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Attualità

Giù le armi!

Stiamo forse assistendo al fallimento dell’Europa e al declino dello strapotere statunitense insieme? Al trionfo del Male? Oppure al ritorno, nonché alla nemesi, della follia umana? Vorrei poter dire di no, che ciò non è che il modo più diretto di rammentare e rendere un pochettino più eclatanti gli orrori del passato. Vorrei poter dire che queste cose non sono che le pseudo reazioni di un mondo allo stremo, un mondo malsano che si sta attaccando ai passamano dell’ultimo treno. Il treno della speranza. Ma vorrei pure vederci chiaro da un altro punto di vista. Un punto di vista che lascio immaginare al lettore. Vorrei, insomma, vederci chiaro da un occhio, e non vederci per niente dall’altro. Perché ho motivo di credere che siamo di fronte all’ennesimo fallimento della ragione e al declino dei diritti dell’uomo. Quegli stessi diritti per i quali tanto sangue è stato versato. Ma, a quanto pare, ancora una volta, la storia non ci insegna nulla! Ci lasciamo persuadere da tutto ciò che vogliamo sentirci dire e da tutto ciò che reputiamo ci convenga. E in virtù di quale principio? In seno a quale proposito? Politica, religione, potere e strapotere mondiale: cosa viene fatto per contrastare la follia umana? Quali mezzi sono impiegati contro le bombe che quotidianamente cadono sulle teste di chi colpe non ne ha? Sanzioni? Anatemi? Embarghi? Basta questo a far cambiare rotta alle bombe? No di certo! Con ciò non voglio dire che bisogna rispondere al fuoco col fuoco. Dico solo che la storia sembra essere stata scritta per ricordare gli orrori del passato, e non per essere una guida per continuare a ripercorrere gli stessi errori. Perciò, quale cittadino del mondo bramoso e speranzoso in un futuro migliore in un domani coscienzioso, senza più limite di principio e privo di divergenze spirituali, guidato da un senso di amore e nella fratellanza, voglio gridare ai Grandi della Terra (a mo’ di ammonimento): giù le armi!

In foto: Yelena Osipova, sopravvissuta all’assedio nazista di Leningrado, arrestata dalla polizia di San Pietroburgo per aver protestato contro la guerra in Ucraina scrivendo su un cartello “Soldato, lascia cadere la tua arma e sarai un vero eroe!”


Edil Merici

Francesco Marrapodi

Francesco Marrapodi approda a Métis dopo aver ricoperto importanti ruoli in altre testate giornalistiche. 
È stato Redattore Capo per la provincia di Reggio Calabria de “L’Attualità”, collaborato con “Calabria Letteraria” e con “Alganews”, nonché con la testata giornalistica “In Aspromonte”. 
Ha studiato tecniche e metodi di scrittura del “Gotham Writers' Workshop”, è stato inserito nell’antologia “Ho conosciuto Gerico” in onore di Alda Merini con la poesia “La Nova” e fa parte dell’“Unione Poeti dialettali di Calabria”.
L’8 agosto del 2014 ha realizzato sulla spiaggia di Bianco una statua di sabbia raffigurante Papa Francesco, evento recensito da “Famiglia Cristiana” per il quale ha ricevuto il ringraziamento e la benedizione del Papa in persona. 
Si è reso inoltre promotore di una campagna contro l’inquinamento marino con “La morte di Poseidone”, statua di sabbia che ha suscitato grande interesse in tutto il mondo. 
Francesco è oggi un punto di riferimento redazionale su Bianco e dintorni, con un ruolo di primo piano nella Redazione Cultura.

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