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CronacaReggio Calabria

Xenia: “Mimmo Lucano ha usato i migranti per coprire le sue azioni predatorie”

Per oltre un triennio Domenico Lucano avrebbe operato con finalità che non avrebbero avuto a che fare “con la salvaguardia degli interessi dei migranti, della cui presenza egli tuttavia ebbe a servirsi astutamente, a mo’ di copertura delle sue azioni predatorie”. È quanto scrivono i giudici del Collegio penale nelle motivazioni della sentenza con la quale lo scorso settembre hanno condannato in primo grado l’e sindaco di Riace alla pena complessiva di 13 anni e 2 mesi di reclusione.
I motivi della condanna, depositati dal presidente Fulvio Accurso, racchiudono in 900 pagine il processo scaturito dall’indagine della Guardia di Finanza di Locri, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, con un approfondimento relativo al contenuto delle numerose intercettazioni captate nel corso dell’inchiesta.
Secondo il tribunale Mimmo Lucano sarebbe stato il dominus indiscusso di un’associazione per delinquere che “ha strumentalizzato il sistema di accoglienza a beneficio della sua immagine politica”, caratterizzata da una forte ambizione.
Ciò, continua il documento del presidente Accurso, emergerebbe anche dall’atteggiamento tenuto durante il processo da Lucano, che avrebbe “ solo vagamente sfiorato nel suo eloquio fluido e appassionato” le vere motivazioni delle “numerose vicende appropriative di denaro pubblico”.
“Nulla [è stato detto] – proseguono i magistrati – della falsificazione dei rendiconti di cui egli stesso, assieme ad altri, si è reso indiscusso protagonista (per come si trae con chiarezza dalle intercettazioni ambientali captate presso la sede di Città Futura), grazie alle quali ha distratto denaro pubblico, in misura assai rilevante, per acquistare per fini di privato interesse, anche a lui riferibili, tre case destinate al turismo dell’accoglienza e un frantoio, per rimodernare altri immobili con ricche finiture, sempre da destinare ai predetti fini turistici, distraendo, infine, rilevanti importi per sovvenzionare costosissimi concerti estivi (che servivano – si legge – ad esaltare la sua immagine di politico).”
Lucano, si legge ancora nelle motivazioni, non avrebbe poi fornito risposte alle domande degli inquirenti e non si sarebbe sottoposto all’esame imputato, tacendo anche “sulle motivazioni per le quali l’Associazione Città Futura riceveva ogni mese un cospicuo bonifico dalle Isole Cayman (noto paradiso fiscale)”, né avrebbe fornito le “ragioni per le quali aveva tollerato che i suoi più stretti collaboratori avessero posto in essere numerosi reati – di cui egli era a piena conoscenza – la cui commissione aveva ugualmente supportato di buon grado, con il suo comportamento omissivo che era stato tenuto per bieco calcolo politico, dal momento che ciascuno di loro era portatore di un cospicuo pacchetto di voti, a cui lui non aveva inteso rinunciare.”
Le intercettazioni e i numerosi documenti confluiti nel processo, concludono i giudici di Locri “hanno tratteggiato un mondo privo di idealità, soggiogato da calcoli politici, dalla sete di potere e da una diffusa avidità.”


Edil Merici

Il calcolo della pena

Nelle motivazioni, infine, si legge il dettaglio relativo a come sia stata calcolata la pena, motivo di grande polemica al momento della pronuncia della sentenza:

Passando adesso al computo della pena irrogata, essa è stata così determinata:
Pena base, partendo dal reato edittalmente più grave di cui al capo 9.4) della rubrica (tra quelli che vanno dal capo I) al capo 9) in tutte le sue sottoarticolazioni), pari ad anni 4 di reclusione aumentata per la continuazione di:
anni 1 di reclusione per il reato di cui al capo 1)
anni 1 di reclusione per il reato di cui al capo 2)
mesi 2 di reclusione per il reato di cui al capo 5A)
mesi 4 di reclusione per il reato di cui al capo 5B.1)
mesi 6 di reclusione per il reato di cui al capo 5B.2)
mesi 2 di reclusione per il reato di cui al capo 5B.3)
mesi 4 di reclusione per il reato di cui al capo 5B.4)
mesi 4 di reclusione per il reato di cui al capo 5B.5)
mesi 2 di reclusione per il reato di cui al capo 5B.6)
mesi 2 di reclusione per il reato di cui al capo 5B.9)
mesi 2 di reclusione per il reato di cui al capo 5B.10)
mesi 6 di reclusione per il reato di cui al capo 6)
mesi 4 di reclusione per il reato di cui al capo 9.2)
mesi 2 di reclusione per il reato di cui al capo 9.3)
anni 1 di reclusione per il reato di cui al capo 9.1)
Più precisamente si evidenzia:
– quanto al capo 1), che l’aumento pari a un anno di reclusione si è imposto per essere [Domenico Lucano] stato il promotore e l’organizzatore dell’associazione a delinquere, finalizzata al compimento di gravi reati, comportanti sottrazione di denaro pubblico e comunque la percezione di un ingiusto profitto superiore a 3 milioni di euro;
– quanto al capo 2), che l’aumento pari a un anno di reclusione si è imposto per avere egli attuato (a favore di Città Futura) e consentito di compiere a favore dei responsabili legali delle varie associazioni, attività truffaldina per il conseguimento di un ingiusto profitto superiore a 2 milioni di euro;
– quanto al capo 9.1), che l’aumento pari a un anno di reclusione si è imposto per avere egli commesso ben quattro ipotesi di peculato (concretizzatesi nell’impiego delle somme sottratte a più riprese per l’acquisto di un frantoio e di tre case da destinare a turismo dell’accoglienza), per ciascuna delle quali si è ritenuto congruo effettuare l’aumento minimo di 3 mesi di reclusione;
– quanto al capo 9.1), che l’aumento pari a un anno di reclusione si è imposto per avere egli commesso ben quattro ipotesi di peculato (concretizzatesi nell’impiego delle somme sottratte a più riprese per l’acquisto di un frantoio e di tre case da destinare a turismo dell’accoglienza), per ciascuna delle quali si è ritenuto congruo effettuare l’aumento minimo di 3 mesi di reclusione;
– quanto ai capi 5A), 5B.3), 5B.6), 5.B9), 5B.10) e 9.3), che l’aumento pari a mesi 2 di reclusione è giustificato per essere state tenute condotte di minore gravità e offensività, che comunque hanno comportato un ingiusto profitto non superiore a 10.000 euro;
– quanto ai capi 5B.1), 5B.4), 5.B5), e 9.2) che l’aumento pari a mesi 4 di reclusione è giustificato per essere state tenute condotte di maggiore gravità e offensività rispetto alle precedenti, che hanno comportato un ingiusto profitto superiore a 10.000 euro e fino a 50.000 euro;
– quanto al capo 6), che l’aumento pari a mesi 6 di reclusione si è reso necessario per avere egli posto in essere ben 56 reati di falso in atto pubblico, per i quali si è ritenuto congruo applicare un aumento minimo e complessivo di mesi 3 di reclusione per tutti i falsi relativi alle determine concernenti lo Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati e di ulteriori 3 mesi di reclusione per quelli relativi alle determine riguardanti il Centri di Accoglienza Straordinaria;
– quanto al capo 5B.2), che l’aumento pari l’aumento pari a mesi 6 di reclusione si è imposto per avere egli tenuto una condotta di maggiore gravità e offensività rispetto alle precedenti, che ha comportato un ingiusto profitto superiore a 50.000 euro.
Il medesimo imputato è stato, altresì, ritenuto responsabile dei reati non connessi ai precedenti e che sono stati allo stesso ascritti ai capi 11), 15), 16), 19) – limitatamente al rilascio della carta di identità a favore di Adekanye Success – e 20) della rubrica, i quali, tuttavia, per come sopra specificato, possono essere considerati avvinti tra loro dal vincolo della continuazione, con condanna alla pena complessiva di anni 2 e mesi 10 di reclusione, così determinata:
Pena base, partendo dal reato edittalmente più grave di cui al capo 16) della rubrica, pari ad anni 2 di reclusione (sanzione che si è ritenuto di dover applicare, discostandosi dal minimo, per la gravità dell’azione compiuta, con la quale egli ha dimostrato, nella sua qualità di Sindaco, il pieno disprezzo per ogni forma di legalità, al fine di agevolare due distinte ditte di suo personale interesse, alle quali ha fatto conseguire un ingiusto profitto complessivo pari ad € 331.555,7).
Pena aumentata per la continuazione di:
mesi 2 di reclusione per il reato di cui al capo 11)
mesi 4 di reclusione per il reato di cui al capo 15)
mesi 2 di reclusione per il reato di cui al capo 19)
mesi 2 di reclusione per il reato di cui al capo 20)
In dettaglio, si evidenzia:
– quanto ai capi 11), 19), e 20), che l’aumento pari a mesi 2 di reclusione è giustificato per essere state tenute condotte di minore gravità e offensività, che comunque hanno comportato un ingiusto profitto non superiore a 10.000 euro;
– quanto al capo 15), che l’aumento pari a mesi 4 di reclusione è giustificato per essere stata tenuta una condotta di maggiore gravità e offensività rispetto alle precedenti, che ha comportato un ingiusto profitto superiore a 10.000 euro e fino a 50.000 euro.
La sommatoria dei due segmenti di pena di cui si è detto comporta la condanna a carico di questo imputato alla pena complessiva di anni 13 e mesi 2 di reclusione.

Redazione

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