“Eden in fiamme” e l’occasione di scoprire ciò che la storia non dice
Un’occasione per cercare di ricostruire ciò che i libri di storia non dicono. È quella fornita dal Dipartimento Cultura e Innovazione del Dipartimento Provinciale di Fratelli d’Italia il 17 agosto, quando, presso il lido Midd di Locri, è stato presentato Eden in fiamme,ultimo libro del giornalista Gabriele Marconi che conclude una trilogia di romanzi storici che parte dall’impresa di Fiume per narrare il contrasto tra le diverse ideologie protagoniste del secondo conflitto mondiale. Dopo l’introduzione del Responsabile del Dipartimento Provinciale di FdI Giovanni Scarfò, che ha organizzato la presentazione, il direttore del nostro giornale Jacopo Giuca ha condotto un’intervista in sette punti che ha permesso ai numerosi partecipanti di ripercorrere, assieme all’autore, la storia narrata nel romanzo. Ne è venuta fuori una chiacchierata incentrata non tanto sulle idee, ma sulle persone che, come affermato durante l’incontro di martedì scorso, attraverso i loro gesti e le loro azioni permettono ai lettori di comprendere, più che ciò che accadde in quei giorni frenetici, quale fu lo stato d’animo con cui i protagonisti affrontarono la chiamata alle armi che, in seguito all’armistizio dell’8 settembre, li avrebbe visti contrapporsi ai loro stessi connazionali. Da questo punto di vista, Eden in fiamme si rivela uno strumento prezioso per comprendere come la guerra non sia stata una contrapposizione netta tra rosso e nero, ma una piaga abbattutasi sui destini di tutti. A intervallare le domande, la lettura di brani tratti dal romanzo da parte di Carla Isabella Elena Cace, presidente dell’Associazione Nazionale Dalmata ed esule di terza generazione che ha sottolineato, con la sua sola presenza, la necessità di ricordare il dramma delle Foibe, altro tema toccato dal romanzo di Marconi e troppo a lungo nascosto sotto il tappeto della storia, evenienza che ha fornito un ulteriore spunto di riflessione su come la percezione dei crimini di guerra perpetrati da entrambi gli schieramenti in quel periodo di caos sia cambiata nel corso dei decenni e sia destinata, forse, a mutare ancora nei prossimi anni.