Di Luisa Totino
Inizia la via della Croce,
tutto tace,
tutto è tristezza, tutto è mestizia.
Ogni passo compiuto
è una richiesta di aiuto.
Cammino sotto il peso di un mondo leso.
Non bastano
le dolorose stazioni
a contenere le singole passioni.
La mia vita mortale è oramai fugace
e questo all’Oscuro piace,
di atroce morte
è fatta la sua corte,
e ancora nega la sua sorte:
ciò che lui addita
io lo riporto in vita.
Sono il Signore di ogni inizio
e alle tenebre solo il precipizio.
Oggi i miei figli dormienti,
a me congiunti,
torneranno viventi e faranno parte dei gloriosi armenti.
Il Golgota ora si staglia,
la morsa della fine mi attanaglia.
Il velo del Tempio si squarcia,
mai come adesso continuo la marcia,
oltre il legno insanguinato,
verso un domani glorificato,
dove tutto sarà sistemato.