Dall’Ufficio stampa Italea Calabria
Trekking e laboratorio di comunità, un abbraccio reale con un ulivo secolare custodito in un orto nel centro storico, la scoperta di un paese che si snoda in verticale tra scalinate, mulattiere e vicoli incastonati tra il Monte San Pietro, meglio noto come Tre Pizzi, la Vallata delle grandi pietre e la Motta di Gerace: è stata questa l’esperienza di Italea Calabria ad Antonimina.
«La passeggiata urbana a cura dell’associazione Boschetto Fiorito, così come il laboratorio, ci hanno permesso di tracciare la storia di luoghi e persone che abitano ad Antonimina – dice Angelo Carchidi, responsabile degli eventi di comunità del progetto. Di apprendere dell’emigrazione in Argentina di un compaesano divenuto maestro di tango, e annoverato con orgoglio perché istruttore di ballo della rock star Madonna per il film Evita. O che qui si viveva di artigianato specializzato, tanto quanto di agricoltura e pastorizia, e che Antonimina abbia dato i natali a magistrati, politici ed una donna interessata da processo di beatificazione; e che ogni spazio può raccontare storie e leggende.»
L’incontro di laboratorio è stato preceduto dalla presentazione di Cristina Porcelli, Coordinatrice Regionale, Serena Franco, Referente del progetto Italea Calabria, e dai saluti del Sindaco Giuseppe Murdaca.
La giornata è stata l’occasione per lasciare anche delle tracce del progetto Italea. Nel mese di agosto, in occasione della festa dell’emigrante, evento realizzato dall’amministrazione comunale grazie alla linea di finanziamento del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale sul turismo delle radici rivolta ai comuni, Italea Calabria tornerà ad Antonimina per continuare il viaggio e per restituire un pannello di informazione turistico-antropologica con le informazioni raccolte nel corso del laboratorio di comunità.
«Abbiamo scelto Antonimina per l’interesse dimostrato al tema, per la collaborazione consolidata grazie al partenariati firmati nella fase di elaborazione del progetto, per la peculiarità del paese nell’essere una delle porte di ingresso verso il Parco Nazionale dell’Aspromonte, uno dei più importanti del Meridione. In questo contesto, l’ascolto attivo delle comunità – ha sottolineato Franco – anche in questa giornata, ha dato i suoi buoni frutti. La voglia di raccontarsi rimane un punto focale per ricostruire l’identità delle comunità e dei territori che intercettiamo nel nostro viaggio delle radici con Italea Calabria.»
«Da qui – conclude la referente di Italea Calabria – il passo importante che ci permette di strutturare e tramandare digitalmente le storie dei nostri luoghi e di creare un’offerta turistica co-progettata con le comunità, che così diventa quel valore aggiunto per i viaggiatori che scelgono il nostro territorio per vivere un’esperienza unica, in questo caso di ricongiungimento con le proprie radici.»
