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L’implosione del “Modello Lucano” ha fatto implodere Riace?

Mimmo Lucano ha ideato un modello di integrazione diffusa per sostenere gli immigrati a Riace. Un modello che ha fatto il giro del mondo e ha portato a molti riconoscimenti. I complimenti si sono sprecati.
Le forze che hanno agito per renderlo possibile sono persone di un paese che, nella parte superiore, era in via di abbandono. Una triste fine lo stava per travolgere: da lì a qualche anno o, al massimo, qualche decennio, il paese vecchio sarebbe diventato un borgo fantasma come tanti altri in tutta la Calabria.
Lucano ha avuto un’idea geniale, a nostro sommesso avviso. Quella di invitare la Prefettura a inviare in paese gli immigrati che stavano giungendo sulle coste italiane. Dopo i flussi dei cittadini curdi sarebbero giunti cittadini di altre nazioni. Questa situazione poteva rappresentare una doppia opportunità per Riace: ripopolare il paese, soprattutto il borgo antico, e mettere in moto un’economia per i residenti che purtroppo, come accade altrove, non trovavano alcuna via di sbocco se non un ritorno all’emigrazione.
Lucano ha saputo cogliere i frutti di quella intuizione. È stato davvero geniale. La sua umanità ha colpito nel segno ed era e rimane un simbolo importante per la Calabria. Un esempio da seguire, da questo punto di vista.
Eppure c’è una criticità congenita in quella meravigliosa idea di integrazione. Il fato ci ha messo del suo. I numeri degli immigrati che giungono in Italia, infatti, vanno a moltiplicarsi con un’incidenza imprevista e imprevedibile. Così Riace si trova letteralmente invasa. I numeri sono incontrollabili. È in quel momento che inizia la parabola discendente del Modello Riace, che i nodi vengono al pettine, se vogliamo dirla così.
Riace non regge all’impatto. I numeri si confondono. I soldi per i progetti arrivano a singhiozzo e, comunque, ci sono da predisporre rendicontazioni per i progetti dei Centri di Accoglienza Straordinaria, le cui norme cambieranno a livello nazionale, gli anticipi e i saldi per i progetti del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati ritardano.
I numeri non sempre concordano tra i presenti e i previsti. Salta quell’equilibrio fragile che si era instaurato nel primo periodo, quando gli afflussi erano controllati e controllabili.
Probabilmente qualcuno ha approfittato e ha messo in gioco un controprogetto destinato a cozzare con quello di Lucano, in cui alla sua umanità si contrapponeva la verosimile bramosia di altri.
In questo contesto la Prefettura, forse anche stimolata da qualche politico, ha iniziato a scavare a fondo e ha registrato delle criticità nel Modello Riace evidenziate poi nell’indagine Xenia (dal greco: ospitalità). Un’inchiesta che ha portato a ipotizzare una serie di reati a carico di 26 imputati, compreso Mimmo Lucano.
Durante l’udienza che si è tenuta questa mattina una testimone, rispondendo alle domande della Procura di Locri, ha richiamato l’attenzione proprio sulla nascita del modello di integrazione ideato a Riace, affermando che la criticità più grande, probabilmente, potrebbe essere stata proprio quella di non immaginare un afflusso di immigrati tale da far “scoppiare Riace”. Al centro del progetto del Modello Lucano ci sarebbe stato il paese e il suo futuro. Implodendo il modello è imploso anche Riace e il suo futuro immaginato dall’allora sindaco, che oggi ne paga, suo malgrado, le conseguenze.

Foto: gazzettadelsud.it

Oὐδείς

Oὐδείς (pronuncia üdéis) è il sostantivo con il quale Ulisse si presenta a Polifemo nell’Odissea di Omero, e significa “nessuno”. Grazie a questo semplice stratagemma, quando il re di Itaca acceca Polifemo per fuggire dalla sua grotta, il ciclope chiama in soccorso i suoi fratelli urlando che «Nessuno lo ha accecato!», non rendendosi tuttavia conto di aver appena agevolato la fuga dei suoi aggressori. Tornata alla ribalta grazie a uno splendido graphic novel di Carmine di Giandomenico, la denominazione Oὐδείς è stata “rubata” dal più misterioso dei nostri collaboratori, che si impegnerà a esporre a voi lettori punti di vista inediti o approfondimenti che nessuno, per l’appunto, ha fino a oggi avuto il coraggio di affrontare.

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