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Le giornate FAI di primavera invitano a riscoprire l’antico borgo di Ardore


Edil Merici

Con le Giornate di Primavera, gli irriducibili amanti del territorio italiano avranno un’occasione unica per rinsaldare i valori del vivere civile mediante la ricchezza del nostro patrimonio culturale, pensando e agendo con spirito civico e in modo sostenibile. Quest’anno, infatti, il Fondo Ambiente Italiano si presenta in una chiave green e totalmente educativa, che vede nel paesaggio e nei suoi ambienti non solo uno strumento da musealizzare, ma una risorsa in continua evoluzione, che cammini di pari passo con le esigenze del mondo attuale, che sia monito per le generazioni presenti a pensare in prospettiva europea, con lo sguardo di un popolo segnato anche da tragici percorsi come quelli attuali. Giornate, dunque, che vogliono mostrarci un patrimonio culturale capace di raccontare la nostra storia, che è riflesso della nostra identità.
In linea con i principi suddetti si aprono le giornate FAI di Primavera, presentandoci la parte antica di Ardore come palcoscenico d’eccezione attraverso il quale scoprire, incontrarsi e raccontarsi, in uno straordinario itinerario di conoscenza voluto dalla Delegazione della Locride e della Piana, guidata da Titty Curinga.
Dal Dongione il percorso, accompagnato dagli apprendisti ciceroni, si snoderà per la strada di mezzo fino alla chiesa Matrice di San Leonardo. Una chicca verrà offerta ai visitatori nel palazzo Macrì con l’antica Spezieria del XIX secolo in cui è esposta la vara del Cristo morto. La visita proseguirà nel sito della Porta di Terra, si girerà intorno al Castello, entrandovi poi dall’antico ingresso (già ponte levatoio) per una visita affascinante con il racconto sui duchi di Ardore. Usciti dal Castello, si godrà della vista della vallata e della costa verso Capo Bruzzano e si percorrerà la strada esterna del reticolo viario, passando dalla chiesa di San Rocco per poi ritornare al Dongione. Il percorso, previsto in occasione di queste giornate, dunque, si presenta come qualcosa di composito e al tempo stesso di ben articolato, con l’obiettivo di far sentire i visitatori completamente calati nel cuore di questa terra grazie alle notizie degli apprendisti ciceroni, esposte in ben quattro lingue diverse, e delle guide d’eccezione.
In occasione delle GFP22, la Delegata Scuola, Daniela Circosta, ha coordinato, con l’aiuto degli storici e dei docenti referenti, la formazione degli apprendisti ciceroni del Liceo delle Scienze Umane e Linguistico Mazzini di Locri, dell’Istituto di Istruzione Superiore Zanotti-Bianco di Marina di Gioiosa Ionica – sede associata del Liceo Scientifico, dell’IIS Oliveti-Panetta Liceo Classico di Locri e dell’IIS Marconi di Siderno.
Inoltre, la stupenda location del castello Feudale ospiterà:

  • l’esposizione di abiti d’epoca dell’ Istituto Professionale Statale per l’Industria e l’Artigianato di Siderno-Locri realizzati dal corso Industria e Artigianato per il Made in Italy (Produzioni Tessili e Sartoriali, Abbigliamento e Moda). Si tratta di costumi caratteristici del nostro territorio, confezionati dagli studenti riproducendo fedelmente gli schizzi che lo scrittore Edward Lear realizzò durante il suo viaggio in Calabria nel 1847;
  • l’esposizione di ceramica Raku, antica tecnica giapponese che si è sviluppata intorno al 1500, quando la cerimonia del tè divenne un uso popolare, del professore Lorenzo Fascì Spurio. Riscoperta dopo la seconda guerra mondiale dal ceramista Bernard Leach e, successivamente, diffusa in tutto il mondo anglo-sassone;
  • l’esposizione d’arte pittorica degli artisti Placido Cuzzupoli, Domenico Brizzi, Katia Brizzi , Leonardo Arone, Mimmo Polier,

a cura della Dott.ssa Emanuela Licciardelli.
Lungo il percorso designato saranno presenti diversi punti di ristoro, di degustazione di prodotti tipici e d’artigianato.


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