Da Campanella all’Europa del domani: Gianni Cuperlo espone la sua teoria ad Ardore
Di Davide Codespoti
Giovedì 28 luglio si è svolto, nella cornice incantevole del castello feudale di Ardore, il convegno-spettacolo dal titolo Tommaso Campanella e la visione europea: l’uomo, la sua mente e i suoi tarli…. L’incontro si è incentrato sulla presentazione del libro Rinascimento Europeo – Il libro dell’Europa che siamo stati, che siamo e che dobbiamo diventare, di Gianni Cuperlo, esponente di spicco del Partito Democratico, ed è stato inframmezzato dagli interventi musicali di Gabriella Cataldo e della band Mr. Muscolo e i suoi estrogeni e dalle letture di Rossella Scherl.
Presentato da Emanuela Licciardelli e moderato dal preside Vito Perruccio, l’incontro ha visto la partecipazione di molte personalità di spicco: Mario Di Napoli, Vicepresidente della Domus Mazziniana di Pisa; Arianna Fermani, docente di filosofia morale dell’Università di Macerata; Francesco Rosà, docente dell’Università Pegaso;Francesco Vigliarolo, docente di economia dell’Università Cattolica La Plata, e Francesco Vigliarolo.
Tutti hanno dato il proprio contributo, ricordando come il pensiero europeista di Tommaso Campanella sia stato ripreso e abbia influenzato quello di altri pensatori, come Giuseppe Mazzini, che sognava non solo l’Unità d’Italia, ma l’unione di tutti i popoli europei negli Stati Uniti d’Europa, formazione politica che avrebbe fatto da traino alla nascita di un’unione di tutti i popoli del mondo. Interessante l’intervento di Vigliarolo, che ha sottolineato come l’attuale modello economico dovrebbe guardare di meno al mercato e di più ai fabbisogni umani, riscoprendo così il puro significato della parola economia, con la quale in greco antico faceva riferimento al concetto di regola della casa, ossia le norme necessarie per mandare avanti la casa comune, con il suo microcosmo economico di famigliari, schiavi e merci.
Infine è toccato a Cuperlo spiegare il perché ha scritto questo libro, nato dopo la cocente sconfitta elettorale del 2018 (da lui paragonata solo alla disfatta della sinistra avvenuta con l’avvento elettorale del fascismo nel 1924) per permettere al PD, partito che rappresenta la più grande concentrazione di sinistra attuale in Italia, di analizzare le difficoltà di questo momento storico e di ricostruire il percorso riformista tipico della sinistra italiana ed europea, ripartendo dal concetto di Unione Europea che non metta più al centro solo l’economia, ma anche le persone e i loro bisogni.
Ampio lo spazio concetto al dibattito con il pubblico, segno evidente di un confronto appassionato e coinvolgente per tutti i presenti.
Foto: ilriformista.it