La lingua dei segni linguaggio ufficiale della Repubblica, Nino Spirlì: «Grande risultato»
Dall’Ufficio Stampa Giunta Regionale
«Finalmente il linguaggio dei segni è un linguaggio ufficiale della Repubblica italiana. È un grande risultato che soddisfa quanti, come noi, hanno combattuto insieme all’associazionismo per arrivare a questo traguardo». Lo ha detto il Presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, nel corso dell’incontro, avvenuto nella Cittadella Jole Santelli di Catanzaro, con i rappresentanti dell’Ente Nazionale Sordi, tra cui il presidente Antonio Mirijello e i Dirigenti Provinciali di Catanzaro.
La Camera ha dato il via libera definitivo all’articolo 34 ter del Decreto Sostegni, attraverso cui “la Repubblica riconosce, promuove e tutela la Lingua Italiana dei Segni e la Lingua Italiana dei Segni Tattile.»
«Vogliamo il LIS in ogni incontro ufficiale della Regione»
«Devo ringraziare – ha detto Spirlì, – il Senatore Matteo Salvini che, fin dal primo momento, ha creduto in questa battaglia e ha portato avanti un’importante mobilitazione istituzionale. Come Regione Calabria – ha aggiunto il Presidente della Regione, – avevamo già iniziato un percorso, con l’utilizzo del linguaggio dei segni nel notiziario del Tele Giornale Regionale. Ma ho anche chiesto che il LIS entri in ogni incontro ufficiale della Regione, per una informazione sempre più inclusiva, peraltro in un momento di grave crisi sanitaria come questo.
«Fin dal primo momento in cui ho assunto l’incarico in Regione – ha detto ancora Spirlì, – ho avuto nel cuore la comunità delle persone sorde e sono perciò felicissimo per quanto avvenuto in Parlamento. Abbiamo condiviso un cammino accidentato e adesso, finalmente, possiamo festeggiare.»
Antonio Mirijello: «Momento storico»
«Il riconoscimento – ha spiegato Mirijello, – arriva dopo tanti sacrifici, dopo tanti anni di lotte. Siamo l’ultimo Paese europeo a recepire questa norma. È un momento storico per il quale ringraziamo anche il presidente Nino Spirlì, per la grande sensibilità dimostrata verso il mondo dei sordi.»
