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Il Santuario della carità e della preghiera: la Madonna dello Scoglio

L’incontro con Fratel Cosimo Fragomeni è di quelli che ti lascia senza fiato. La sua preghiera per guarire il mondo e la società dell’oggi dai mali che li pervadono è intensa. Si sente che nella frazione di Santa Domenica di Placanica c’è qualcosa di ascetico che aleggia in quel posto lontano dalle città, sperduto in mezzo a una valle pittoresca.
Il Santuario della Madonna dello Scoglio è un luogo mistico dove Fratel Cosimo, 53 anni fa, l’11 maggio del 1968, ha ricevuto da Maria Madre di Gesù un dono speciale: quello dell’ascolto e della parola di conforto e di consolazione per i fedeli e i bisognosi. Fratel Cosimo è stato definito “un prete laico dalla parola carismatica” da Monsignor Francesco Oliva, vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, che ha elevato a Santuario questo splendido luogo di culto dove convivono la carità e la preghiera e dove, prima del Covid-19, si sono registrate presenze che hanno superato il milione di pellegrini.
I fedeli giungono da ogni parte d’Italia. Pellegrini che cercano conforto e lo trovano nella semplicità e l’affetto con i quali sono accolti da Fratel Cosimo e dai tanti che gli sono vicini e contribuiscono a rendere lo Scoglio un approdo sicuro per tutti i pellegrini.
Ho conosciuto molte persone che cercano ogni giorno nella preghiera il loro rifugio e lo trovano in questi luoghi in cui si guarisce con l’orazione sincera alla Madonna, che intercede presso Suo Figlio.
«Nell’accoglienza amorosa e generosa di ogni vita umana, soprattutto se debole e malata, noi cristiani viviamo un’esperienza fondamentale dell’essere discepoli del Signore e della missione ricevuta», ha sottolineato Monsignor Oliva in un suo intervento.
Quante persone soffrono nel corpo e nello spirito! Gesù invita tutti ad andare da lui, “venite a me”, e promette sollievo e ristoro. «Quando Gesù dice questo, ha davanti agli occhi le persone che incontra ogni giorno per le strade di Galilea: tanta gente semplice, poveri, malati, peccatori, emarginati dal peso della legge e dal sistema sociale oppressivo… Questa gente lo ha sempre rincorso, per ascoltare la sua parola, una parola che dava speranza», ha sottolineato Papa Francesco.
E poiché Dio non guarda l’apparenza esteriore dell’uomo ma guarda sempre il cuore dell’uomo, «Questo ci dovrebbe portare a praticare un’accurata pulizia interiore – ha detto il vescovo Oliva, – vale a dire a giudicare attentamente i nostri pensieri, i nostri impulsi e le nostre intenzioni alla luce della Parola del Vangelo che ascoltiamo».
Nell’anniversario della prima apparizione della Vergine Maria, avvenuta nel 1968, tanti sono i momenti di preghiera e di riflessione, di conversione e di ascolto che si svolgeranno a partire dalle 16:00 in poi.
Tanti i pellegrini che sentono il desiderio di raggiungere il Santuario, sebbene si sia in ancora in emergenza pandemica; ma si può pregare e condividere questa intensa giornata rivolgendo una orazione a Maria Santissima.
Come ha ricordato in passato il Vescovo Oliva: «Il Santuario è un luogo in cui c’è qualcosa che spinge ad andare, sia i credenti sia i non credenti, che hanno sentito e sentiranno il senso di riscoprire alcuni valori che nella quotidianità vengono messi in secondo piano. È un’oasi di pace e di ristoro in cui si ritrova la dimensione interiore e ci si riconcilia con Dio attraverso la preghiera, la confessione e la comunione.»

C’è ancora tempo per donare viveri e beni di prima necessità ai bisognosi

Si concluderà oggi, ricorrenza dell’anniversario della prima apparizione della Madonna, la raccolta di viveri e di beni di prima necessità, promossa dal Santuario Nostra Signora dello Scoglio, che verranno distribuiti alle famiglie e alle persone bisognose colpite dalla crisi economica causata dalla pandemia, nella Diocesi di Locri-Gerace. La distribuzione gratuita di cesti, pacchi di alimenti e beni di prima necessità è stata promossa da tempo, in modo sobrio e riservato, da Fratel Cosimo, fondatore del santuario, e dai collaboratori e volontari, per rispondere, concretamente e amorevolmente, al proprio prossimo per l’emergenza sanitaria e la conseguente crisi economica che ha interessato tutta l’Italia e che ha portato un’altra emergenza: una nuova povertà, che si è già affacciata nella quotidianità di molti. Famiglie numerose, anziani soli, giovani precari, lavoratori di settori gravemente penalizzati dalla crisi… si sono ritrovati dall’oggi al domani senza mezzi di sostentamento, per sé e per mantenere i propri figli. Il Santuario non è rimasto inerte e, in questi due anni, si è fatto promotore di molte iniziative di sostegno, di aiuto e solidarietà. Questo, dunque, uno dei tanti segni che testimoniano il prodigarsi per il proprio prossimo, di Fratel Cosimo e di ogni componente al servizio del santuario, non solamente in questo momento di crisi.

Oὐδείς

Oὐδείς (pronuncia üdéis) è il sostantivo con il quale Ulisse si presenta a Polifemo nell’Odissea di Omero, e significa “nessuno”. Grazie a questo semplice stratagemma, quando il re di Itaca acceca Polifemo per fuggire dalla sua grotta, il ciclope chiama in soccorso i suoi fratelli urlando che «Nessuno lo ha accecato!», non rendendosi tuttavia conto di aver appena agevolato la fuga dei suoi aggressori. Tornata alla ribalta grazie a uno splendido graphic novel di Carmine di Giandomenico, la denominazione Oὐδείς è stata “rubata” dal più misterioso dei nostri collaboratori, che si impegnerà a esporre a voi lettori punti di vista inediti o approfondimenti che nessuno, per l’appunto, ha fino a oggi avuto il coraggio di affrontare.

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