Revocata la sorveglianza speciale per un 33enne di Marina di Gioiosa Ionica
“Ritiene il Collegio, alla luce anche dell’indicata produzione difensiva, che la pericolosità sociale di P.A. debba ritenersi non più attuale, e che quindi debba essere revocato il decreto applicativo della misura, emesso in data 29 gennaio 2014”. È quanto scrivono i giudici del Tribunale di Reggio Calabria, sezione misure di prevenzione, nell’ordinanza con la quale hanno accolto l’istanza presentata dall’avvocato Fabio Mesiti e hanno, di conseguenza, disposto la revoca della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per la durata di 2 anni e 6 mesi applicata nei confronti di un 33enne residente a Marina di Gioiosa Ionica.
L’uomo era finito in carcere a seguito di una serie di reati che vanno dalla truffa alla ricettazione, alla detenzione di sostanze stupefacenti e altro.
Il difensore, nella produzione documentale depositata in udienza, ha rappresentato che P.A. ha goduto della libertà anticipata, di permessi premio, della semilibertà ed è stato anche autorizzato a lavorare presso un pub/paninoteca. Di tali circostanze ne dà atto l’organo di pubblica sicurezza che non ha rilevato alcuna violazione delle prescrizioni da parte del gioiosano nei periodi di semilibertà, prima, e libertà controllata, dopo.
Il Tribunale reggino ha ritenuto che: “Pur a fronte della gravità dei fatti commessi e del livello di pericolosità che aveva giustificato l’applicazione della misura di prevenzione nell’anno 2014, le risultanze illustrate sembrano convergere nel senso dell’effettivo avvio di un percorso di ravvedimento, di rivisitazione critica del proprio trascorso criminale e della volontà di recidere i legami con il tessuto criminale di originaria appartenenza”. Pertanto i giudici hanno revocato la sorveglianza speciale.