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Costume e Società

Cosmo Sallustio Salvemini: l’uomo che mi insegnò l’importanza del farsi capire


Edil Merici

Fuori, il frinire delle cicale e la quiete pomeridiana di questo Giugno molto più caldo di quanto dovrebbe essere, taglia il cuore. E chi, come me, ha la pretesa di saper leggere i segni della natura, cade in preda dello sconforto. Poi, per un attimo o due, il mondo si inibisce, il silenzio diventa assordante e il tempo sembra essere rimasto incastrato dentro un labirinto di cristallo. Si tratta di una sola frazione di secondo perché, tutto d’un tratto, un forte soffio rompe l’incantesimo di questo infausto momento e il tempo riprende la sua inarrestabile corsa per ghermire gli attimi smarriti. È proprio al soffiare del vento che, aprendo il cellulare, apprendo la notizia. È scomparso il giorno 19 marzo del corrente anno uno degli intellettuali più intraprendenti del secolo. Un uomo la cui storia si conclude a 79 anni, ai margini di via Nomentana, a Roma, travolto da un’auto mentre attraversava sulle strisce pedonali.
Conoscevo personalmente il Cosmo Sallustio Salvemini: ho collaborato con il suo giornale L’attualità per diverso tempo, ricoprendo il ruolo di redattore capo della provincia di Reggio Calabria. Il professore Salvemini era un intellettuale di non poche virtù morali. Basta dire che, delle persone che collaboravano con il suo giornale, elogiava la cultura scaturita dalla volontà del sapere, dalla semplice lettura, dalla vita quotidiana, piuttosto che la cultura acquisita dietro lauti percorsi di studio. Ricordo un pranzo di tanti anni fa, a casa mia, durante il quale mi rammaricavo per aver usato, in un mio articolo, un termine del tutto inappropriato. Ebbene, lui facendo sfoggio della sua flemma di letterato, mi disse che l’importante non è come si usano i termini, ma che l’importante è farsi capire. Feci tesoro di questa frase e tutt’oggi la considero una massima di grande utilità per chi, come me, ama scrivere.
Salvemini era nato a Molfetta nel 1943. Dopo la laurea in Scienze Politiche si era dato al giornalismo. Autore di moltissimi libri, è stato presidente del Movimento Gaetano Salvemini, Fondatore e Direttore Responsabile del mensile internazionale L’Attualità e direttore del periodico religioso Il Cuore della Madre. Ha assunto il ruolo di Presidente dell’Unione Italiana Associazioni Culturali e ha ricoperto la carica di Vice Governatore dell’Unione Mondiale degli Stati. È stato sepolto nella sua città natale, a Molfetta. Oggi perdo un amico, una persona squisitissima e di grandi qualità etiche.
Riposa in pace, caro professore.


Varacalli

Francesco Marrapodi

Francesco Marrapodi approda a Métis dopo aver ricoperto importanti ruoli in altre testate giornalistiche. 
È stato Redattore Capo per la provincia di Reggio Calabria de “L’Attualità”, collaborato con “Calabria Letteraria” e con “Alganews”, nonché con la testata giornalistica “In Aspromonte”. 
Ha studiato tecniche e metodi di scrittura del “Gotham Writers' Workshop”, è stato inserito nell’antologia “Ho conosciuto Gerico” in onore di Alda Merini con la poesia “La Nova” e fa parte dell’“Unione Poeti dialettali di Calabria”.
L’8 agosto del 2014 ha realizzato sulla spiaggia di Bianco una statua di sabbia raffigurante Papa Francesco, evento recensito da “Famiglia Cristiana” per il quale ha ricevuto il ringraziamento e la benedizione del Papa in persona. 
Si è reso inoltre promotore di una campagna contro l’inquinamento marino con “La morte di Poseidone”, statua di sabbia che ha suscitato grande interesse in tutto il mondo. 
Francesco è oggi un punto di riferimento redazionale su Bianco e dintorni, con un ruolo di primo piano nella Redazione Cultura.

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