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Ultime dalla Regione: il SMAU, il rischio sismico in Calabria e “Terra dei Padri”


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Proseguono le attività della Regione Calabria, la cui giunta, guidata dal Presidente Roberto Occhiuto, ha partecipato al Salone Macchine Arredamento Ufficio, svolto un incontro sul rischio sismico in Calabria e annunciato l’avvio del programma Calabria Terra dei padri.

SMAU 2022: «La Regione sostiene i giovani talenti»

Si è conclusa la l’edizione 2022 del SMAU presso la Fiera Milano City, alla quale la Regione Calabria, Dipartimento Sviluppo economico, insieme a Fincalabra, ha aderito per consentire alle nuove aziende di fare rete, interagire, collaborare e cogliere opportunità di mercato. La Regione, oltre al proprio padiglione istituzionale, era presente con altri 10 padiglioni dedicati ad aziende innovative calabresi d’eccellenza, selezionate dal SMAU, e alcune proposte in concorso per il premio del SMAU relativo all’innovazione.
Le nuove aziende hanno avuto la possibilità, in un’ottica di innovazione aperta, di fare rete con aziende corporate di importanza nazionale e internazionale.
Colossi nazionali come Ferrari e Toyota hanno manifestato il proprio interesse per l’azienda Coverride, che ha brevettato gadget tecnologici applicabili ai telefonini. Naturextralab, che estrae principi attivi dalle piante officinali per sviluppare alimenti funzionali, ha attratto le attenzioni di esponenti farmaceutici importanti. O ancora, il robot automatizzato Tod System, a controllo digitale, è stato oggetto di interesse da parte di Esselunga. Diverse aziende (Domino, Doctorium, Medical e Senseledge, nel settore salute) hanno avuto modo di stabilire potenziali relazioni commerciali con aziende del settore come Chiesi, Vodafone, Scalehealth e Sas. Così come la nuova azienda che opera nel settore dell’intelligenza artificiale, Revelis, oggetto di grande interesse da parte di imprese che operano nel settore delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione. Nel settore industriale la derivata dell’Università della Calabria, Smart2test, che sviluppa la propria tecnologia nell’ambito di una collaborazione con il CERN di Ginevra, ha stabilito importanti relazioni con aziende interessate al prodotto. Infine, Guidesforyou si è interconnessa con aziende interessate alla valorizzazione dei beni culturali e non solo come la Ferrari.
L’assessore regionale allo Sviluppo economico, Rosario Varì, è intervenuto durante il tour Safari SMAU per salutare le nuove aziende calabresi e approfondirne la conoscenza e si è detto particolarmente soddisfatto dell’iniziativa.
«La partecipazione a eventi come il SMAU – ha sottolineato Varì, – rientra pienamente nelle strategie della regione Calabria di sostenere i giovani talenti calabresi disposti a fare impresa in mercati di nicchia ad alto tasso di innovazione. Questa due giorni ha dimostrato che la Calabria esprime un ecosistema dell’innovazione particolarmente dinamico e il forte interesse dimostrato da importanti corporazioni nazionali e internazionali verso le nostre aziende è motivo di orgoglio e soddisfazione.»
L’assessore, nel precisare inoltre che «l’innovazione, supportata dalla ricerca rappresenta uno dei principali fattori per la nascita, la crescita e la competitività delle imprese, e quindi in grado di generare sviluppo e occupazione» ha altresì annunciato l’adozione, a brevissimo, di importanti strumenti finanziari a sostegno delle nuove aziende.
«Nell’ambito del Programma 2021/2027 – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo economico, – saranno infatti stanziati oltre 500.000 di euro a sostegno di ricerca, sviluppo, innovazione e competitività e 170.000 per la digitalizzazione delle imprese e della pubblica amministrazione.»
Nel corso della manifestazione l’assessore Varì, insieme al presidente del SMAU Pierantonio Macola, nell’ambito del Premio Innovazione SMAU, ha avuto modo di premiare la Distilleria Caffo, che ha realizzato una completa automazione del processo di produzione in ottica 4.0 senza modificare qualità e tradizione; il Museo Archeologico di Crotone, per aver adottato tecnologie 3D e applicativi di realtà virtuale nella valorizzazione dei beni culturali; il Comune di Cirò Marina per la realizzazione di uno spazio di socialità con l’utilizzo di materia plastica riutilizzata. Tutti i progetti sono stati sviluppati in collaborazione con i Poli tecnologici finanziati dalla Regione Calabria nell’ambito del Programma Operativo Regionale/Fondo Europeo di Sviluppo Regionale Calabria 2014/2020.
L’assessore ha avuto altresì modo di complimentarsi con Michela Carollo, dell’azienda Doctorium, che in occasione della Giornata Mondiale degli Imprenditori è stata inserita nelle prime 50 imprenditrici italiane più innovative.

Rischio sismico: Dolce coordina convegno con i maggiori esperti del settore

Rischio sismico in Calabria: valutazione e prevenzione è il tema del convegno che si è svolto nella sede della Cittadella regionale a Catanzaro.
L’iniziativa, organizzata dalla Regione Calabria in occasione della settimana della Protezione Civile, rappresenta un’occasione di confronto tra tutti i soggetti coinvolti nelle fasi di valutazione e mitigazione del rischio sismico.
Per la regione sono intervenuti l’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici Mauro Dolce, il dirigente generale del Dipartimento Claudio Moroni, il direttore della Protezione civile della Calabria Domenico Costarella.
Dopo i saluti istituzionali in cui sono intervenuti il prefetto di Catanzaro Maria Teresa Cucinotta, e il direttore regionale dei vigili del fuoco della Calabria Maurizio Lucia, che hanno sottolineato l’importanza di fare sistema con tutti i soggetti preposti alle emergenze per realizzare una prevenzione efficace soprattutto in una regione come la Calabria caratterizzata dall’alto rischio sismico, si è aperta la prima fase del convegno incentrata essenzialmente sulla fase della conoscenza del rischio e del monitoraggio dei fenomeni sismici.
In particolare sono stati analizzati dal punto di vista storico i terremoti in Calabria, anche in considerazione della loro origine e intensità. Gianluca Valensise, dell’Istituto di Geofisica e Vulcanologia, si è soffermato ad esempio sulla sismicità dell’Arco Calabro, che trae origine dalla convergenza tra le placche Africana e Eurasiatica.
A seguire sono stati trattati lo studio e il monitoraggio delle sorgenti sismogenetiche, gli scenari previsionali da effetti indotti sul terreno dal terremoto e la valutazione del rischio sismico, attraverso gli interventi dei professori Maurizio La Rocca dell’Università della Calabria, Gabriele Scarascia Mugnozza dell’Università Sapienza di Roma e Sergio Lagomarsino dell’Università di Genova.
La seconda parte del convegno è stata invece dedicata quasi interamente alla prevenzione strutturale con particolare riferimento alla normativa sismica, alle prospettive legate all’evoluzione delle normative e sulle nuove tecniche costruttive, oltre che sulla promozione di percorsi educativi per la diffusione della cultura della protezione e della prevenzione del rischio sismico. Su tali argomenti si sono alternati Eugenio Chiocchiarelli dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Fabio Mazza dell’Università della Calabria e Andrea Prota dell’Università di Napoli Federico II.
La Calabria è la regione italiana più esposta al rischio sismico: infatti, nella nostra regione, si sono concentrati più della metà dei terremoti catastrofici avvenuti in Italia negli ultimi 350 anni caratterizzati dai valori di magnitudo più levati. Tra questi eventi, che hanno causato più di 200.000 vittime. Si ricordano le sequenze sismiche del 1638 (Imax = XI e Magnitudo 7) nella Calabria Centrale, del 1783 che devastò la Calabria centro-meridionale con tre scosse principali caratterizzate da Imax = X/XI e M fino a 7.1, del 1905 dello Stretto di Sant’Eufemia (Imax = X/XI e M 6.9) e, infine, del 1908 di Messina/Reggio Calabria (Imax = XI e M 7.1) che rase al suolo il reggino causando oltre 120.000 morti. Dopo una breve pausa, l’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici Dolce, il dirigente generale del Dipartimento Moroni e il direttore della Protezione civile della Calabria Costarella si sono confrontati sulla prevenzione strutturale e sugli interventi strutturali per la riduzione del rischio sismico in Calabria.
«La storia dei terremoti in Calabria – ha affermato l’assessore Dolce, – oltre che tutti gli studi scientifici degli ultimi decenni, ci dicono che è una regione ad elevata pericolosità sismica in cui si possono verificare terremoti di notevole violenza. Tutti i Comuni della Calabria sono, infatti, classificati in zona 1 e 2 su quattro zone. Sulla base dell’Ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri nº 3.274/2003, la delibera della Giunta regionale della Calabria nº 47 del 10/02/2004, ha classificato il 100% dei Comuni calabresi nelle zone 1 e 2 a elevata pericolosità sismica. Tuttavia, i recenti terremoti in Italia e nel mondo hanno dimostrato quanto sia complesso limitare il rischio sismico. L’elevata densità di popolazione che vive nelle aree a maggior rischio, la vetustà e vulnerabilità delle infrastrutture e del patrimonio edilizio pubblico e privato, la vulnerabilità sociale legata a una comunità non preparata a tali evenienze rallentano l’efficacia delle leggi e ritardano l’applicazione di adeguamenti antisismici e urbanistici a salvaguardia delle popolazioni. Pertanto – ha proseguito – il tema del convegno di oggi è prioritariamente incentrato sulla conoscenza e sulla prevenzione dei rischi, che non sono solo sismici, ma anche idrogeologici, idraulici e gli altri ben noti. Non si fa mai abbastanza prevenzione. Occorre pertanto uno sforzo da parte di tutti, cittadini e amministratori pubblici, perché si faccia prevenzione a 360°: non solo strutturale ma anche comportamentale, basata sulla conoscenza del territorio e sulla consapevolezza del rischio sismico, per essere più preparati ad affrontare il terremoto. Il nostro dipartimento dei Lavori pubblici – ha riferito infine l’assessore Dolce – segue il Programma nazionale della prevenzione del dipartimento nazionale della Protezione civile che è iniziato nel 2010, dopo il terremoto dell’Aquila, ed è stato finanziato con 1 miliardo di euro in 7 anni e continua a essere sovvenzionato con 50 milioni di euro l’anno. Sono valori assolutamente insufficienti. La Calabria ha ricevuto circa 130.000.000 di euro utilizzati per avviare interventi di prevenzione strutturale su circa 250 edifici, ma anche per fare microzonazioni sismiche in tutti i Comuni calabresi. Per quanto riguarda la conoscenza del rischio sta partendo un piano che riguarda l’analisi della vulnerabilità dei ponti che interesserà non solo il rischio sismico ma anche la prevenzione rispetto agli altri rischi, tenendo conto del deterioramento della struttura nel tempo.»
Domenico Costarella ha assicurato che «Il sistema regionale di Protezione Civile ha in campo le sue strutture operative che reagirebbero in caso di terremoto. Il terremoto non si può prevedere ma si deve prevenire. È necessario fare prevenzione strutturale e non strutturale.
«La Protezione civile – ha spiegato – si occupa in particolare di quella non strutturale per la quale è importantissima la pianificazione, a tutti i livelli: di tipo nazionale, come il piano Campi Flegrei, il Piano Vesuvio in cui la Regione è attiva avendo stipulato dei gemellaggi con due Comuni della Campania in caso di evacuazione di determinate aree, mentre a livello regionale, la Calabria è una delle poche regioni che ha approvato il Piano di soccorso sismico, al cui interno sono inseriti gli elementi conoscitivi, territoriali e operativi che occorre attuare in caso di eventi sismici. L’altra pianificazione fondamentale è quella comunale, che scaturisce da direttive nazionali e regionali. La Calabria ha approvato tali direttive a fine 2019, e costituiscono lo strumento principale di definizione dei modelli di intervento e prima ancora di analisi dei rischi di un determinato territorio. Pertanto, l’incontro di oggi parte dall’analisi di quella che è la pericolosità sismica della nostra regione in tutti i 405 comuni che, secondo l’ultima classificazione sono in zona rischio di livello 1 e 2. Dobbiamo essere tutti consapevoli di questo.»
Infine, il dirigente regionale della Protezione civile ha ricordato alcuni appuntamenti in programma nei prossimi giorni, invitando i cittadini «a recarsi nelle piazze calabresi il prossimo sabato e domenica, 15 e 16 ottobre, dove si svolgerà la campagna Non rischio. Buone pratiche di Protezione civile, a breve sulla nostra pagina facebook saranno indicati i Comuni in cui si svolgerà l’iniziativa. Un altro importante appuntamento sarà l’esercitazione del 4 e 6 novembre Exe dello Stretto 2022 a Reggio Calabria, durante la quale saranno coinvolti 39 comuni e sarà impegnato tutto il sistema nazionale e regionale di Protezione civile con il fine di testare tutte le procedure di prevenzione del rischio nella simulazione di un terremoto d’intensità 6.2 di magnitudo.»
Il dirigenti Moroni si è soffermato su quanto è stato fatto in Italia e in Calabria in questi anni per la mitigazione del rischio e sulle risorse effettivamente impegnate per l’edilizia antisismica. «Inoltre – ha anche aggiunto, – la Regione sta finanziando con oltre 3 milioni di euro la campagna di verifica di oltre mille ponti. Nei prossimi giorni uscirà il primo bando a carattere sperimentale per mettere a punto le procedure con le quali operare successivamente a larga scala.»
All’evento sono intervenuti anche rappresentanti degli Ordini delle province calabresi degli Ingegneri, degli Architetti, dei Geologi; il presidente dell’Ordine dei Geologi della Calabria; i rappresentanti dei Collegi dei Geometri delle province calabresi, della sezione regionale dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani.

Calabria Terra dei Padri: al via il ciclo di eventi di animazione territoriale

Prende il via lunedì 17 ottobre, da Crotone, il tour di eventi di animazione territoriale pensato per raccontare ai Comuni della provincia e ai cittadini le opportunità che offre il progetto Calabria Terra dei Padri, l’iniziativa promossa da Regione Calabria e gestita da Fincalabra volta a incrementare il flusso turistico regionale attraverso un turismo delle radici o di ritorno.
L’obiettivo dell’evento, che si svolgerà dalle ore 17:00 alle ore 19:30 presso il Palazzo della Provincia, è quello di incentivare le amministrazioni comunali, la cittadinanza e le realtà territoriali ad aderire alla rete del progetto e dare così un contributo concreto nella strategia di accoglienza dei calabresi di ritorno che li vedrà protagonisti.
Il coinvolgimento degli attori locali si rivela infatti un tassello fondamentale per la riuscita di questo ambizioso intervento di promozione territoriale perché spesso sono proprio loro a mantenere un legame con le comunità di cittadini emigrati e rappresentano quindi un significativo punto di riferimento per ricostruire i percorsi della memoria del turista che fa ritorno nella propria terra d’origine.
Quello di Crotone, a cui prenderà parte l’assessore al Turismo, promozione territoriale e Mobilità Fausto Orsomarso, il presidente della Provincia di Crotone Sergio Ferrari, e il presidente di Fincalabra Alessandro Zanfino, sarà il primo di una serie di cinque eventi intitolato Noi, Terra dei Padri, un nome in grado di evocare il senso di comunità e lo spirito di collaborazione che stanno alla base di tutto il progetto.
Gli altri quattro appuntamenti, in collaborazione e con il patrocinio delle amministrazioni provinciali, si terranno durante il mese di ottobre a Vibo Valentia, giorno 20, a Cosenza il 24, a Catanzaro il 27 e nella prima metà di novembre a Reggio Calabria.
Il loro svolgimento vedrà una parte introduttiva di presentazione del progetto Calabria Terra dei Padri, una parentesi dedicata al dialogo e all’ascolto dei cittadini e, a seguire, un momento di confronto per favorire la conoscenza reciproca e l’adesione alle iniziative.
Per ulteriori informazioni clicca qui.


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