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Attualità

I Girasoli della Locride: “Si garantisca anche a noi un migliore accesso alle cure”


Edil Merici

Di Cesira Gemelli – Responsabile Area Socio-Psico-Pedagogica de I Girasoli della Locride

Questa missiva per rappresentare quanto necessita mettere in luce, nell’ambito del terzo settore, l’annosa problematica provata dalle persone che soffrono di un disagio psico-fisico e che vivono nella Locride.L’Associazione dei Girasoli della Locride vuole rappresentare le difficoltà vissute da un’intera comunità che tenta di rimanere nel proprio territorio ancora umiliato e depauperato dei Servizi, ormai con Livelli Essenziali di Assistenza non in linea con quelli regionali e nazionali.La nostra comunità si è spesso contraddistinta per la sua dignità e autonomia in particolari settori, portando sulle prime pagine dei quotidiani non solo storie di denuncia di fatti palesemente tristi e incresciosi, ma anche notizie atipiche, di importante umanità e controcorrente rispetto al modo di pensare con luoghi comuni stereotipati e superati, ancora forti del fatto che fino agli anni ’90 la sanità locridea si poteva fregiare della presenza di un Progetto Obiettivo con connotazioni di tradizione socio-sanitaria fondamentali e di eccellenza. Oggi, ciò che veniva effettuato dal Servizio Sanitario Nazionale in passato viene ,in parte, realizzato dalle associazioni del terzo settore e dal privato, un’altra a stento soddisfatta dai servizi territoriali e ospedalieri dell’Azienda Sanitaria Provinciale e un’altra, ahimè, rimane inevasa, lasciando l’utenza orfana di prestazioni socio- sanitarie a volte essenziali.
La giovane Associazione Sportiva I Girasoli della Locride, squadra della sezione italiana di Special Olympics, è frequentata da 41 ragazzi diversamente abili, affetti da patologie genetiche medio/gravi, molti dei quali hanno o sono destinati ad avere consequenziali disagi psichici. Con loro, in questo percorso, ci sono, nella gioia e nel dolore, i genitori, i famigliari e i simpatizzanti dell’Associazione, numerosi volontari e partners che, a titolo gratuito, hanno scelto di arruolarsi in questa avventura inconsueta, scommettendo negli atleti e nei famigliari. L’impegno realizzato dai nostri atleti nel mondo dello sport è stato grande e ha portato numerose affermazioni, le cui ultime fatiche sono attestate dalle molteplici medaglie vinte ai Giochi Nazionali Estivi Special Olympics Italia a Torino. Nel tempo l’Associazione Sportiva Dilettantistica si è trasformata in una piccola comunità nello stesso contesto locrideo. Una grande famiglia ideata, fondata e capeggiata dalla Professoressa Irma Circosta Lombardo che ha fatto degli ideali dello sport una ragione esistenziale, trasportandoli altresì, nel vivere quotidiano della famiglia Girasoli, tanto che l’ASD si è sempre contraddistinta per la vicinanza palesata alle Amministrazioni Comunali della zona promuovendo e sostenendo cause sociali e culturali, scuotendo l’opinione pubblica e ricevendo importanti consensi. L’insegnamento è quello di essere buoni atleti come buoni cittadini, ricetta giusta per una corretta e dovuta integrazione sociale.
Da qui la necessità dei componenti della famiglia dei Girasoli di tentare di permanere in questi contesti sociali senza dover emigrare verso regioni che offrono prestazioni socio sanitarie più adeguate e consone alle necessità degli atleti e delle loro famiglie, attività sancite dalla Costituzione Italiana all’articolo 32. Intere famiglie di ragazzi diversamente abili necessitano di fruire dei servizi e prestazioni territoriali senza dover  far riferimento al privato. In esecuzione del Progetto Obiettivo Tutela della Salute Mentale 1998/2000, necessita potenziare i Centri di Salute Mentale, permettere i trattamenti ospedalieri giornalieri, ideare Centri Diurni con figure professionali tutte ugualmente importanti e basilari quali i medici psichiatri, infermieri, psicologi, sociologi clinici, assistenti sociali ed educatori perché vengano garantite tutte le attività previste dal detto Presidio Ospedaliero. Il Decreto Ministeriale nº 64 del 4 marzo 1993 tratta di garanzia dell’attività sportiva che contribuisce alla tutela e promozione della salute pubblica, nella fattispecie, dell’assistenza alle persone ai diversamente abili, finalizzata all’integrazione sociale con precisi accordi per la concessione dell’idoneità alla pratica sportiva agonistica e non, con protocolli caratterizzati da pertinenti attività di screening e di accertamenti clinico diagnostico strumentali, quindi vengono richiesti più servizi ad uopo, preposti e capaci di valutazioni della maturità e capacità morfo-funzionale e psichica individuale.
Per questa ragione il nostro territorio richiede servizi congrui alle necessità sanitarie dei propri cittadini, perché non si perdano le ultime occasioni sociali al fine di garantire almeno i LEA perché la Locride abbia la dignità di essere, nella sua completezza, alla pari delle altre province della nostra straordinaria nazione.


GRF

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