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Mercoledì a Locri la presentazione del libro “Punire la parola pericolosa?”

Sino a che punto la libertà di espressione deve essere tutelata anche a fronte di discorsi che fomentano l’odio o la violenza? Deve accordarsi tutela alle manifestazioni del pensiero che propugnano l’istigazione a disobbedire alle leggi e/o il rovesciamento delle istituzioni democratiche? Entro quali limiti discorsi di tal genere possono essere legittimamente puniti? Va accordata una diversa tutela a soggetti istituzionalmente depositari di diritti/doveri di informazione (giornalisti, politici, pubblici ufficiali, e simili)?
Si tratta di quesiti oggetto di inesausta dialettica, da sempre, nel contesto delle democrazie occidentali; quesiti che tornano, tuttavia, di stringente attualità nell’attuale sistema dell’informazione, sempre più influenzato dal mezzo di internet.
In un mondo in cui l’istigazione, il discorso d’odio, le fake news sono capillarmente veicolate online, è necessario interrogarsi nuovamente sul bilanciamento fra il diritto garantito dall’articolo 21 della Costituzione e contro interessi pure costituzionalmente rilevanti: ordine pubblico, pari dignità dei cittadini, memoria storica condivisa. Il tutto alla ricerca di un equilibrio che sia – da un lato – consapevole dell’importanza che il diritto a manifestare il proprio pensiero riveste negli odierni sistemi democratici e – dall’altro – attento alle nuove dinamiche che regolano i processi comunicativi.
Di questi temi si discuterà, presso il Palazzo della Cultura di Locri, mercoledì 22 dicembre, alle ore 10:30, in occasione della presentazione del libro di Alessandra Galluccio Punire la parola pericolosa? Pubblica istigazione, discorso d’odio e libertà di espressione nell’era di internet, edito da Giuffrè nell’ambito della collana del Dipartimento di Scienze giuridiche Cesare Beccaria dell’Università degli Studi di Milano. Il volume affronta, da una prospettiva penalistica, le tematiche sopra accennate e si pone in dialettica con le soluzioni adottate dalla dottrina e dalla giurisprudenza italiana, anche alla luce di alcune prospettive di diritto comparato.
Dopo i saluti di Emma Maio, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Locri, e di Giovanni Calabrese, Sindaco della Città di Locri, discuteranno con l’Autrice dei temi del volume Mario Filocamo, già Presidente del Tribunale di Locri e Sandro Furfaro, avvocato del foro di Locri. Modererà il dibattito Rosario Scarfò.
L’evento – patrocinato dalla Città di Locri e dal COA di Locri – è gratuito e accreditato con due crediti validi ai fini della formazione professionale continua.

Foto: sistemapenale.it

Redazione

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