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Costume e Società

Sabrina & Alessio: quella romantica, sana e “dolce” follia di Restare al Sud

Era il 2018 quando Sabrina e Alessio, giovane coppia della Locride, maturavano l’idea e l’intenzione di partecipare al bando Resto al Sud per riuscire ad avviare un bar con annesso laboratorio di pasticceria artigianale. Dietro questa volontà, c’era un vecchio sogno nel cassetto: quello di trasformare l’arte pasticciera di Sabrina in un’effettiva opportunità di lavoro per la famiglia. Da questa passione e da questa predisposizione, di conseguenza, nasce l’apporto di Alessio, nelle vesti di marito e di concreto sostenitore di questo progetto. Stabilito l’obiettivo e approfondita la strada da percorrere, nel marzo del 2020 arriva l’accettazione della richiesta, dopo numerose vicissitudini burocratiche e tanti step da seguire. Nell’arco di tempo che ha preceduto l’ok definitivo alla domanda, tra l’altro, i due hanno seriamente valutato l’ipotesi di un trasferimento all’estero, prendendo in considerazione Canada e Australia come possibili destinazioni, sapendo anche di poter contare sull’appoggio di parenti e famigliari emigrati. Ed è proprio in questa fase di riflessione che giunge in famiglia la notizia tanto sperata e sudata: la proposta imprenditoriale è stata accettata e, finalmente, la macchina organizzativa per realizzare il loro progetto può partire. Il periodo a cavallo di marzo 2020, però, coincide anche con l’inizio della pandemia, problematica che rallenta ogni procedura per causa di forza maggiore, con il lockdown totale dell’Italia. Ma il sogno, ormai divenuto realtà, continua anche da casa, il luogo ideale per mettere a punto visioni, idee e dettagli della futura attività da costruire e avviare. Per contribuire ai passaggi logistici e organizzativi che precedono l’apertura, Alessio lascia il suo vecchio impiego lavorativo, che lui stesso definisce un pezzo del suo cuore e della sua vita, concentrandosi così su questa nuova e intrigante esperienza. I rischi e i dubbi, amplificati dall’emergenza socio-sanitaria che sta limitando la popolazione mondiale, sono molteplici, ma i volti coraggiosi e tenaci di Sabrina e Alessio sono impassibili e fissano costantemente l’obiettivo. Una passione, quella di Sabrina, che regna nel cuore e nella mente già da bambina quando, con i soldi che i genitori le davano per il panino, acquistava pacchi di barrette Kinder e vari tipi di cioccolata, segno dell’amore verso i dolci. Già nei tempi adolescenziali, difatti, Sabrina, come si suol dire, era con le mani in pasta, un interesse che ha coltivato e arricchito negli anni, studiando e sperimentando nuove ricette. L’aspetto romantico di questa vicenda, però, oltre naturalmente al legame matrimoniale tra i due, è senz’altro la scelta di Restare al Sud, offrendo una proposta innovativa e originale al comprensorio locrideo. Una scelta tutt’altro che scontata, considerate le ataviche criticità che affliggono i nostri luoghi che, pur conservando risorse e bellezze naturali, paesaggistiche e storico-architettoniche, presentano innumerevoli incertezze e opportunità limitate, specie sotto l’aspetto occupazionale. La decisione di credere in questo territorio, tra l’altro, è figlia di un’esigenza che potremmo definire sentimentale: evitare eventuali sofferenze e nostalgie famigliari dovute all’emigrazione, viste le esperienze passate, caratterizzate da sensazioni contrastanti di felicità e tristezza, tra partenze e ritorni. A più di un anno dall’avvento del Covid-19, Sabrina e Alessio sono quasi pronti a partire per questo nuovo viaggio, ricco di insidie e perplessità, ma al contempo stracolmo di energia e speranza. Il locale, pensato nei minimi dettagli, sarà qualcosa di alternativo e creativo, uno spazio dove poter vivere, respirare e assaporare la passione per i dolci. E anche Attilio e Carol, gli adorati figli di Sabrina e Alessio, sono entusiasti e pronti a sporcarsi le mani insieme a mamma e papà, accompagnandoli in questa romantica, sana e dolce follia di Restare al Sud.

Giovanni Ruffo

Nato e cresciuto sullo Jonio, con il corpo accarezzato dalla brezza del mare e un potente richiamo spirituale in Aspromonte. Cittadino e straniero ovunque, amante della bellezza immateriale e delle meravigliose ricchezze che madre natura dona ai suoi ospiti. Avventure radiofoniche di musicultura e una passione viscerale per il teatro e la scrittura, terapie dell’anima necessarie per coltivare i princìpi di resilienza e r-esistenza, coniuga la tradizione con l’innovazione, le radici con le ali. Ricerca sprazzi e scorci di poesia nelle crepe, negli anfratti più nascosti, in ogni spigolo di mondo. Ama la diversità e la libertà, intese come opportunità e strumenti di crescita. Detesta i muri dell’indifferenza e crede nei ponti dell’umanità, trovando nelle differenze delle autentiche risorse costruttive e collettive.

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