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Bovalino: sfuma il finanziamento per lo stadio “Lollò Cartisano”

Di Davide Codespoti

Ieri è stata una giornata di grande amarezza per i tifosi e la cittadinanza di Bovalino: infatti nella graduatoria del bando Sport e periferie 2020, pubblicata sul sito del Dipartimento dello Sport, facente capo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, e per la quale il Comune aveva presentato richiesta di finanziamento di 700.000 euro per la ristrutturazione completa dello stadio comunale Lollò Cartisano, Bovalino risulta tra i Comuni non ammessi al finanziamento.
I destinatari del bando erano Regioni, Province, Comuni, Federazioni e Associazioni che avrebbero beneficiato di uno stanziamento di 140 milioni di euro per la realizzazione e la rigenerazione di impianti sportivi destinati allo svolgimento dell’attività agonistica. L’importo è stato ripartito tra le due macro-aree territoriali secondo la seguente chiave di riparto: 80% al Mezzogiorno e 20% al Centro-Nord.
Le richieste escluse erano presenti nell’allegato B dopo l’istruttoria tecnico-amministrativa espletata: in quasi tutti i casi è stata riscontrata la violazione del paragrafo 6, lettera D (verifica preventiva e validazione del livello di progettazione presentato, ai sensi dell’articolo 26 del Decreto Legislativo 18 aprile 2016, nº 50) e del paragrafo 8, lettera G del Bando (pervenute prive della documentazione e delle dichiarazioni indicate al paragrafo 6).
L’esclusione dal finanziamento per la ristrutturazione dello stadio ha sconfortato e amareggiato la comunità sportiva del paese, tanto che il sindaco, Vincenzo Maesano, ha dato la notizia in una diretta Facebook dal suo profilo personale per informare della vicenda e chiarire eventuali errori commessi, non eludendo le proprie responsabilità. Il primo cittadino ha però annunciato che richiederà l’accesso agli atti per vagliare la situazione, dato che parrebbe che i finanziamenti siano stati concessi solo a chi avesse allegato un progetto di fattibilità esecutivo, restringendo di molto la platea dei beneficiari.
Lungi dallo scoraggiarsi, il sindaco Maesano ha ribadito l’impegno che la sua amministrazione ha rivolto al problema dello stadio comunale (intitolato ad Adolfo Cartisano, detto Lollò, fotografo bovalinese vittima della ‘ndrangheta) e ha annunciato i prossimi passi:

Questo risultato, seppur negativo, non ci ferma rispetto a quello che è stato fatto e a quello che faremo per il nostro campo sportivo. Il terreno di gioco è stato completamente rinnovato e, a detta dei tecnici, non è inferiore a quello di altre realtà sportive regionali; a breve sarà completata la pulizia del perimetro esterno all’area di gioco e saranno sistemati gli spogliatoi e rifatti i cancelli che il tempo ha completamente distrutto. Senza alcuna vena politica ci tengo anche a rimarcare il fatto che la situazione attuale, seppur nella sua complessità, si presenta ben diversa da come l’abbiamo eredita quattro anni fa, quando il campo era completamente inagibile; oggi abbiamo un nuovo terreno di gioco, degli spogliatoi idonei a ospitare le squadre e una situazione strutturale che cercheremo, con provvedimenti ordinari e/o straordinari, di migliorare.

Oltre a questo, un altro passo importante sarà il colloquio con Saverio Mirachi, presidente del Comitato regionale Calabria della Lega Nazionale Dilettanti, per sondare la possibilità del via libera a disputare in casa le partite del campionato di eccellenza. Il sindaco ha infatti aggiunto:

Certamente, forti di questo insegnamento, metteremo mano alla progettazione anche esecutiva della riqualificazione dello stadio, in modo da non farci trovare impreparati nel prossimo futuro. Nel frattempo cercheremo di operare anche altri piccoli interventi mirati, come per esempio quello di rendere agibile la tribuna, interventi che, alla luce di quanto determinato, si rendono ora inevitabilmente necessari.

Infine, il sindaco Maesano ha fatto una riflessione profonda:

Questa esperienza ci insegna che non è con un semplice clic che si partecipa a un bando, né tanto meno si può pensare di partecipare come se si fosse all’interno di una riffa. I successi si ottengono con sacrificio, con competenza e, soprattutto, grazie a un’adeguata programmazione ed è questo che ci ha consentito, in questi quattro anni, di ottenere quasi 15 milioni di euro di finanziamenti. Certamente errori ne sono stati fatti, ma non dimentichiamoci che abbiamo avuto un ufficio tecnico ridotto all’osso e in continua precarietà. L’insegnamento che tutti dobbiamo trarre è che non bisogna dare mai nulla per scontato. L’elenco degli esclusi è interminabile e questo, anche se non lenisce le ferite, ci fa capire la complessità che bisogna affrontare ogni volta che si partecipa a un bando.

Infatti, nella provincia di Reggio Calabria, oltre a Bovalino, sono stati esclusi dal finanziamento molti altri Comuni, come Bianco, Gerace, Riace, Polistena e Cardeto. Importante, invece, l’ammissione di altri enti comunali che hanno ottenuto la massima cifra finanziabile di 700mila euro, come Cittanova e Marina di Gioiosa Ionica ma  anche i piccoli Benestare e Bova, o che comunque si sono visti finanziare una parte, anche importante, del progetto presentato, come Bagnara Calabria, che ha ottenuto 641.329,08 euro, o Stignano, che si vedrà elargire 290.000 euro.

Redazione

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