ADVST
Attualità

Siderno: la polemica sul palazzetto e l’indignazione pilotata

Ci ha lasciati molto perplessi la polemica innescatasi questa settimana in merito all’intitolazione del Palazzetto dello Sport di Siderno a Eunice Kennedy Shriver, fondatrice del Movimento Special Olympics International. La decisione della terna commissariale, rimbalzata su diverse testate locali, pare infatti non essere andata giù a moltissimi cittadini complice, a onor del vero, una presentazione a dir poco parziale della vicenda in questione da parte della stampa.
Andando con ordine, la Commissione Straordinaria che guida Siderno ha deciso di accogliere la proposta di Special Olympics Italia, sul nostro territorio rappresentata da Giuseppe Lombardo e Irma Circosta, di intitolare un luogo pubblico della città alla fondatrice dell’associazione. Un’iniziativa nazionale che ha stimolato le amministrazioni dei Comuni di tutta la Penisola a dimostrare sensibilità al tema dell’inclusione dei ragazzi diversamente abili e a ricordare, si legge in una nota di Special Olympics, la strada compiuta non senza sacrifici dal Movimento per rendere consapevole un numero sempre maggiore di persone che lo sport non ha limiti fisici.
L’idea, inutile dirlo, è stata accolta positivamente da tantissimi amministratori sensibili all’argomento, compresi, nella Locride, quelli di Locri, Roccella Jonica e Marina di Gioiosa. In questi tre casi, infatti, le Amministrazioni non hanno esitato a dedicare rispettivamente il campo da basket, l’area fitness e il parco giochi cittadino alla Kennedy, raccogliendo peraltro il plauso di cittadini e associazioni.
A Siderno, purtroppo, non si può dire che sia accaduta la stessa cosa. La notizia dell’intitolazione, infatti, è stata in questo caso accolta con sdegno e persino rabbia e, benché sia comprensibile l’amarezza derivata dal fatto che la decisione di intitolare il Palazzetto alla Kennedy sia stata resa pubblica solo a cose fatte, ciò che francamente non capiamo è perché, complice la decisione della stampa di presentare i fatti senza spiegarne l’antefatto, si siano dovuti esporre alla pubblica gogna, oltre che i commissari (vero obiettivo dei nostri colleghi), anche Lombardo e Circosta, rei di non aver proposto che il palazzetto venisse intitolato a una personalità legata in maniera diretta a Siderno.
Ebbene, fermo restando che la Commissione avrebbe dovuto illustrare la decisione e le sue motivazioni prima di renderla effettiva (ma, si badi bene, nella legislazione non è previsto che siano i cittadini ad avere l’ultima parola sulla scelta del nome, esattamente come non l’hanno avuta a Locri, Roccella e Marina di Gioiosa), mi domando se a Siderno si creda davvero che tutte che le strade, le piazze, le vie e i luoghi pubblici siano intitolati solo a persone che hanno contribuito materialmente allo sviluppo della città e se davvero si ritenga che una persona che ha istituito un’associazione che dà ai ragazzi diversamente abili di tutto il mondo la possibilità di integrarsi debba essere considerata estranea alla realtà sociale del paese. Perché, sia chiaro, l’indignazione nei confronti della scelta e, soprattutto, nei confronti di Lombardo e Circosta che si sono fatti portavoce dell’iniziativa, Siderno avrebbe potuto esercitarla soltanto se il numero dei suoi residenti diversamente abili fosse stato pari a zero (e anche in quel caso, comunque, sarebbe stato sintomo di scarsa sensibilità nei confronti delle condizioni sociali dei diversamente abili)…

Foto: lentelocale.it

Oὐδείς

Oὐδείς (pronuncia üdéis) è il sostantivo con il quale Ulisse si presenta a Polifemo nell’Odissea di Omero, e significa “nessuno”. Grazie a questo semplice stratagemma, quando il re di Itaca acceca Polifemo per fuggire dalla sua grotta, il ciclope chiama in soccorso i suoi fratelli urlando che «Nessuno lo ha accecato!», non rendendosi tuttavia conto di aver appena agevolato la fuga dei suoi aggressori. Tornata alla ribalta grazie a uno splendido graphic novel di Carmine di Giandomenico, la denominazione Oὐδείς è stata “rubata” dal più misterioso dei nostri collaboratori, che si impegnerà a esporre a voi lettori punti di vista inediti o approfondimenti che nessuno, per l’appunto, ha fino a oggi avuto il coraggio di affrontare.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button