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Attualità

Vincenzo Speziali: “Noi democristiani al fianco della Chiesa Calabrese”


Edil Merici

Di Vincenzo Speziali – Responsabile Regionale Calabria e membro della Direzione Nazionale dell’UdC

Noi, dell’Unione di Centro, non indietreggeremo mai innanzi ai principi di legalità, di rispetto delle libertà individuali (per altro garantite dalla Costituzione vigente e di cui mio nonno si trovò a essere tra i padri estensori) oppure di fronte al rispetto del culto in generale, incominciando da quello Cattolico Apostolico Romano.
Così come rispetteremo gli altri, ammessi dalla civiltà giuridica statuale e dal buon senso comune, e infine da quelli che si riconoscono in modo positivo, perciò accettato, dal consesso civile.
Certamente combatteremo, strenuamente, armati della nostra Fede, deliquentucoli che oltraggio pretine luoghi sacri, oppure volgarissimi profanatori di stirpe satanica, che consideriamo alla stregua dello sterco demoniaco, contro cui San Paolo VI (mirabolante e sublime successore al soglio di Pietro, nonché autentico, unico e solo, fondatore morale della Democrazia Cristiana italiana e mondiale) ebbe proprio lui a scagliarsi a viso aperto e con corporalità indomita, in mille occasioni.
Noi, figli devoti di questo Papa e di tutti gli altri prima e dopo di lui e sempre noi, democristiani da una vita, che viviamo consacrandola laicamente alla politica intesa quale forma più alta di carità nel mondo secolare (altro concetto di Giovanni Battista Montini, cioè sempre San Paolo VI, del cui fratello, precisamente Lodovico, mio nonno fu amico, al pari di quanto lo era con il Santo Padre, ma persino collega di Partito, ed in Parlamento, dalla prima alla quarta legislatura repubblicana).
Ciò premesso, allego il testo inviato all’Ufficio Legislativo della Camera dei Deputati, laddove, coerentemente a quanto anticipato di già dal sottoscritto sabato sera (2 Marzo 2024), il Segretario Nazionale dell’UdC, Lorenzo Cesa (che ringrazio nuovamente per la sua vicinanza al nostro territorio) da me sollecitato, ha inteso promuovere siffatto atto parlamentare, che renderemo pubblico a seguito della risposta scritta da parte del Ministro degli Interni.
Per quanto riguarda me, Responsabile Regionale dell’UdC, nonché figlio devoto della Chiesa Cattolica e della mia amata Bovalino e della Calabria tutta (che intendo servire, onorare e difendere, costi quel che costi, oggi e per sempre), assieme agli amici del Cordinamento Regionale dell’UdC, con tutti i segretari provinciali, tra cui ricordo Riccardo Occhipinti per Reggio Calabria, visto che ricade nel suo territorio il mio stesso Comune di Bovalino (per me luogo dell’anima e della vita), mi attiverò persino dal punto di vista personale e a norma di conoscenze istituzionali, al fine di potenziare ogni tipo di controllo, in quanto sono queste le autentiche emergenzialità rispetto a cui non bisogna abbassare la guardia.
Molto spesso assistiamo a sensazionalistiche indagini, che poi non reggono alle prove del dibattimento processuale, e tuttavia rimango convinto, quanto la magistratura sia deficitaria di vere e concrete azioni di prevenzione e perseguimento di autentici reati come questi che denunciamo non ad alta, bensì ad altissima voce, seppur mai sufficientemente o realmente presi sul serio, poiché non fanno notizia e non rientrano nell’ambito della giustizia spettacolo.
Ogni reato deve essere giustamente perseguito e ritenuto grave, ragione per cui mi attendo stessa e identica inflessibiltà che spesso si manifesta avverso soliti personaggi politici (pure me medesimo, come nel passato), oppure con identiche accuse, basate solamente su pregiudizi da ideologicume.
Intanto e per sempre, ribadiamo la nostra vicinanza personale, pubblica, politica e istituzionale, in maniera sincera e sentita, ai Parroci di Calabria, al Clero e alla Conferenza Episcopale Calabrese, senza dimenticare l’alto merito e il magistrale ruolo che svolgono, dal punto di vista formativo, educativo, sociale, spirituale e civile, poiché un mondo senza Dio è un mondo che non esiste e non può esistere. Rivolgo infine non un appello (Satana e i suoi adepti non meritano nulla) ma un monito, ovvero restituire il medaglione sacro, donato dal mio prozio Monsignor.Raffaele Morosciano, Episcopo a Gravina di Puglia e in seguito a Squillace, devoto alla Vergine Maria, compiendo un atto riparatorio, a seguito dei comportamenti sacrileghi messi da costoro ignobilmente in atto. Anche per questo motivo e in ossequio a un altro mio avo, il Beato Camillo Costanzo (da cui discendeva pure il Vescovo Morisciano), quindi mosso da spirito autentico della persona di Fede e infine quale Responsabile Regionale di un Partito di ispirazione Cristiana, parteciperò alle celebrazioni indette da Sua Eccellenza Reverendissima Francesco Oliva, Vescovo di Locri-Gerace, in cui ricade la mia Bovalino.
Riporto altresì, per mio tramite, la più assoluta solidarietà di Sua Eminenza Beata il Cardinale Patriarca Maronita, al quale tutti sanno, sono legato da vincoli di famigliarità affettiva, confermando quanto è la nostra intenzione: difendere, onorare, rappresentare e amare la Calabria, ognuno dei suoi territori, e la mia Bovalino.

Redazione

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