al contrasto del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti con il contestuale svolgimento di attività di polizia giudiziaria, ha consentito di identificare e censire un totale di 102persone.
A seguito di diverse perquisizioni locali e personali, sono state arrestate 5 persone e denunciate altre 12 persone, ritenute responsabili allo stato del procedimento ancora in fase di indagini preliminari, le prime per furto di energia elettrica e le seconde per occupazione abusiva di alloggi di proprietà dell’Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica e per furto di acqua ed energia elettrica. Sono state rimosse 13 carcasse di veicoli abbandonati; emessi 2 provvedimenti di espulsione nei confronti di 2 cittadini extracomunitari irregolari nel territorio nazionale e rinvenute e sequestrate anche 2 pistole, 2 pistole giocattolo, 3 fucili, due coltelli e 409 munizioni di vario calibro.
Il massiccio dispositivo di sicurezza proseguirà anche nei prossimi giorni e interesserà altri quartieri cittadini.

Smantellata organizzazione criminale dedita al traffico illecito e incendio di rifiuti

Dalle prime ore del mattino, nella città di Reggio, i Carabinieri della locale Compagnia stanno eseguendo un’ordinanza di misura cautelare personale nei confronti di associazione finalizzata traffico illecito di rifiuti e incendio degli stessi. Sono due gli uomini, di età compresa tra i 20 e i 35 anni, destinatari di misura cautelare agli arresti domiciliari e altri cinque indagati, tutti ritenuti responsabili, a vario titolo, di far parte di un’organizzazione criminale dedita al costante e abusivo sversamento di rifiuti nelle aree adiacenti all’unico mercato ortofrutticolo di Reggio e successivo smaltimento mediante incendi.
L’operazione rappresenta l’epilogo di un’articolata attività di indagine iniziata nel mese di marzo e conclusa a giugno 2023, condotta dalla Sezione Operativa e dalla Stazione di Gallina della Compagnia di Reggio e coordinata dalla locale Procura della Repubblica di Reggio, diretta da Giovanni Bombardieri, che ha permesso di interrompere una serie di reati, tra i più pericolosi per l’ambiente, l’incolumità e la salute pubblica.
L’attenzione su questa problematica trae origine dalle numerose segnalazioni di cittadini residenti nella zona sud di Reggio, stanchi della presenza di rifiuti nei pressi delle loro abitazioni e dei roghi tossici generati dall’incendio degli stessi.
Gli accertamenti dei militari sono iniziati con un servizio di monitoraggio dell’area esterna del mercato ortofrutticolo di Mortara-San Gregorio, finalizzato all’identificazione dei responsabili dello sversamento incontrollato di rifiuti sia nell’area interessata dalle attività commerciali, sia in quella immediatamente circostante.
In particolare, dalla complessa e approfondita attività di indagine svolta dai Carabinieri, è emersa l’esistenza di un vero e proprio sodalizio criminale dedito alla commissione di delitti in materia ambientale.
Le indagini, di natura tradizionale e tecnica, consentivano di verificare come il titolare di un’impresa di imballaggi, incurante del rispetto di qualsiasi normativa in materia ambientale, servendosi degli automezzi riconducibili alla propria ditta e della collaborazione degli altri indagati che, tutti in nero e non regolarmente dipendenti dell’azienda raccoglieva, trasportava e depositavain maniera incontrollata nelle aree adiacenti al predetto mercato ingenti quantitativi di rifiuti speciali derivanti dalle attività commerciali interne e rifiuti urbani (anche prelevati da altri esercizi pubblici del territorio reggino) per poi reiteratamente e settimanalmente smaltirli dandovi fuoco.
Nella circostanza, si appurava uno stabile e continuativo modello di organizzazione dei mezzi e delle risorse personali assunte in nero dall’impresa, volto alla realizzazione di numerose discariche non autorizzate lungo il perimetro di circa un chilometro dell’area mercatale.                                                           In particolare, si acclarava che il titolare dell’impresa aveva assunto un vero e proprio ruolo di organizzatore all’interno del suddetto gruppo criminale. Il predetto, infatti, poneva a disposizione degli associati gli automezzi, utilizzati nelle prime ore del mattino o nelle giornate di chiusura del mercato, per i citati scopi criminali.
I plurimi sversamenti e gli incendi di rifiuti effettuati in tale area hanno compromesso l’incolumità pubblica delle persone residenti in prossimità del mercato ortofrutticolo, in quanto le fiamme sprigionate assumevano, spesso, caratteri di vastità, rapida propagazione e difficoltà di spegnimento da parte dei Vigili del Fuoco, anche a causa della ingente presenza di vegetazione incolta circostante.
Inoltre veniva riscontrato il danno per l’integrità dell’ambiente e il rischio per la salute pubblica a causa dei roghi tossici generati, i cui fumi di colore nero coinvolgevano i nuclei famigliari del limitrofo centro abitato.
Nell’ambito della medesima attività investigativa è stato operato il sequestro preventivo dell’intero patrimonio della suddetta impresa, comprensivo di conti correnti, automezzi, mezzi d’opera e di un box occupato abusivamente all’interno del mercato ortofrutticolo.
Questa attività d’indagine racchiude la sensibilità dell’Arma reggina in materia di tutela della salute pubblica e dell’ambiente.
Prendersi cura di queste problematiche e vigilarvi sull’inquinamento ambientale è la sfida odierna dell’Arma dei Carabinieri, a salvaguardia della popolazione locale con un’attenzione particolare alla salubrità dei centri cittadini.
Trattandosi di provvedimento in fase di indagini preliminari, rimangono salve le successive determinazioni in fase dibattimentale.

Redazione

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