Le “Buste Lettere Postali”
Di Frana
Le buste lettere postali sono particolari buste, emesse privatamente dal 1920 al 1923, stampate con messaggi e immagini pubblicitarie. Alle buste erano applicati francobolli speciali, la cui emissione era concessa dalle poste, e ottenuti sovrastampando con la sigla B.L.P. i francobolli ordinari della serie Michetti, Leoni o Floreale, ma vennero sovrastampate anche alcune emissioni commemorative e celebrative. La busta era tappezzata di messaggi pubblicitari da entrambi i lati, con i soli spazi bianchi per gli indirizzi del mittente e della destinazione; i bordi erano gommati e perforati, in modo che il mittente potesse inserirvi un foglio (compreso nella vendita) e chiudere la busta con i lembi gommati. Il destinatario apriva la busta strappando i lati gommati e perforati. Inoltre, la parte posteriore aveva un’ulteriore perforazione che permetteva di staccare una parte e utilizzarla come cartolina di ritorno, da affrancare. In particolare, i francobolli sovrastampati con la sigla B.L.P. sono stati venduti al pubblico già applicati sulle Buste Lettere Postali, recanti avvisi di carattere pubblicitario, a 5 centesimi al di sotto del prezzo del valore facciale. Le Buste Lettere Postali e i relativi francobolli soprastampati con la sigla B.L.P. furono autorizzati per Regio Decreto nº 1.678 del 29 ottobre 1920. Concessionaria fu la Federazione Nazionale dei comitati di assistenza ai militari ciechi, storpi e mutilati, aventi sede in Roma. La concessione, in base all’articolo 1, venne stabilita nella durata di nove anni a partire dal 1º dicembre 1920. Le prime Buste Lettere Postali affrancate con valori da 25 centesimi, apparvero nel gennaio del 1921. Il 20 marzo 1921 il Ministero delle Poste e Telegrafi – come da bollettino nº 9, paragrafo nº 159, disponevano che i francobolli comuni venissero considerati validi al completamento dell’affrancatura delle Buste Lettere Postali, oltre ai francobolli soprastampati B.L.P. Il 21 aprile 1921 il Ministero (bollettino nº 12, paragrafo 234) precisava che le Buste Lettere Postali potessero essere spedite anche all’estero, previa regolare affrancatura in base alla regolare tariffa in vigore. Al verso di ogni B.L.P. è stampata – sempre con finalità pubblicitarie – una cartolina di ritorno che, nell’intendimento dell’Ufficio di Emissione B.L.P., doveva servire ad accusare ricevuta della lettera stessa al mittente. Questa cartolina, di cui si ebbe un uso limitatissimo, usufruì della tariffa postale delle stampe. Le soprastampe sono di tipi diversi con le lettere B.L.P. alte e strette, più basse e larghe tipografiche sovente sbavate e si riconosce anche da un certo rilievo al verso (che invece non si presenta in quella litografica): diverse le varietà di stampa.