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Ultime dalla Metrocity: la sinergia con il MArRC, la BMTA e la Campana di Gallico


Edil Merici

Proseguono le attività della Città Metropolitana di Reggio Calabria, la cui giunta, guidata dal sindaco facente funzioni Carmelo Versace, ha rinnovato la sinergia con il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, partecipato alla celebrazione delle eccellenze reggine presso la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum e alla cerimonia di riconsegna dell’antica campagna di Gallico all’Arcidiocesi.

Metrocity e MArRC, si rinnova la sinergia

È stato firmato il rinnovo del protocollo d’intesa tra la Città Metropolitana e il MArRC finalizzato alla creazione di relazioni e percorsi di collaborazione fra Enti e Istituzioni per lo sviluppo di attività di promozione e divulgazione del patrimonio culturale del territorio metropolitano reggino e delle collezioni museali in particolare. A mettere nero su bianco i termini dell’intesa il Sindaco ff Versace e il direttore del Museo Carmelo Malacrino.
Una sinergia accolta con soddisfazione dallo stesso Sindaco metropolitano ff che, a margine della firma, ha parlato di «rafforzamento del percorso di collaborazione tra l’Ente metropolitano e il Museo di Reggio Calabria attraverso il rinnovo di un importante protocollo d’intesa che guarda con decisione al rilancio dell’attività di promozione e divulgazione dello straordinario patrimonio culturale e delle collezioni museali che il nostro territorio possiede.»
Un cammino che esalta ancora una volta l’intensa attività che la Metrocity, da un anno ormai, sta portando avanti per la celebrazione del 50º anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace e che fa registrare, aggiunge l’inquilino di Palazzo Alvaro, «un lavoro sinergico imponente che vede impegnati Enti del territorio, associazioni, professionisti e naturalmente il nostro importantissimo Museo Archeologico Nazionale in cui i due capolavori sono custoditi. Comunicare in modo diverso rispetto al passato il territorio metropolitano reggino – ha poi concluso Versace – è l’obiettivo che ci siamo dati sin dall’inizio dell’attuale consiliatura. Una narrazione moderna e al tempo stesso capace di veicolare la bellezza, le tradizioni e le radici millenarie che caratterizzano la Città metropolitana di Reggio Calabria in una prospettiva di respiro internazionale e di forte richiamo attrattivo.» 

La Città Metropolitana di Reggio Calabria a Paestum celebra le eccellenze del territorio

Nell’anno del 50º anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace la Città Metropolitana di Reggio Calabria è presente alla XXIV edizione della BMTA con una grande offerta turistica che va dal Museo Archeologico di Rosarno alla Cattolica di Stilo ai Musei e alle aree archeologiche di Locri e di Bova Archeoderi, fino al Museo Nazionale di Reggio Calabria, che ospita le leggendarie sculture ritrovate nel 1972 e che sono state al centro della conferenza ospitata nella Sala Velia della BMTA, dal titolo Memoria e Mito nella Città metropolitana di Reggio Calabria, Bronzi di Riace, 1972/2022 svoltasi ieri, venerdì 28 ottobre.
Un evento durante il quale sono intervenuti il Sindaco ff Versace, il Consigliere Metropolitano delegato alla Cultura Filippo Quartuccio, il Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia Fabrizio Sudano con il Funzionario Archeologo Andrea Maria Gennaro, il docente di Restauro architettonico del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria Nino Sulfaro, la Direttrice del Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri e del Museo e Parco Archeologico Archeoderi di Bova Marina Elena Trunfio e il Funzionario del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria Maria Domenica Lo Faro.
Un grande manifesto alla Magna Grecia, alla sua cultura e ai reperti che si ritrovano in ogni angolo del territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria. In questo contesto il Sistema Cultura della Città Metropolitana ha trovato un nuovo slancio di valorizzazione ed esaltazione del patrimonio culturale con un’offerta anticipata e raccontata da due video, Memoria e Mito e Sistema Cultura, che documentano e catturano le bellezze e la vitalità di un territorio tutto da scoprire. L’anniversario è stata una formidabile occasione per arricchire ulteriormente l’offerta culturale che da mesi sta animando il palinsesto degli eventi in programma, spaziando dall’arte alla letteratura, dal teatro alla poesia, dalla musica alle scienze. Un’occasione per conoscere luoghi meno noti e per coinvolgere visitatori, turisti e tutta la comunità metropolitana. Questo intreccio tra storia e mito, tra bellezza e arte, tra l’eccezionale sfondo naturalistico e i siti archeologici, testimoni di civiltà millenaria, è la rappresentazione di ciò che la Città Metropolitana di Reggio Calabria offre per un turismo culturale qualificato e contemporaneamente trasversale, perché la cultura unisce e connette, perché la bellezza in ogni sua forma diviene accessibile e fruibile.
In questo immaginario legame tra i luoghi mitici della Magna Grecia si rilanciano le numerose bellezze che caratterizzano tutto il territorio di Reggio Calabria nel corso di un anno importante, il 2022, perché si celebra il 50º anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace, simbolo del territorio, segno e veicolo d’identità della Città Metropolitana di Reggio Calabria.
Per questa Conferenza celebrativa è stato affidato alla conduttrice Veronica Maya il ruolo di moderatrice e divulgatrice della bellezza. La valorizzazione delle bellezze naturali e del patrimonio culturale, la promozione delle eccellenze è stata caratterizzata anche da un confronto culturale che si è scelto di far partire da un incontro tra culture gastronomiche diverse ma affini. Calabria e Campania si sono incontrate all’interno del Castello di Giungano per un nuovo scambio culturale che guarda al mediterraneo, alla biodiversità, alle filiere corte. I prodotti autoctoni dei territori calabrese e campano sono stati i veri protagonisti dello scambio culturale. Lo storico maniero, dopo la conferenza celebrativa, ha accolto le istituzioni, i giornalisti e gli ospiti che qui si sono trasferiti per una degustazione di mare e di terra magistralmente creata dal cuoco Vincenzo Cucolo. Qualcosa in più di una semplice degustazione. L’interazione diretta con il cuoco, con cultori ed esperti del mondo enogastronomico rappresenta un nuovo percorso esperienziale creato appositamente per coinvolgere e traghettare, a partire dal luogo, persone e cibo verso un’esperienza sensoriale collettiva, generativa di nuove relazioni.

L’antica campana di Gallico restituita all’Arcidiocesi Reggio/Bova

Anche la Città metropolitana e il Comune di Reggio Calabria hanno preso parte al Museo diocesano Aurelio Sorrentino alla cerimonia di consegna di un’antica campana bronzea dell’ottocento andata perduta durante il terremoto del 1908. Presenti all’importante appuntamento ospitato nel sito culturale all’interno del complesso architettonico dell’Arcivescovado, il consigliere metropolitano delegato Giuseppe Giordano e l’assessore comunale alle Politiche giovanili Giuggi Palmenta, oltre naturalmente a monsignor Fortunato Morrone, arcivescovo metropolita di Reggio Calabria/Bova e presidente della Conferenza Episcopale Calabra, nonché delle massime autorità civili, militari e religiose provinciali e cittadine.
Un ritrovamento definito importantissimo per la comunità di Villa San Giuseppe dal consigliere metropolitano Giordano, che ha anche parlato di «un reperto di grande pregio che, grazie alla meticolosa opera del Comando dei Carabinieri Nucleo Tutela del patrimonio culturale, è stata restituita alla Curia e, naturalmente, anche alla comunità cittadina. Questa campana racconta anche la storia bicentenaria dell’antica fonderia Santoro, che aveva sede proprio nelle vicinanze della Chiesa di Contrada Belfatto in Contrada Santa Domenica. Due luoghi divisi dalla fiumara Gallico ma tenuti insieme dall’essere un’unica grande comunità operosa, in una valle attraversata da tante tradizioni e da radici storiche antichissime. La valle degli agrumi, della zagara, del miele dell’arancia Belladonna, ma anche una comunità di fede che oggi, intorno a questo ritrovamento, chiude una ferita legata proprio alla perdita di tanti reperti che dopo la tragedia del 1908 sono stati sottratti. Un momento che merita di essere valorizzato al meglio, insieme a tutto lo straordinario patrimonio storico e culturale custodito nel Museo Diocesano. E la stessa storia della fonderia Santoro merita un posto di rilievo in tale contesto, poiché ha contribuito alla diffusione delle campane che significano comunità, presenti in tantissime delle nostre chiese, non ultima la campana del Capitolo della Basilica Cattedrale.»
Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore Palmenta, per un ritrovamento «fondamentale non solo da un punto di vista culturale, ma anche per quello che questa campana è in grado di restituirci. Quando un’opera parla da sola, riesce a raccontare la storia e le radici di un territorio. Una campana rifusa nel 1908 che può descrivere dei momenti importanti per la città di Reggio Calabria anche alla luce dell’immane tragedia che ha devastato le due città dello Stretto nel 1908. Ma allo stesso tempo racconta di un comune, quello di Villa San Giuseppe, che aveva voluto fortemente non solo una chiesa che poi fu dedicata a Sant’Antonino ma anche una campana che potesse simbolicamente accomunare tutta la cittadinanza di quel luogo.»


Gedac

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