ADVST
AttualitàEnti locali

Belvedere Marittimo si candida a diventare un caso di studio come destinazione turistica


GRF

Di Fabrizia Arcuri

Belvedere Marittimo punta sul proprio centro storico e si candida a essere una destinazione turistica che si identifica come Borgo della Sapienza con Albergo diffuso.
Questo è quanto emerso durante un incontro che si è tenuto, nei giorni scorsi, presso il Museo del Mare della cittadina tirrenica, promosso dall’Istituto Calabrese di Politiche internazionali e patrocinato dall’amministrazione comunale. Alla base la riqualificazione del borgo che trova nel Turismo Lento, sostenibile ed esperienziale la sua identificazione. Nella visione complessiva il progetto intende, infatti, proporre un sistema locale di turismo lento, attrattore di elementi e di processi, volano per lo sviluppo d’itinerari turistici da proporre ai viaggiatori di senso e capace di far rivivere i luoghi delle antiche vie, coinvolgendoli in attività, ad alto contenuto relazionale ed emotivo. «Tutto questo – come ha sottolineato il responsabile dell’IsCaPi Salvatore La Porta, – al costo di 1 €. È questo, infatti, l’investimento che si chiede, perché l’idea si basa su quelli che sono gli elementi dell’economia circolare. Un progetto che individua i presupposti per la creazione di un sistema integrato turistico locale pubblico/privato che coinvolga la cittadinanza e gli operatori interessati in attività eco/sociali partecipative”. L’obiettivo sarà, quindi, quello di far rivivere i luoghi del centro storico coinvolgendo attivamente la comunità e gli operatori. Molte le adesioni già da parte di diverse associazioni, imprese, proprietari degli appartamenti e diocesi, tra questi la sezione provinciale dell’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia, nella persona del suo presidente Antonello Grosso La Valle che, nel corso dell’incontro, ha affermato: «L’idea è volta alla progettazione e realizzazione di un processo d’individuazione, rigenerazione e recupero del patrimonio materiale e immateriale del territorio finalizzato alla promozione d’itinerari, ed esperienze, basata su un sistema di accoglienza che consenta l’accesso e fruizione del capitale storico culturale e il recupero e valorizzazione delle tradizioni, dell’enogastronomia, dell’ambiente naturale sociale e religioso locale. Il mondo delle Pro Loco – ha aggiunto, – non poteva quindi che sposare l’idea e svilupparne la coprogettazione.»
Tra i relatori anche l’esperto di promozione territoriale Francesco Aloe, che ha messo in evidenza come la comunicazione e l’identificazione di un proprio marchio sono elementi imprescindibili alla realizzazione del progetto, e Danilo Carnevale di Fuscaldo Apartment, realtà già operante e che è stata portata come esempio pratico di ciò che è possibile realizzare. «Ciò che rende interessante il progetto – ha precisato Carnevale, – è l’idea di sistema integrato su cui si basa e che mette in collegamento tutte le altre realtà del comprensorio, dalla sinergia di percorsi agli Infopoint dei comuni limitrofi, dalla promozione di servizi intercomunali alla condivisone di eventi promozionali.»
Un progetto che ha l’ambizione di diventare un caso di studio che si avvarrà della collaborazione di esperti della materia, professori universitari e progettisti, così da poter poi esportare in altre realtà. Uno dei primi passi sarà la creazione di due commissioni di studio permanenti: la commissione degli itinerari con il compito di censire e individuare gli antichi e nuovi sentieri urbani, co/urabani e interurbani del territorio e finalizzata al recupero e fruizione di tali percorsi. E la commissione della memoria, che avrà come obiettivo il censimento e l’individuazione del patrimonio materiale e immateriale del Borgo che andrà a supportare la redazione della Denominazione Comunale.
Una perfetta sinergia, quindi, tra pubblico e privato che vede l’avallo dell’amministrazione. «Un progetto estremamente interessante – ha affermato il sindaco Vincenzo Cascini, – perché significa far rinascere la parte centrale e storica del nostro paese. La possibilità di recuperare il nostro territorio sia dal punto vista culturale, artistico, enogastronomico, sia dal punto di vista di vivibilità e rapporto con i cittadini e, quindi di farlo conoscere e valorizzarlo, è un disegno meraviglioso. Ecco perché – dichiara, – come amministrazione lo condividiamo appieno e ritengo, altresì, che partiremo tutti decisi affinché questo si possa realizzare in brevissimo tempo.»
Il segreto della buona progettazione è, senza dubbio, il grado di condivisione degli attori locali al progetto di offerta che il progettista di turismo lento sarà riuscito a creare.
«Il turismo lento è anche relazione umana, esso deve dare – ha concluso la giornalista Fabrizia Arcuri, moderatrice dell’incontro, – l’opportunità di conoscere le persone del posto, i testimoni e gli attori della sua cultura e delle sue tradizioni. Il viaggiatore lento deve sentirsi a casa, vivere in maniera autentica la vita del luogo che visita, deve essere agevolato nel creare contatti con gli abitanti che incontra. Esperienze, relazioni ed emozioni sono il cuore del turismo lento, ecco perché oggi qui non si parla solo di albergo diffuso ma di borgo ospitale diffuso, ed è questo l’elemento innovativo e su cui bisogna puntare l’attenzione e investire.


Gedac

Redazione

Redazione è il nome sotto il quale voi lettori avrete la possibilità di trovare quotidianamente aggiornamenti provenienti dagli Uffici Stampa delle Forze dell’Ordine, degli Enti Amministrativi locali e sovraordinati, delle associazioni operanti sul territorio e persino dei professionisti che sceglieranno le pagine del nostro quotidiano online per aiutarvi ad avere maggiore familiarità con gli aspetti più complessi della nostra realtà sociale. Un’interfaccia che vi aiuterà a rimanere costantemente aggiornati su ciò che vi circonda e vi darà gli strumenti per interpretare al meglio il nostro tempo così complesso.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button