Omicidio di Bianco: ritrovati l’arma del delitto e abiti intrisi di sangue
Proseguono le indagini da parte dei militari della Compagnia di Bianco, affiancati dalla Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria che, nella serata di giovedì 17 febbraio, hanno sottoposto a fermo F.S., 24enne ritenuto responsabile della morte di un anziano, G.C., residente presso le case popolari Alluvionate. Sono i Carabineri stessi ad aver fatto sapere, attraverso un comunicato stampa, che il giovane, originario di Reggio Calabria, si era trasferito nelle case popolari di Bianco da qualche mese unitamente al proprio nucleo famigliare. È sospettato di aver efferatamente ucciso, a colpi di coltello, il 70enne che, da circa 5 giorni, conviveva con lui a seguito della positività al Covid-19 della tutrice legale presso la quale era in affidamento, anch’essa dimorante presso lo stesso complesso popolare. All’interno dell’abitazione del fermato sono stati rinvenuti, opportunamente occultati, gli abiti ancora intrisi di sangue di cui il giovane si era disfatto gettandoli nei rifiuti subito dopo l’omicidio e alcuni coltelli da cucina con i quali avrebbe sferrato due colpi mortali alla gola della vittima causandogli la morte. Le indagini, coordinate dal procuratore della Repubblica di Locri Luigi D’Alessio, e dalla sostituta Marzia Currao, continuano, al fine di ricostruire l’esatta dinamica dell’evento, l’eventuale concorso nel reato di altri soggetti e il movente. Quest’ultimo potrebbe essere ricondotto ai rapporti di convivenza tra i due e a un improvviso raptus dell’autore, il quale avrebbe compiuto il gesto senza apparenti motivi. Dopo essere stato arrestato, il giovane è stato condotto presso la casa circondariale di Reggio Calabria, in attesa dell’udienza di convalida e dell’interrogatorio di garanzia davanti al giudice.