ADVST
Costume e SocietàLetteratura

La katana di fuoco

Samurai: La spada e l’onore


Edil Merici

Di Francesco Salerno

Il castello di Ota bruciò per tutta la notte illuminandola col rosso vivo delle fiamme incontrollate. Centinaia di civili trovarono la morte in quel rogo, così come tutti coloro che erano rimasti fedeli a Todeshi. Gli uomini degli Otani non ebbero per loro nessuna pietà.
Naomasa e Sakai combatterono sino allo stremo, ma alla fine vennero catturati insieme ai loro uomini. Todeshi, invece, ricevette la punizione che Otani aveva scelto per lui.
Il giovane capoclan aveva legato il suo ex signore a un palo, poi lo aveva spogliato di ogni cosa lasciandolo nudo e umiliato dinnanzi ai suoi uomini. Infine, Otani aveva bagnato la sua katana nel grasso di balena per poi darle fuoco e mostrarla all’odiato nemico.
«Guarda le fiamme che avvolgono la mia lama, Todeshi! Quelle stesse fiamme hanno bruciato il mio cuore quando hai ordinato la morte di mio padre. Adesso, saranno queste fiamme a darti la morte!» detto ciò Otani fece cospargere il corpo di Todeshi di grasso, poi lo infilzò allo stomaco con la sua spada. Le fiamme in un attimo avvolsero il signore di Ota bruciandolo vivo.
Le sue urla di agonia si levarono più potenti di ogni altro suono e Naomasa si sentì quasi male dinnanzi a quella scena. Non aveva alcun rispetto per quell’uomo, ma nessuno meritava una morte tanto indegna.
Quando, finalmente, l’uomo tacque ormai morto, Otani ordinò ai suoi di saccheggiare il castello e di condurre i prigionieri dinnanzi a lui.
«Naomasa Yi e Sakai. Siete stati inviati qui per proteggere questo maiale e avete fallito! Ma io non sono malvagio come lui. Perciò vi offro il perdono, a patto che torniate a sud e diciate al vostro signore di lasciar stare queste terre!»
Fu Sakai a rispondere per primo sollevando il volto con sfida.
«Perché ci hai salvati durante l’assalto dei ribelli? Rispondi!»
«Semplice, per essere certo che vi sareste fidati di me e per cogliere il castello di sorpresa. Se foste stati sconfitti, Todeshi avrebbe richiamato tutti gli uomini in armi e aumentato la sorveglianza.»
A quel punto toccò a Naomasa.
«Sei infido come una serpe Otani! Cosa vuoi da noi? Che ci umiliamo dinnanzi a te? Mai!»
Otani sorrise di scherno per poi tornare subito serio.
«O accettate di andare via e riferire il messaggio. O vi farò portare sulle montagne e lasciare in pasto ai lupi!»
Sakai sputò a terra per poi ridire di gusto «Ho già affrontato i lupi di Iga e i loro corpi recano ancora il segno dalla mia spada. Questa è la tua risposta, traditore!»
Naomasa non poteva essere più d’accordo.
«Peccato…» disse Otani per poi far segno ai suoi uomini di condurre via i samurai.
Naomasa provò a dimenarsi e liberarsi ma un colpo alla testa lo fece cadere in ginocchio. Un attimo dopo il mondo attorno a lui divenne nero e il samurai perse i sensi.

Continua…

Foto: violetinjapan.com


GRF

Redazione

Redazione è il nome sotto il quale voi lettori avrete la possibilità di trovare quotidianamente aggiornamenti provenienti dagli Uffici Stampa delle Forze dell’Ordine, degli Enti Amministrativi locali e sovraordinati, delle associazioni operanti sul territorio e persino dei professionisti che sceglieranno le pagine del nostro quotidiano online per aiutarvi ad avere maggiore familiarità con gli aspetti più complessi della nostra realtà sociale. Un’interfaccia che vi aiuterà a rimanere costantemente aggiornati su ciò che vi circonda e vi darà gli strumenti per interpretare al meglio il nostro tempo così complesso.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button