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Costume e Società

La forza espressiva dell’arte rende più accoglienti gli ambienti dello “Zaleuco”

Dal Comitato per la comunicazione dello Zaleuco

Grande plauso alla conclusione dell’attività del Programma Operativo Nazionale Corso – Concorso in Arti Figurative tenutosi al Liceo Scientifico Zaleuco di Locri, guidato dalla Dirigente Carmela Rita Serafino. Tale attività è inserita in una serie di interventi, a livello Nazionale, atti a far riemergere nei ragazzi la gioia dello stare insieme in presenza, sentimento fortemente depauperato da un lungo periodo di distanziamento a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Il corso, aperto a tutti gli allievi della scuola, è stato strutturato con l’obiettivo principale di migliorare le competenze pittoriche e la conoscenza di aspetti significativi delle opere della storia dell’arte, già oggetto di studio nel curriculum scolastico dei ragazzi. La Commissione valutativa dei lavori, essendo anche un concorso, è stata formata da tutti i docenti di storia dell’arte dell’Istituto, coordinati dal Dirigente scolastico, per l’aggiudicazione di uno degli spazi interni della scuola da abbellire artisticamente con l’esposizione dei lavori. Quindi non l’aggiudicazione di un premio, ma la soddisfazione di aver migliorato esteticamente una parte dell’ambiente scolastico, solitamente vissuto come espletamento di ore di lezione e non come accogliente e confortante. La magia delle Arti Figurative sta proprio in questo: rendere empaticamente vivibile uno spazio con rappresentazioni pittoriche di diverso tipo, con materiali e strumenti che lasciano libera interpretazione e libero sfogo alla creatività personale, partendo da una base di studio e analisi dei principali pittori e pittrici della Storia dell’Arte, Europea e Internazionale. Nella parte teorica, quindi, si è seguito un percorso meticoloso in cui si è riservato particolare riguardo alla biografia, all’attività artistica e alle opere più considerevoli (dipinti, sculture, tecniche pittoriche). Un grande spazio è stato dato ai pittori e alle pittrici dell’arte orientale, ai fini di una completa integrazione delle culture diverse dalla nostra. Inoltre, per ogni pittore e pittrice, sono stati esaminati i contesti artistici in cui si è sviluppata la propria arte, evidenziando il contesto storico, ma anche quello artistico-economico-sociale. La parte pratica del PON, invece, ha richiesto la realizzazione di diverse rappresentazioni figurate, attraverso l’utilizzo di molteplici materiali: dai colori a tempera ai gessi colorati, alle matite ai glitter. Mirate, anche, le tecniche utilizzate: colore ad acquarello, colore a tempera e disegno a mano libera. L’intero corso e realizzazione dell’opera finale sono stati seguiti da un docente di Storia dell’Arte con funzione di tutor, nella persona del professore Corrado Sità, e di un’esperta esterna, nella persona della professoressa Valentina Mazzaferro. I ragazzi, per tutto il percorso, hanno dimostrato passione e amore nei confronti del disegno e della Storia dell’Arte, dando vita a splendidi elaborati artistici in cui hanno espresso talento creativo, accompagnato da una vivace fantasia, connubio perfetto, che ha portato a un’alta espressione artistica, a livello sia emotivo sia sentimentale. Del resto, in un periodo ancora difficile, per tanti aspetti, ripartire dalle Arti Figurative ha avuto una valenza straordinaria. Il linguaggio per immagini ha da sempre caratterizzato la storia dell’uomo. Segni indelebili che esprimono stati d’animo, esperienze vissute, appartenenza a un luogo, prova di un viaggio o di un’esplorazione, legame col sacro o mondo ultraterreno. Tutti, però, hanno un fattore in comune: il tempo. Sono Immagini che ci permettono di leggere lo svolgersi della storia, nella dimensione temporale, con fluidità e chiarezza, senza preamboli o complesse deduzioni. Sono canali immediati che ci comunicano l’esistenza di ogni epoca, nel suo quotidiano, fatto di speranze e delusioni, ma anche di risalite, vittorie e successi. Le rappresentazioni figurate sono la più grande eredità che si possa affidare ai posteri, è provare che abbiamo lasciato la nostra impronta sul sentiero della Storia umana, nel bene o nel male. Un’altra bella e significativa opportunità che il Liceo Zaleuco ha offerto ai suoi allievi nel loro percorso di formazione.

La pittura è una professione da cieco: uno non dipinge ciò che vede, ma ciò che sente, ciò che dice a se stesso riguardo a ciò che ha visto
Pablo Picasso


Edil Merici

Redazione

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