Di Francesco Salerno
In Ucraina è guerra!
Le forze russe hanno sorpassato i propri confini diretti verso le repubbliche separatiste del Donbass. Esplosioni e attacchi missilistici sono stati denunciati da Odessa sino a Kiev.
Le azioni militari sono tutt’ora in atto. Ma come ha reagito il mondo?
Come era ovvio l’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord si è dimostrata un grande bluff. Mesi di proclami, minacce, appelli, spostamenti di truppe, e alla fine il nulla. Il segretario generale della NATO ha persino annunciato che «Non invieremo truppe in Ucraina.»
I vari leader mondiali, tra cui anche Mario Draghi, hanno deciso di puntare tutto sulle sanzioni.
Pensateci. A est volano missili e pallottole, e noi li minacciamo con le sanzioni.
È un po’ come se due uomini si stessero prendendo a colpi di pistola e tu, per fermarli, minacci di fare una multa. Checché ne dicano i grandi esperti di geopolitica mi pare una mossa ridicola.
D’altra parte, Vladimir Putin ha dichiarato che ci saranno «… conseguenze mai viste per chiunque intervenga in Ucraina». Più chiaro di così. Evidentemente il leader russo si è stancato del comportamento ridicolo di Unione Europea e NATO e ha deciso di forzare la mano.
Colui che però sta patendo il peggio da questa situazione è il presidente Ucraino. Quest’ultimo, forse, ha finalmente capito l’enorme errore fatto nel fidarsi delle garanzie della NATO (e degli Stati Uniti in particolare). Ora che il suo Paese è in guerra, nessuno si è mosso per aiutarlo. Il presidente ha lanciato un appello a tutti i cittadini ucraini affinché difendano la loro patria. Un atto eroico, ma non determinante.
Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi, sempre pregando che questa guerra finisca il prima possibile. Nel frattempo, va riconosciuto che è la Russia ad aver vinto il primo round.
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