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CronacaReggio Calabria

Salvatore Caruso: sei mesi per accertare la verità

Il giudice del tribunale di Locri si è pronunciato favorevolmente a far proseguire le indagini per comprendere come e perché Salvatore Caruso sia morto in quel tragico 24 maggio del 2019.
La dottoressa Amelia Monteleone ha accolto le richieste dei legali dei famigliari di Salvatore, gli avvocati Emanuele Procopio e Giuseppe Monteleone, che si sono opposti alla richiesta di archiviazione della Procura di Locri e ha disposto che il pubblico ministero esegua una serie di indagini nell’arco di sei mesi.
Come abbiamo già scritto in un precedente articolo Salvatore Caruso aveva 26 anni quando è deceduto per il ribaltamento di un trattore che stava guidando. La morte di Salvatore ha destato un immenso dolore ai suoi famigliari e ai tanti amici e conoscenti.
La Procura di Locri ha aperto un fascicolo ed ha indagato una persona, F.A., zia acquisita di Salvatore. Ma il Pubblico Ministero ha chiesto l’archiviazione ritenendo di non poter sostenere l’accusa in giudizio.
Di parere diametralmente contrario i famigliari di Salvatore, in particolare la madre e il padre, le cui argomentazioni, sostenute dagli avvocati Monteleone e Procopio, sono state accolte dal Giudice per le Indagini Preliminari che, nell’ordinanza di rigetto, obbliga la Procura a procedere con ulteriori indagini.
Scrive il GIP:

Ritenuto che la richiesta di archiviazione non possa essere accolta; ritenuto in effetti che devono condividersi alcuni dei rilievi formulati nell’atto di opposizione; rilevato infatti che alla luce di quanto dichiarato dalla madre della vittima apparare necessario, ai fini del compiuto accertamento dell’ipotesi di reato di cui alla contestazione provvisoria, escutere a sommarie informazioni i lavoratori, dipendenti all’epoca presso l’azienda agricola di proprietà dell’indagata, sulla circostanza relativa alle disposizioni che venivano impartite dal datore di lavoro sulle modalità di utilizzo della barra di sicurezza anti schiacciamento, cosiddetta roll-ball, di cui risultano dotati i trattori, nonché all’esito accertare l’incidenza nel determinismo causale dell’evento dell’utilizzo non corretto di tale strumento di sicurezza anche attraverso specifico conferimento di incarico a un esperto, il quale potrà, altresì, valutare se il trattore era idoneo a operare in sicurezza su quel tipo di terreno nel quale è avvenuto il sinistro nonché, eventualmente, procedere ad una ricostruzione della dinamica dell’evento mortale;
ritenuto altresì utile un approfondimento in ordine alla circostanza relativa alla effettività della frequenza da parte di Salvatore Caruso dei corsi di formazione per la prevenzione degli infortuni sul luogo di lavoro e per il conseguimento dell’attestato per la conduzione dei mezzi agricoli;
ritenuto pertanto che le indagini svolte appaiono incomplete e che ai fini di un esauriente accertamento dei fatti – prima di ogni diversa valutazione e determinazione del caso – occorre necessariamente procedere agli accertamenti indicati;
ritenuto dunque di conferire un termine per l’espletamento di tali indagini in ragione di mesi sei;
Rigetta la richiesta di archiviazione.
Dispone la restituzione degli atti al PM perché, nel termine di mesi sei, provveda a svolgere le indagini sopra indicate
.

Adesso tocca alla Procura di Locri procedere nella direzione indicata dal GIP e depositare nel termine prestabilito di sei mesi gli esiti degli accertamenti stabiliti nel decreto.

Foto: ecodellalocride.it

Redazione

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