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Attualità

Osservatorio sul disagio abitativo e comune di Reggio a confronto sugli alloggi popolari


Edil Merici

Dall’Osservatorio sul disagio abitativo

Lunedì 21 marzo gli enti dell’Osservatorio sul disagio abitativo, insieme a un gruppo di famiglie, hanno incontrato l’Assessore del settore Edilizia Residenziale Pubblica del Comune Francesco Gangemi e il Dirigente Giovanni Minniti avviando un proficuo dialogo sulla politica degli alloggi popolari. L’incontro ha avuto come oggetto gli otto punti del documento, trasmesso all’Assessore il 17 marzo scorso, che descrivono le criticità strutturali della politica comunale degli alloggi popolari e presentano le richieste per il loro superamento.
Il primo punto è quello della gestione economico-finanziaria dei 2.880 alloggi comunali operata dall’Ente, negli ultimi otto anni, accantonando le entrate ordinarie del settore (canoni e ricavi delle vendite) e spendendo per gli alloggi solo una piccolissima percentuale, mentre per legge queste entrate sono vincolate esclusivamente per il settore, in particolare, per la manutenzione straordinaria degli alloggi. Tutto questo ha portato al collasso strutturale di una parte rilevante degli alloggi comunali con conseguenze terribili sulla vita degli assegnatari. La richiesta dell’Osservatorio, per questo punto, è stata di ripristinare le somme accantonate inserendole nel prossimo bilancio di previsione finalizzandole alla manutenzione degli alloggi e presentando alla Regione Calabria il relativo progetto.
Il secondo punto riguarda il personale del settore ERP che, da anni, ha un organico assolutamente insufficiente e manca di coordinamento con gli altri settori comunali; quindi la richiesta è stata di aumentare il personale e di generare un’efficace sinergia con gli altri ambiti comunali.
Il terzo punto è la gestione delle emergenze abitative di cui all’articolo 31 della Legge Regionale nº 32/1996 (sfratti, crolli di alloggi, violenze domestiche, sovraffollamenti e via discorrendo). Il regolamento comunale sulle Emergenze abitative dell’art. 31 LR 32/1996, approvato dal Consiglio Comunale nel gennaio 2018, è stato un fallimento. La graduatoria definitiva delle domande presentate a partire da aprile 2018 è stata pubblicata dopo quasi due anni nel dicembre 2020 e fino a oggi i 28 nuclei vincitori non hanno avuto assegnato l’alloggio perché la Regione Calabria ha dichiarato non valida la procedura comunale di costituzione della riserva di alloggi di emergenza abitativa. Tutto questo mentre, nei prossimi mesi, nella città verranno eseguiti 218 sfratti che sono quelli decisi nei due anni di pandemia (2020 e 2021) ma non eseguiti per il blocco disposto dal Governo per il Covid-19. Le richieste dell’Osservatorio al Comune sono state lo sblocco delle assegnazioni per i 28 vincitori della graduatoria del 2020 e la costituzione con la Prefettura di un tavolo sfratti.
Il quarto punto è quello della gestione delle assegnazioni dell’intero patrimonio degli alloggi ERP (Comunale e dell’Azienda Territoriale dell’Edilizia Residenziale Pubblica -composto da 6.068 alloggi) operata da anni senza l’applicazione completa delle verifiche sul mantenimento dei requisiti degli assegnatari e quindi senza il turn-over previsto dalla normativa vigente. Questo ha generato una serie di illegalità fino al racket degli alloggi, che hanno portato alla sottrazione di centinaia di alloggi ai nuclei famigliari che ne hanno veramente diritto. Per questo punto l’Osservatorio ha richiesto che il Comune provveda ad attivare con l’ATERP della Calabria le verifiche e il turn-over previste dalla normativa costituendo la task force, decisa dal Consiglio Comunale (2017) e mai attuata, con le Forze dell’Ordine statali e i diversi settori comunali coinvolti.
Il quinto punto riguarda il bando 2005 e la necessità di garantire ai vincitori della graduatoria definitiva pubblicata dieci anni fa (gennaio 2012) l’assegnazione dell’alloggio.
Il sesto punto è quello del finanziamento di 11,1 milioni di euro del Decreto Reggio che da due anni sembrerebbe arenato al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e che dovrebbe garantire, con l’acquisto di alloggi, l’offerta di abitazioni da assegnare. L’Osservatorio ha chiesto l’attivazione del finanziamento per garantire le assegnazioni agli aventi diritto.
Il settimo punto è quello della mobilità degli alloggi negata. Il Comune di Reggio Calabria e l’ATERP Calabria dal 1996, dopo 26 anni, non hanno ancora applicato in modo completo gli articoli 42, 43, 44 e 45 della LR nº 32/1996 che normano la mobilità degli alloggi ERP. Il diritto alla mobilità è determinante per garantire il diritto fondamentale all’alloggio adeguato in costanza di assegnazione dell’alloggio; perché serve proprio nei casi in cui l’alloggio non è più adeguato alle condizioni dell’assegnatario impedendone, nei casi di emergenza, perfino le cure e le funzioni vitali. L’Osservatorio ha richiesto che il Comune provveda insieme all’ATERP a completare l’applicazione della nomativa con l’approvazione del piano mobilità e la successiva applicazione delle tre tipologie di mobilità – di ufficio, ordinaria e di emergenza – concedendo priorità a quella di emergenza.
L’ottavo punto è quello dei nuclei famigliari rimasti nella baraccopoli dell’ex Polveriera e per il quale la richiesta è stata di garantire l’equa dislocazione abitativa anche di queste famiglie per completare il progetto comunale avviato nel 2018 e ancora oggi non completato.
L’Assessore Gangemi ha ascoltato insieme al Dirigente l’esposizione di tutti i punti con le relative richieste garantendo un dialogo e la disponibilità ad approfondire le questioni con gli altri Assessori e ha fornito anche le prime risposte positive: l’attivazione a breve del finanziamento degli 11,1 milioni del Decreto Reggio che garantirà gli alloggi per le assegnazioni, lo sblocco imminente delle assegnazioni per le Emergenze abitative in graduatoria e lo sviluppo di una possibile soluzione per i 218 sfratti che stanno per arrivare.

Foto: lentepubblica.it


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