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Nomine del CSM dichiarate irragionevoli: il commento di Felice Maurizio D’Ettore

Felice Maurizio D’Ettore, deputato di Coraggio Italia originario di Locri, intervistato da Lanfranco Palazzolo, ha commentato le sentenze gemelle con cui il Consiglio di Stato ha annullato la nomina di Pietro Curzio e Margherita Cassano a presidente e aggiunto della Corte di Cassazione da parte del Consiglio Superiore della Magistratura. La deliberazione del Consiglio di Stato, avversa a quella del Tribunale Amministrativo Regionale che aveva inizialmente respinto il ricorso presentato da alcuni candidati a ricoprire l’incarico della discordia in seno alla Cassazione, ha sancito che le motivazioni addotte dal CSM sarebbero irragionevoli e difettose, tanto più che non verrebbero rispettati alcuni dei criteri (in primis quello dell’anzianità) che è necessario tenere presenti per l’attribuzione di una così importante carica. Il CSM dovrà adesso nuovamente riunirsi per poter ripetere la procedura di nomina e, anche se sarà data la possibilità di ripresentare gli stessi nomi, le motivazioni dovranno essere differenti e meglio argomentate.
«Si tratta di ordinaria amministrazione da parte dell’organo di supervisione del CSM – ha dichiarato D’Ettore in apertura di intervista, – normale dialettica tra istituzioni il cui clamore è dettato solo dal ruolo dell’incarico dichiarato decaduto.
«Non sono sorpreso che il TAR sia arrivato a conclusioni così differenti rispetto a quelle del Consiglio di Stato – ha proseguito D’Ettore. – Sono cose che capitano ai comuni cittadini, non vedo perché non possano avere luogo anche in casi in cui a essere coinvolti sono gli organi dello Stato. Certo è che, da ciò che ho avuto modo di leggere, almeno uno dei ricorrenti, Angelo Spirito, ha effettivamente una maggiore esperienza e attività, a prima lettura difficilmente superabile ma, indipendentemente da questo, ciò che davvero mi meraviglia di questa vicenda è che conferma come le sentenze del Consiglio di Stato abbiano clamore solo se riguardano il CSM e non quando si tratta di deliberazioni che riguardano i normali cittadini.»
Palazzolo ha dunque chiesto a D’Ettore di fare un’ulteriore considerazione sulla presa di posizione del Ministero della Giustizia, che ha difeso le nomine espresse dal CSM.
«Si tratta di dichiarazioni prettamente politiche, sulle quali comunque non ritengo sia il caso di fare polemica. Adesso che le motivazioni sono state dichiarate manifestamente irragionevoli non resta che vedere quale sarà il comportamento tenuto dal CSM e solo allora si potrà valutare in modo corretto la delicatezza di questa situazione. Quanto alla presa di posizione del Ministero credo sia figlia dell’era del selfie in cui viviamo, in cui tutti pensano di potersi esprimere su qualunque argomento con leggerezza.»
Considerazione finale dedicata alla nomina di Franco Frattini a Presidente del Consiglio di Stato: «È una persona di grande validità professionale, di alto profilo e ha un’esperienza e delle qualità che daranno lustro alla carica.»
Per ascoltare l’intervista completa, clicca qui.

Redazione

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