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“L’emporio delle ridondanze” e il profumo della vita vissuta da Mimma Mollica

Di Carmen Nicita

«In realtà io non ho scritto il titolo per il libro; ho scritto il libro per il titolo». Bussava da tempo un nome particolare nella mente di Mimma Mollica, insegnante di Storia e Filosofia, e adesso anche scrittrice. Ed è così che le sue parole, impresse su dei fogli di carta, adesso emanano un forte profumo di vita vissuta. È la sua di vita, raccontata dalla stessa scrittrice ne L’emporio delle ridondanze, libro presentato il 22 febbraio presso la libreria Spazio Open di Reggio Calabria. Ad affiancarla e a intervenire in questo evento che ha visto protagonisti i temi principali del testo, le due scrittrici Eleonora Scrivo e Tiziana Calabrò. Nessuna domanda è stata risparmiata all’autrice, che con la stessa ironia, e la stessa profondità d’animo con cui ha si è cimentata nella stesura del libro, ha saputo soddisfare ogni loro curiosità. «Mimma, hai inventato tutto, vero?» chiede una delle due amiche di penna, ed è bastata la sua risata, seguita da quella di tutti i presenti in sala, a smentirla subito. Ebbene, tutto ciò che è scritto su quelle pagine è frutto di esperienza toccata davvero con mano. Niente di eccessivo nei suoi contenuti. Ma tutto dipende dalla prospettiva da cui si guarda un qualcosa. E Mimma, di prospettive, ne ha scoperte molte e ne ha potute osservare da varie angolazione del mondo. Nella lettura si intrecciano amori e disgrazie. Inferni e paradisi. Viaggi e destinazioni che è come se trasportassero all’interno di un labirinto. Mete che l’hanno accompagnata fino al suo luogo del cuore: l’India. Le due scrittrici, Scrivo e Calabrò, in un martedì palindromo come a sottolineare ulteriormente la peculiarità dell’evento, hanno coinvolto anche i lettori, cercando di comprendere meglio com’è potuto nascere un legame così intenso con una terra dapprima a lei del tutto sconosciuta. «È come se chiedessi del perché ti sei innamorata del tuo compagno. Tu lo sai il motivo? Io no». Mimma ancora oggi non sa rispondere a questa domanda e questo filo sottile che la unisce alla sua amata India lo paragona a un amore inspiegabile, uno di quei sentimenti che semplicemente arriva e ti travolge. Il suo amore forse è stato un richiamo. Un viaggio alla ricerca di sé. Alla ricerca di quella parte mancante del puzzle. È forse una fuga da quel vuoto che si prova almeno una volta nella propria vita. «Ma non è questo il modo di risolvere le cose – dice – quello che volevo lasciare, me lo sono ritrovato con qualcosa in più. È però un passaggio da affrontare, perché al ritorno vedi le cose da un altro punto di vista» di fronte agli sguardi affascinati di chi la ascolta. Qualcuno di loro poi, simpaticamente, scherza sul fatto che nel leggere L’emporio delle ridondanze ci si sente proprio ignoranti. Sensazione che senza alcun dubbio suscita la lettura delle sue righe, dove si incontrano vocaboli contorti, difficili persino da pronunciare. Come se fino a quel momento non si avesse mai imparato neppure a leggere.
«È che a me piace la lingua italiana. In quei vocaboli c’è un significato che l’altro vocabolo non dice. Più modi conosci per esprimerti, più ti si apre un mondo». Così, dopo quasi un’ora di chiacchiere e spensieratezza, la scrittrice Mimma Mollica lascia spazio al suo ruolo di insegnante che l’accompagna da sempre, anche fuori dalle sue aule. Consiglia di regalare libri ai ragazzi, di farli leggere, di coinvolgerli in questo mondo che man mano si sta perdendo, insieme ai ragazzi stessi. «Questo libro non era stato scritto per la pubblicazione, poi ho pensato che il ricavato potesse essere destinato interamente a un’associazione che ho l’onore di rappresentare, Altea». Quest’associazione, nata nel 2018, si occupa degli ultimi. Si interessa di ragazzi che hanno dipendenze patologiche perché nell’intera provincia di Reggio Calabria, c’è poco o niente che aiuti queste situazioni. Chissà, allora, che gli inferni e le oasi incontrate nella sua India, Mimma Mollica non riesca a mescolarli e a legarli agli stessi inferni e alle stesse oasi che nascondono questi adolescenti. E chissà, ancora, se i ricavati che otterrà grazie all’acquisto del suo libro, potranno contribuire a sgretolare ogni loro difficoltà e a far trovare l’India che ognuno cerca dentro di sé.


Edil Merici

Redazione

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