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Costume e Società

Giugno Locrese: notte di stelle tra musica e poesia

Dall’Ufficio Stampa Città di Locri

La cerimonia di premiazione del concorso nazionale di poesia della 52ª edizione del Giugno locrese ha regalato alla città una indimenticabile notte delle stelle.
A vincere il concorso il poeta Vincenzo Screti di Sermoneta con la poesia Quelle gocce sulla fronte, presente a ritirare il premio nella suggestiva cornice e atmosfera del giardino storico della Fondazione Zappia, riqualificato grazie all’impegno del Consiglio di Amministrazione guidato dal presidente professor Antonio La Rosa.
Serata condotta brillantemente dalla giornalista Rossella Galati che, con eleganza e professionalità, ha trascinato la platea in una serata ricca di emozioni, accompagnata da Simona e Sara della scuola di Danza Evolve.
Un inizio con il ricordo a un grande scrittore, che ha dato molto alla cultura e alla storia di Locri, Salvatore Futia. L’Amministrazione comunale lo ha voluto omaggiare e grazie a parenti (una targa ricordo alla famiglia, consegnata alla sorella Rosanna) e amici, tra tutti Francesco Riccio, che ne ha ricordato la persona. Sul palco l’omaggio a lui con le testimonianze e i ricordi di Antonio Ruggia,amico dello scrittore che ha curato anche una tesi sul libro Lo scandalo delle Officine Meccaniche Calabresi. Galati ha successivamente invitato Massimo Femia, che ha letto il ricordo di Viviana Suraci, allieva del professore.
La serata ha visto, dunque, la cerimonia di premiazione con l’interpretazione delle poesie recitate dai componenti della giuria guidata da Vincenzo Romeo. A salire sul palco Beatrice Bumbaca, Anna Maria Mittica, Maria Vittoria Valenti e Giuseppe Zucco, mentre ha mandato i suoi saluti Alfredo Panetta, impegnato in un altro concorso di poesia nazionale che lo ha visto vincitore.
La giuria, tra le 241 poesie pervenute, ha conferito due menzioni speciali: a Costellazioni terrestri di Michele Della Porta e a Se non sai le stoppie di Rita Imperatori. Terzo premio assegnato a Il viaggio che attende un ritorno di Maria Francesca Giovelli, targa d’argento al poeta Leone D’Ambrosio per Nel disordine delle intermittenze. E a vincere la 52ª edizione del Giugno locrese è stata la poesia Quelle gocce sulla fronte di Vincenzo Screti. Il poeta romano ha voluto ringraziare la giuria e l’Amministrazione comunale e, dopo la lettura della sua opera, ha manifestato tutta la sua ammirazione verso il concorso e la serata di gala. A premiare, il sindaco Giovanni Calabrese e l’assessore alla cultura Domenica Bumbaca con tutta la giuria, mentre a leggere la motivazione che ha portato la poesia alla vittoria, il presidente della commissione Romeo:

Tra le poesie candidate alla vittoria, la giuria ha scelto un testo che ci rimanda alla memoria di un mondo contadino dal quale tutti noi, chi più chi meno, proveniamo. L’autore del componimento, Vincenzo Screti di Sermoneta (LT), dimostra di saper amalgamare sapientemente i versi evitando il rischio di risultare retorico o “rètro”. Il poeta riesce quindi a riportare sulla pagina un affresco di immagini rurali che si reggono vicendevolmente, con l’occhio vigile e dettagliato del pittore che osserva e dipinge “en pleir air”. Il pregio maggiore del testo premiato è la capacità del poeta di dare movimento al fraseggio grazie alla capacità di sorprenderci nell’uso dei verbi (“all’alba muggiti ruzzolano […] il grano si fonde coi campi di girasole/e limita tutt’intorno l’orizzonte”) o nell’accostamento creativo tra sostantivi e aggettivi(“cicche riposate […] la schiena lunata”).L’immagine cardine della lirica premiata è la figura paterna, che l’autore evoca con ponderata nostalgia, alla ricerca forse di un’età dell’oro che solo la parola poetica può restituirci.

Il sindaco Giovanni Calabrese ha voluto ringraziare quanti hanno reso possibile la buona riuscita della kermesse, dalla Fondazione Zappia all’assessore alla cultura Domenica Bumbaca e il gruppo di lavoro, dando conferma che questo concorso fa parte della cultura di Locri, per la sua storia e per quello che ha da sempre rappresentato, evidenziandone il suo valore e la sua importanza.
«Il Giugno locrese è stato sempre un momento di grande emozione e di valenza culturale, portando a Locri il nome di molti poeti italiani a cui va il nostro ringraziamento» ha affermato l’assessore alla cultura Domenica Bumbaca.
Questa edizione ha ripreso l’esclusiva premiazione del concorso avviata lo scorso anno, che è stata impreziosita da momenti di poesia omaggio allo scrittore Futia e portato a Locri l’esibizione dei I violinisti in jeans con la loro energia, la loro eclettica e colorata performance, seguiti dalle bravissime ballerine della scuola Evolve di Giusy Zappavigna, Gaia Romano e Nicole Gliozzi, quest’ultima ballerina anche di Arte Danza di Catanzaro. Angelo Di Guardo e Antonio Macrì hanno eseguito musiche, tra gli altri, di Ennio Morricone e Michael Jackson e, con il loro stile, hanno spaziato dal genere classico allo swing, passando per il blusefal folk, avvolti da un magico e stellare spettacolo pirotecnico che ha contribuito a incantare i presenti. Emozioni, cultura, musica e valorizzazione delle arti per accompagnare il Giugno locrese della poesia nazionale italiana, evento storico locrese che, da sempre, dà spazio all’importanza delle parole, quelle vere, quelle che scaldano il cuore e danno vita alla cultura.

Redazione

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