Monasterace: l’ASP paga degli affitti inadeguati?
Ci è stato segnalano che l’Azienda Sanitaria Provinciale, a Monasterace, paga gli affitti per due strutture ma che non in entrambi casi le condizioni sarebbero adeguate e, soprattutto i costi rispettosi delle attuali norme di mercato. Il tutto mentre l’ASP sta cercando di razionalizzare gli affitti e immagina di chiudere alcune postazioni nei Paesi con maggiori criticità.
Tra gli altri, denuncia questa criticità Macello Bova, tesserato di Fratelli d’Italia e già candidato consigliere comunale nella lista Assieme per Rinnovare Monasterace, che sottolinea quanto segue:
A Monasterace si sta vivendo una situazione che definire paradossale sembra quasi riduttivo. Parlo dei problemi che sta attraversando la sanità nella nostra provincia: noti sono infatti i problemi economici che affliggono la nostra ASP e, di riflesso, i tagli che il commissario sta paventando rischiano di mettere in ginocchio i già fragili diritti alla salute dei cittadini locridei.
Qui l’ASP ha in affitto due strutture: il primo è il poliambulatorio di proprietà de C.L., un immobile di 600 m² in discrete condizioni (così come comunicato dall’ASP) in Via Nazionale Jonica; il secondo, la guardia medica, sempre in via Nazionale, a una distanza di poco più di 100 metri, di 100 m², in mediocri condizioni, è invece di proprietà della figlia del medico C.D.L.
Stando a quanto riportano gli ultimi bilanci comunicati dall’ASP, alla voce fitti passivi, emerge che per il poliambulatorio viene corrisposto un affitto di 11.399,52 euro annui mentre per la guardia medica 7.153,80.
Ovvero l’ASP paga, in proporzione, quasi 6 volte per la guardia medica apparentemente senza alcun motivo, considerando che gli immobili si trovano a poca distanza, sulla medesima via, oltre al fatto che il locale adibito a guardia medica si trovi in condizioni peggiori.