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“Il bando borghi Bruzzano renderà epicentro della crescita del Basso Jonio Reggino”

Il progetto con il quale Bruzzano Zeffirio ha conquistato il 58º posto nella graduatoria del Bando per la valorizzazione dei borghi mira a rendere il paese un borgo delle essenze.
La relazione dell’Ufficio Tecnico del Comune inserita in coda alla presentazione del progetto spiega in maniera più che esauriente quali siano gli obiettivi che l’Amministrazione Comunale intende raggiungere con la messa in opera della riqualificazione del centro.
Gli interventi, si legge infatti nella relazione, “si compongono tra loro in un’unica soluzione con l’obiettivo di innescare processi strategici di valorizzazione delle peculiarità di Bruzzano, caratterizzati dalla più rigorosa salvaguardia delle risorse, da una accurata tutela degli ambienti ancora integri e da una corretta messa a sistema del patrimonio esistente. Il progetto integrato permetterà la diffusione di una cultura avanzata, che porterà alla nascita di nuove attività economiche in maniera complementare e interconnessa con il turismo ‘di qualità’. Vista la peculiarità delle tradizioni culturali, enogastronomiche e di colture tipiche del luogo si prevede la messa in atto anche di una serie di attività” che dovrebbero trasformare il centro nel borgo di riferimento per la promozione del bergamotto e del gelsomino e per la “narrazione” delle realtà produttive locali.
“Con il recupero del Borgo di Rocca Armenia e il riuso dell’Ex asilo Italo Svedese – proseguono i tecnici comunali, – viene favorita l’accessibilità al comprensorio di Bruzzano Zeffirio in quanto viene raccordato il centro urbano di riferimento con i borghi periferici. Si intende conferire un nuovo utilizzo alle strutture oggetto di restauro, in modo tale da favorirne la fruizione, la valorizzazione e la conoscenza degli aspetti di tipo storico, antropologico, urbanistico, architettonico e ambientale che caratterizzano l’intera altura”. Caratteristiche che predispongono il progetto a stimolare l’investimento nel borgo di imprese private del settore turistico e culturale per la gestione o lo sviluppo di servizi aggiuntivi.
L’obiettivo finale, insomma, “è quello di trasformare e riattivare luoghi urbani e ambienti naturali e paesaggistici attraverso azioni innovative di organizzazione, che mettano in rete tutte le risorse umane, economiche e ambientali del territorio, attraverso l’utilizzo delle competenze dell’economia locale e di percorsi di pieno coinvolgimento e integrazione culturale e socio-economica delle comunità, per permettere una crescita dell’occupazione locale e il rilancio dell’immagine dell’intero comprensorio del Basso Jonio Reggino.”

Foto: kalabriaexperience.it

Jacopo Giuca

Nato a Novara in una buia e tempestosa notte del giugno del 1989, ha trascorso la sua infanzia in Piemonte sentendo di dover fare ritorno al meridione dei suoi avi. Laureatosi in filosofia e comunicazione, ha trovato l’occasione di lasciarsi il nord alle spalle quando ha conosciuto la sua compagna, di Locri, alla volta del quale sono partiti in una altra notte buia e tempestosa, questa volta di novembre, nel 2014. Qui ha declinato la sua preparazione nella carriera giornalistica ed è sempre qui che sogna di trascorrere la vecchiaia scrivendo libri al cospetto del mare.

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