«Se vogliamo che Caulonia risorga mettiamo da parte gli egoismi»
Dalla Segreteria dottor Napoli
«Prendiamoci per mano, idealmente, e creiamo una nuova aggregazione, fornendo un’alternativa valida a Caulonia». Ad affermarlo il medico Franco Napoli, già amministratore pubblico del vasto centro jonico, molto stimato in tutto il comprensorio e presidente di una delle associazioni culturali fra le più impegnate per la valorizzazione del territorio. Franco Napoli vuole lanciare un appello e invitare tutti i cittadini attivi e responsabili che, con le loro azioni, sentono propria Caulonia e si rendono partecipi dello stato di benessere dell’intera comunità «per costruire – ha detto – una soluzione valida e seria, e non costringere gli abitanti a votare, come avvenuto negli ultimi 10 anni, il male minore per poi accorgersi amaramente di essere finiti di male in peggio. La scelta delle persone che dovranno amministrare il Paese, soprattutto in questa fase storica difficile, è imprescindibile – ha continuato il professionista – e va operata con ponderazione per non allontanare del tutto i cittadini dalla politica vera vicina ai bisogni della collettività». Napoli, che è referente di un gruppo solido, si è detto aperto e disponibile «a sedersi e discutere con tutti – ha evidenziato – anche con coloro che già fanno parte o hanno cominciato a comporre una coalizione e con tutti quelli che non si identificano negli schieramenti attuali, per ricercare insieme una soluzione operativa utile e adatta a Caulonia con progetti chiari e concreti. Capisco che gli interessi sono tanti ma devono essere armonizzati con quelli dell’intero comprensorio comunale, dalla Marina al Centro Storico e alle frazioni, in una parola un unicum dal mare alla montagna». Il dottor Napoli, che ha cominciato a incontrare diversi cittadini, esponenti politici e istituzionali, conclude affermando che «se vogliamo che Caulonia risorga e diventi il grande Comune che un tempo ci ha resi orgogliosi di essere suoi cittadini, dobbiamo mettere da parte egoismi e ambizioni e pensare al benessere collettivo di tutti i settori che costituiscono la base materiale della coesione sociale.»