Cardus: un’autentica eccellenza calabrese
Di Francesco Marrapodi
Quasi ai piedi dell’Aspromonte, in quel paesello (Brancaleone) che con slancio si affaccia sullo Ionio, a pochi passi dalla casa dove Cesare Pavese scontò il suo confino, dalla azienda agricola Patea di Fabio Trunfio nasce Cardus, l’amaro più buono al mondo. L’ennesima realtà calabrese premiata, un’eccellenza divenuta tale dopo essersi aggiudicata la medaglia d’oro della World Spirits Award. Cardus nasce dall’infuso di cardo selvatico, di Bergamotto di Reggio Calabria, di Mirtillo e di altri aromi. Da questa nuova creazione che, per l’ennesima volta, sembra tuffarsi, a ritroso nel tempo, dentro lo stagno della cultura greca, esala inconfondibile la fragranza della natura. Una magia che avviene quotidianamente in una terra in cui, per diversi aspetti, sembra che si sia riusciti ad arrestare il tempo.
Con i suoi 28 gradi, Cardo è un digestivo da gustare preferibilmente freddo e non del tutto ghiacciato. Ma può diventare, all’occorrenza, un ottimo dessert, da associare, a esempio, al comune dolce, al gelato, al Tartufo di Pizzo. Secondo i giudici del World Spirits Award, è la fragranza del Bergamotto, soprattutto, a incantare l’assaggiatore: un profumo che si associa – come abbiamo appena detto – con autentica straordinarietà, al profumo del cardo selvatico, del mirtillo e di altre erbe.
Un particolare encomio alla azienda agricola Patea che, con le sue creazioni, apre una finestra al futuro, esaltando, attraverso l’intraprendenza e la più pura devozione, le specialità culturali di una terra che, finalmente, sta cominciando a farsi notare nel mondo.
Foto: tropicalfrutta.it