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Nicola Gara: «Il bando borghi ci aiuterà a completare il restauro del castello di Monasterace»

Il progetto con il quale Monasterace ha conquistato il 24º posto nella graduatoria del Bando per la valorizzazione dei borghi mira a riqualificare e valorizzare il paese grazie alla realizzazione di un albergo diffuso.
L’Amministrazione di Monasterace, capeggiata dal sindaco Cesare De Leo, si ritiene orgogliosa per il risultato ottenuto, frutto di un lavoro svolto proficuamente.
«Ci diciamo fortemente soddisfatti per il cospicuo contributo elargito dalla Regione Calabria a favore del Comune che abbiamo l’onere e l’onore di rappresentare e amministrare grazie al nostro elettorato», dichiara l’assessore Nicola Gara che, tra le varie deleghe, vanta quella ai lavori pubblici e al centro storico.
«Questo finanziamento ci consente di aggiungere un ulteriore tassello al progetto, avviato nel 2015, di restauro del Castello Medievale di Monasterace Superiore e i lavori di consolidamento e recupero di alcuni immobili ad esso adiacenti. L’idea è quella di dare vita a un progetto innovativo di albergo diffuso, in modo tale da valorizzare il patrimonio culturale che deteniamo e ottimizzare i risultati. Risultati che desideriamo siano fruibili e apprezzati dai visitatori. Far conoscere la storia del nostro borgo rimane per noi l’obiettivo principale.»

Foto: turismo.reggiocal.it

Caterina Sorgiovanni

Nata a Locri nel non molto lontano 1993, è iscritta al Corso di Laurea in Scienze delle Pubbliche e Private Amministrazioni, ma conserva in un cassetto di cui non ha ancora trovato la chiave un debole per la facoltà di Lettere Classiche. Non si tira indietro dinanzi al confronto verbale ma preferisce scrivere, arte che, leggenda vuole, ha praticato dal primo giorno di vita. Scriveva infatti sulla schiena della madre quando la cullava, lo ha fatto per mettere a tacere i cattivi pensieri, lo fa oggi per Métis. L’armonia e la flessibilità che condivide con le parole le hanno rese le sue più care amiche… a differenza di quanto avvenuto con quegli antipatici dei numeri che si ostinano a racchiudere tutto in schemi.

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