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CronacaReggio Calabria

L’impegno dei Carabinieri tra la confisca di beni e la protezione delle vittime di violenza

Il 22 aprile segna un momento significativo per la comunità di Santo Stefano in Aspromonte, con l’inaugurazione della nuova sede della Stazione Carabinieri. L’evento, che avrà luogo alle 17:00, sarà presenziato dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, il Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi.
La storia di questa stazione risale al lontano 24 gennaio 1861, quando fu istituita con un Regio Decreto, inserendosi in un territorio caratterizzato da dinamiche storicamente complesse. Oggi, questa nuova sede rappresenta un simbolo di rinascita e di lotta contro la criminalità organizzata che per troppo tempo ha oppresso la regione.
Lo stabile che ospita la nuova sede è stato confiscato alla criminalità organizzata e assegnato all’Arma dei Carabinieri dall’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati nel maggio del 2019. Da allora, l’Arma ha lavorato incessantemente per riqualificarlo e adeguarlo alle esigenze operative e di sicurezza, trasformandolo da simbolo di illegalità a baluardo della legalità.
Questo evento rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la criminalità e nell’opera di difesa del territorio svolta dai Carabinieri. La presenza del Comandante Generale dell’Arma testimonia l’importanza attribuita a questa inaugurazione e sottolinea l’impegno costante dell’Arma nei confronti della comunità e della legalità.
Parallelamente, altrove nel territorio provinciale, i Carabinieri continuano a operare per garantire la sicurezza e la tutela dei diritti dei cittadini. Nell’ambito di tali attività, i Carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo hanno recentemente dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Condofuri e del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalle persone offese emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Calabria.
L’ordinanza è stata emessa su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo reggino nei confronti di un 55enne di nazionalità indiana, indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia. La vicenda ha avuto origine da una richiesta d’intervento fatta dalla figlia dell’uomo, 20enne, il 9 marzo scorso, poiché vittima di violenze verbali da parte di quest’ultimo. La ragazza ha descritto agli intervenuti comportamenti violenti sia fisici sia psicologici dell’uomo nei confronti dell’intero nucleo famigliare, che l’hanno spinta, insieme alla madre, a chiedere aiuto ai Carabinieri.
Le indagini svolte hanno portato alla richiesta di adeguata misura cautelare, che include il divieto di dimora e di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle persone offese, oltre all’obbligo di mantenere una distanza minima e di astenersi dal comunicare con le stesse. Il procedimento si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, e per l’indagato vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva.
Questi due fatti dimostrano l’impegno costante dei Carabinieri nel garantire la sicurezza e nel contrastare ogni forma di illegalità, sia sul fronte della lotta alla criminalità organizzata sia nell’ambito della tutela dei diritti e della protezione delle vittime di violenza domestica.

Oὐδείς

Oὐδείς (pronuncia üdéis) è il sostantivo con il quale Ulisse si presenta a Polifemo nell’Odissea di Omero, e significa “nessuno”. Grazie a questo semplice stratagemma, quando il re di Itaca acceca Polifemo per fuggire dalla sua grotta, il ciclope chiama in soccorso i suoi fratelli urlando che «Nessuno lo ha accecato!», non rendendosi tuttavia conto di aver appena agevolato la fuga dei suoi aggressori. Tornata alla ribalta grazie a uno splendido graphic novel di Carmine di Giandomenico, la denominazione Oὐδείς è stata “rubata” dal più misterioso dei nostri collaboratori, che si impegnerà a esporre a voi lettori punti di vista inediti o approfondimenti che nessuno, per l’appunto, ha fino a oggi avuto il coraggio di affrontare.

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