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Costume e Società

Switch off: come cambia la TV e cosa controllare prima di cambiarla

Di Marilina Pizzonia – Presidente ADOC Regione Calabria

Da ieri ha preso il via il processo di trasformazione della televisione italiana: il digitale terrestre comincia a cambiare. Concludendo la sua trasformazione entro il 1º gennaio 2023. Questa transizione prevede il passaggio dalla prima generazione di digitale terrestre (Dvb-T1) alla seconda (Dvb-T2).
La prima fase della transizione ha chiamato in causa i due maggiori operatori televisivi italiani, ovvero Rai e Mediaset, che cominceranno a trasmettere alcuni canali con la codifica video Mpeg-4, in sostituzione della Mpeg-2 fino ad oggi utilizzata.
Ciò ha comportato che i canali coinvolti siano visibili unicamente con televisioni in grado di supportare l’Alta definizione (HD).
Un cambio radicale a quasi 12 anni di distanza dalla prima trasformazione della televisione italiana, avvenuto a cavallo tra il 2009 e il 2010, quando ci fu il passaggio dal sistema analogico a vantaggio di quello digitale di prima generazione.
Gli italiani sprovvisti di tv in grado di supportare la nuova tecnologia sono stati perciò costretti, purtroppo, a cambiare apparecchio o acquistare un decoder, da oggi infatti non c’è più tempo e ben 15 canali non saranno più visibili se non attraverso apparecchiature in grado di supportare la nuova tecnologia.
Come Associazione dei consumatori riteniamo fondamentale ricordare come il Ministero dello Sviluppo economico abbia previsto due incentivi statali per aiutare i cittadini nel cambio di decoder e/o del televisore: il Bonus Tv fino a 50 euro (sconto diretto al momento dell’acquisto) e il Bonus Rottamazione Tv fino a 100 euro (sconto previsto in caso di consegna del vecchio apparecchio). Entrambe le misure, anche cumulabili in specifici casi, saranno disponibili fino al 31 dicembre 2022.
Ciò nonostante, prima di correre ad acquistare un nuovo apparecchio, invitiamo tutti i consumatori a verificare le specifiche tecniche della propria TV, e a risintonizzare l’apparecchio televisivo fin da subito, in quanto dal 22 dicembre 2018 è stata vietata per legge la vendita di televisori non provvisti di sintonizzatori compatibili con la nuova tecnologia e quindi in grado di decodificare i nuovi segnali.
La transizione verso il nuovo digitale terrestre si dovrà concludere entro il 1º gennaio 2023. Ciò si deve principalmente alle esigenze del mondo della telefonia. L’Unione Europea ha infatti ceduto la banda frequenza a 700 Mhz agli operatori di telefonia mobile, al fine di poter estendere la copertura della nuova rete di connettività 5G. I canali televisivi verranno perciò trasmessi su nuove frequenze, con conseguente aumento di risoluzione e qualità.
Certamente una buona notizia, ma che non dovrà trovare inconsapevoli e impreparati i consumatori, special modo i più anziani, nella fruizione di un servizio così importante.

Foto: virgilio.it

Redazione

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